𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 22° - 𝑳'𝒂𝒓𝒓𝒊𝒗𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒔𝒕𝒓𝒆𝒈𝒐𝒏𝒆.

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I grandi portoni si aprirono, rivelando almeno una decina di cavalli guidati da streghe e maghi, con al centro un bellissimo destriero nero che camminò in avanti, guidato proprio dallo stregone Kaulus. Questo tenne lo sguardo alto ma coperto da un grande cappello piatto che coprì un po' il suo volto e, dietro di lui, lo seguirono la moglie Enia e la figlia Luna, due bellissime donne di colore e dalle lunghe trecce nere, decorate da ciondoli colorati. Dietro di loro ci furono molti aiutanti dello stregone, fra cui streghe, maghi e alcuni bambini, anch'essi in grado di padroneggiare alla perfezione la magia e infatti, uno di questi rise, puntando la mano verso un bambino in mezzo alla folla per far spuntare sulla sua mano del piccolo vampiro una spada in legno. Il bambino fra la folla esultò, muovendo la spada in legno con euforia e con vanto, ringraziando il curioso bambino seduto in groppa al cavallo assieme alla madre. Lo stregone salutò la gente che lo riempì di saluti e petali buttati sul terreno, come per accompagnarlo fino al grandissimo portone del castello: ci fu musica e la gente esultò, le guardie aprirono i portoni, mostrando subito il Re Marcus che, con un grosso sorriso attese che lo stregone scendesse dal proprio destriero. «Diamo il benvenuto allo stregone Kaulus Zafir!» esclamò Marcus, osservando la gente racconta davanti al castello che esultò ancora lanciando in aria fiori e petali. I maghi e le streghe scesero dai loro cavalli, lasciando che le guardie portassero i vari destrieri nelle scuderie per lasciarli riposare dopo il lungo viaggio e, così facendo, la Regina, assieme ai figli, raggiunsero il Re, «È meraviglioso rivederti, Enia.» sorrise Kate alla strega che, con un sorriso si chinò: nonostante gli anni di confidenza fra loro, lo stregone portò comunque massimo rispetto e molta educazione nei confronti del Re, riconoscendolo da sempre come il superiore. Marcus notò Kaulus chinarsi e levarsi il cappello, ma questo mise una mano sulla sua spalla, «Da quanto tempo, Kaulus.» sorrise l'uomo, abbracciando subito lo stregone che ricambiò con una forte stretta. «Ho sentito molto la mancanza di questo regno, di questi monti, di questo mare, ma soprattutto ho sentito la vostra mancanza. Non vedo l'ora di scambiare molte parole con tutti voi, ho molto da raccontarvi.» disse Kaulus, riferendosi a Kate e Marcus e, appena notò i quattro figli accanto alla regina sorrise con meraviglia: «Che Dio vi benedica! Quanto siete cresciuti!» esclamò chinandosi. Edward e Sebastian stettero composti e sorrisero, Lucas ridacchiò, poggiando le mani sui propri fianchi con fare quasi spavaldo per poi rizzare di nuovo in aria i due ciuffetti dei capelli, «Visto Kaulus? Ho scoperto un nuovo talento!» disse il ricciolino, facendo ridere persino gli aiutanti dello stregone con armonia. Edward gli diede una gomitata, mentre Sebastian chiuse gli occhi con vergogna per non guardarlo e, appena arrivò Anna accanto alla regina, gonfiò il petto con fastidio - dovuta alla giacca troppo stretta - e, così facendo, il bottone di aprì, scoprendo la camicia bianca di sotto. Anna si voltò subito verso di lui e con rabbia lo guardò, cercando di richiamarlo, ma Sebastian la guardò con quei suoi occhi felini e azzurri, ghignando con divertimento. «Siamo onorati della presenta di tutti voi, e...» iniziò a parlare Edward, dando poi una leggera gomitata a Sebastian per invitarlo a continuare la frase del discorso che prepararono, e il biondo deglutì mordendosi le labbra, «...E speriamo che la vostra permanenza possa rigenerare le vostre energie per...» continuò Sebastian, guardando per un attimo Lucas e schiarendosi la voce: il ricciolino giocherellò con i propri capelli e Edward gli diede un'altra gomitata, facendolo sussultare: «AH?! Per....per riuscire a...» parlò Lucas, dimenticandosi delle parole da dire, così Olivia, che stette in braccio alla regina, rispose: «A combattere contro il male!» Kaulus rise divertito assieme alla propria famiglia, batté le mani e li guardò, «Vi ringrazio.» disse, mentre Marcus guardò Sebastian e Lucas con serietà e questi si trattennero dal ridere mentre Edward forzò un sorriso per la vergogna, così Sebastian abbassò di poco lo sguardo per mordersi le labbra. Nel mentre loro parlarono, i grandi portoni si chiusero e, ad assistere a quella scena fu proprio Maria che stette nascosta dietro un muro del grande salone Reale, dove ci furono i troni. Ridacchiò per Lucas e Olivia, osservando poi lo stregone e la sua famiglia con curiosità, notando subito che anche loro furono umani: lo stregone ebbe capelli neri e cortissimi, pelle scura e occhi neri come il carbone e truccati in modo fantasioso. La moglie di nome Enia, anche lei con gli occhi truccati di oro e nero, ebbe delle bellissime treccine nere, il volto marcato da lineamenti bellissimi e unici e, guardando sia lei che la figlia con quella pelle scura e i lineamenti marcati e fini che ebbero, Maria capì che provenissero da una città eremita del deserto, nel quale vissero solamente maghi e streghe. «Accomodatevi, abbiamo preparato per voi il pranzo.» disse il Re, guidandoli verso l'entrata del grandissimo castello per condurli verso l'enorme sala da pranzo. Maria sussultò e subito si diresse verso la sala da pranzo, dove, assieme ad altri servi avrebbe dovuto servire i piatti, così entrò nelle cucine. «Oh, eccoti ragazzina. Sai portare i piatti, vero?» disse una cuoca umana dall'aspetto paffutello, Maria annuì, osservando con timidezza il resto delle cameriere e camerieri che presero vari piatti. «Bene. Appena il Re darà il via alle guardie, noi inizieremo a servire, dovrai essere veloce.» parlò la donna, Maria deglutì rispose con un semplice "Si".
Tutti si sedettero, il Re a capo tavolo e, accanto a sé, sulla sinistra, fece sedere Kaulus con sua moglie e la figlia Luna, sulla sinistra si sedette la regina Kate, affiancata ovviamente dalla piccola Olivia e, il resto degli aiutanti della parte destra assieme allo stregone e, Lucas stette accanto ad Olivia, Anna stette seduta accanto ad Edward e Sebastian, il quale stette a fine tavola, affiancato da Cristina che, da sotto il tavolo gli toccò il ginocchio con la mano. «Vostra maestà, posso sedermi lì in fondo, così da avere Anna vicina?» domandò la bellissima Luna, Marcus sorrise annuendo, così la ragazza si alzò, scambiando il posto con una strega che stette seduta in fondo, così da sedersi davanti ad Anna e sorridere. «Eccoti, finalmente.» sussurrò Anna con un sorriso, «Guarda cosa mi ha regalato mio padre per i miei vent'anni.» sussurrò Luna, mostrando alla rossa una bellissima collana con un ciondolo in oro e una pietra verde, da questa uscì della polverina color oro che girò attorno al pietra verde. Anna rimase sbalordita e guardò il ciondolo con entusiasmo, «È meraviglioso.» sorrise la rossa, Luna poi guardò Sebastian e Cristina con un sorriso, «Che bello rivedervi.» disse la streghetta e Cristina forzò un sorriso, stringendo la coscia di Sebastian, ma questo le cacciò subito la mano con serietà, sorridendo poi a Luna.
Marcus guardò una guardia e annuì, così l'uomo eseguì l'ordine dirigendosi verso le cucine e, appena entrò Maria sussultò, «Potete servire.» disse uscendo subito dopo, e in un attimo, molti camerieri uscirono dalla porta con vari piatti fra le mani. La donna paffutella porse a Maria piatti, «Tu servi in fondo al tavolo, sei ancora inesperta e non possiamo fare figuracce.» disse, e Maria annuì, comprendendo in pieno le parole della donna e, spaesata uscì dalla porta, camminando in fondo al tavolo per servire i piatti prorpio davanti a Sebastian che la fissò subito. Nel frattempo, oltre le voci degli adulti, si sentirono alcuni bambini parlare con Olivia e ridere ad alta voce, mentre la piccola mangiò della carne al sangue si sporcò, così Edward la pulì mentre i piccoli maghetti e streghette, con la loro magia, mossero il fazzoletto sulla bocca di Olivia, puntando semplicemente i loro ditini. «Vostra maestà! Ci pensiamo noi!» Esclamarono i bambini e Edward sorrise, mollando il fazzoletto che pulì Olivia, la quale rise e fece gesti quasi drammatici con le mani, fingendo di possedere anche lei dei poteri. Maria servì le prime cinque persone senza problemi, correndo verso le ultime due in fondo, un mago e Luna. La corvina mise il piatto sul tavolo mentre Luna parlò con Anna e Lucas, ma le sue parole si interruppero subito non appena la corvina le servì il piatto sul tavolo. Luna le guardò la mano e aggrottò la fronte voltandosi subito verso di lei, ma Maria, presa dalla fretta, si voltò e corse verso le cucine. Luna la fissò, voltandosi lentamente verso in avanti con serietà e, assottigliando gli occhi osservò poi Sebastian, il quale tenne lo sguardo basso ma gli occhi rivolti verso Maria. Luna osservò gli occhi fini di Sebastian guardare la figura della serva, e allo stesso tempo, quando Maria servì il piatto, percepì come un leggero fischio alle orecchie, respirando anche il forte profumo di rose rosse della corvina. «Luna?» domandò Anna e la ragazza alzò subito lo sguardo, «Qualcosa non va?» domandò successivamente la dama, ma la ragazza sorrise semplicemente, prendendo le posate per iniziare a mangiare, «Ho notato molta gente nuova, o mi sbaglio?» disse, guardando Sebastian che levò subito lo sguardo da Maria per poggiarsi contro lo schienale della sedia, osservando poi Cristina che gli parlò. «Credo due o una serva nuova.» disse Anna quasi di proposito, bevendo del vino rosso da un calice e, proprio in quel momento Maria spuntò di nuovo e Olivia la chiamò per nome. Luna si voltò mentre bevve dell'acqua, fissando Maria che si avvicinò alla piccola Olivia che la chiamò per presentarla ai bambini.
«Lei è Maria! È la mia migliore amica!»
«Ciao Maria!»
«Che bello il tuo abito!»
«Posso toccarti i capelli?»
«Posso chiamarti Mary?»
«Quanti anni hai?»
«Ne ha diciotto!»
«Ma sembra più grande!»
I bambini e le bambine quasi impazzirono nel vedere Maria, la corvina sorrise con timidezza e nel frattempo prese il piatto vuoto di Olivia, così i bambini porsero i loro piatti vuoti a lei, «Siete gentilissimi, grazie...» sorrise la corvina, prendendo i piatti per portarli nelle cucine, e i bambini si guardarono di nuovo ridendo:
«È simpatica!»
«Forse è nuova quì.»
Luna la fissò per tutto il tempo, Lucas invece bevve un po' di vino rosso e indicò i bambini, «Hey voi! Lei è anche la mia amica, sapete?» disse il ricciolino, e i bambini lo guardarono con curiosità, «Amica?! Non è che siete fidanzati?» disse una bambina ridendo assieme al resto dei bambini e Lucas, quelle parole, quasi si strozzò col vino rosso e Olivia scoppiò a ridere.
Cristina guardò Maria con gelosia e sospirò, stringendo di nuovo la mano sulla gamba di Sebastian, il quale ascoltò le conversazioni fra Anna, Luna e Edward. Questi parlarono di argomenti noiosi che a Sebastian non interessarono minimamente, e per fortuna il pranzo quasi finì subito: molti camerieri portarono via i piatti e, assieme a loro anche Maria, la quale tenne sette piatti con entrambe le mani. La corvina passò a prendere il piatto di Luna, per poi fare il giro del tavolo per passare dietro Cristina e Sebastian e, appena Maria passò, Cristina mise un piede davanti a quelli della ragazzina, facendo sì che inciampasse per cadere con tutti i piatti. Il forte rumore dei piatti che si spaccarono attirarono l'attenzione di tutti che guardarono verso la direzione di Maria, subito calò un silenzio imbarazzante che fece tremare l'umana di paura e vergogna. Cristina abbassò lo sguardo con un ghigno, mentre Sebastian si morse le labbra ridacchiando sottovoce con lo sguardo leggermente basso, mentre Maria si mise in ginocchio con lentezza, trattenendo le lacrime ancora una volta.
«Tutto bene?» domandò Kaulus, e il Re subito dopo riprese parola con gli ospiti per non concentrare l'attenzione su Maria e non creare scompiglio, così subito tutti ritornarono a parlare. Olivia e i bambini la guardarono preoccupati, stessa cosa per Anna, Edward, Lucas e Luna, la quale fissò con serietà Cristina e il sorrisetto che fece, stessa cosa per Sebastian. «Mary...» sussurrò Lucas pronto ad alzarsi dal tavolo, ma Sebastian lo fulminò con lo sguardo, costringendolo a sedersi di nuovo. Anna e Edward si sarebbero alzati, ma se l'avessero fatto, avrebbero fatto capire a tutti il loro stretto contatto con Maria, specialmente al Re e alla Regina. Anna guardò Cristina con occhi rossi e subito Edward le strinse una mano da sotto il tavolo, guardando verso il Re e la regina per non farsi notare. Anna fece un respiro profondo stringendo la mano del proprio amato, dispiaciuta per la povera Maria e sentendo una profonda rabbia che guidò il suo istinto al prendere quella fastidiosa di Cristina per staccarle la testa a morsi, ma non potè farlo. «Prendi quei piatti e alzati subito.» ordinò Sebastian a Maria, guardandola con freddezza e divertimento nel vederla vulnerabile. Cristina si strinse accanto a Sebastian di proposito, accarezzando con una mano il petto del biondo e, nel mentre, Maria si alzò all'istante con i piatti rotti fra le mani e di nuovo Lucas, Edward, Anna e Luna la guardarono preoccupati, ma Maria, inaspettatamente, fece un sorrisetto a Sebastian, porgendosi in avanti fra lui e Cristina per prendere due bicchieri vuoti e, nel ritornare dritta con la schiena, avvicinò il volto a quello di Sebastian che, pietrificato la guardò, ritrovandosi anche il collo e il petto dell'umana vicino.

«Pensi di farmi paura, Sebastian?»

Sussurrò Maria, allontanandosi subito per ricomporsi e camminare verso le cucine per posare i piatti, svanendo davanti la loro vista. Anna, Edward e Lucas sgranarono gli occhi a quella risposta, rimasero con la bocca semi aperta. Luna reagì allo stesso modo e ridacchiando bevve l'acqua dal calice, Edward schiarì la voce e guardò subito altrove, mentre Anna si morse le labbra e, guardando Lucas, ghignò assieme al ricciolino. Cristina invece si alzò dalla tavola di colpo per andare via, nessuno la guardò, ma lei con rabbia svanì presto dalla sala, credendo e sperando che Sebastian si alzasse per seguirla, ma non fu così...
Sebastian rimase immobile, sentendosi pericolosamente attratto da quel gesto e dalla risposta di Maria. Sentì un forte calore alla testa e alle orecchie, assieme anche a uno strano fastidio allo stomaco che mai sentì. Edward si alzò dalla tavola non appena tutti fecero lo stesso e, passando dietro Sebastian si avvicinò al suo orecchio: «Non credo sia decoroso alzarti dalla tavola in questo momento.» sussurrò il maggiore, ghignando con divertimento per poi andare via assieme ai propri genitori e gli ospiti.
Sebastian strinse il bordo del tavolo e, confuso, abbassò lo sguardo verso il proprio basso ventre, notando subito un grosso rigonfiamento fra le gambe. «Tu... stupida...piccola e dannata donna.» pensò con occhi lucidi di desiderio, guardò un punto fisso della sala respirando e sospirando profondamente con occhi lucidi e le pupille dilatate, ripensando ancora al gesto di Maria e rivedendo nella propria mente il collo e il petto un po' scollato dalla vesta vicino al suo viso...
Sentì di nuovo il suo profumo, senti ancora una volta l'odore del suo sangue e quasi la desiderò.

Non fu Maria ad essere vulnerabile quella volta,
Sebastian si sentì come uno stupido cacciatore;
cadde nella propria trappola senza rendersene conto.

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𝐈𝐥 𝐏𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora