Il mattino seguente, il freddo riempì sempre di più quella cella, ma quella mattina particolarmente.
L'Inverno ormai fu alle porte, e, per fortuna, Maria non sentì particolarmente freddo nonostante le lenzuola sul letto, tutto grazie al pesante abito che portò, ma prima o poi, avrebbe avuto bisogno di coperte pesanti. Si vergognò, quasi, non trovò il coraggio di chiederle ad Anna.
Stranamente, quella mattina, si sentì stanca e vuota, sentì le gambe a pezzi, le cosce tirarono e fecero male. Fu davvero pallida in volto e un piccolo dolore sul basso ventre pian piano aumentò sempre di più. La corvina sgranò leggermente gli occhi e, quando si alzò dal letto, vide le lenzuola macchiate di sangue. Si sentì in estremo imbarazzo, controllò anche la vesta che, purtroppo, si macchiò leggermente sul retro. Sospirò con vergogna e coprì subito a macchina sul letto con le lenzuola, poi si toccò la pancia e l'orribile sensazione di gonfiore la innervosì. Avrebbe superato anche quel giorno, si ammutolì, non avrebbe fatto capire niente a nessuno, nemmeno ad Anna, provò troppa vergogna. Maria, in quanto umana, seppe per certa che la sua vera natura causò parecchio peso al resto del reame e, proprio per quel motivo, non avrebbe causato altri problemi.
Anche quella mattina, i quattro principi, assieme ai due Re e al resto dei soldati, si allenarono duramente, ma qualcosa nelle menti di Sebastian e Darnes viaggiò incessantemente. Non si concentrarono, i loro sguardi molte volte si rivolsero in giro, anche solo di sfuggita, i loro colpi furono deboli e spesso caddero a terra durante varie prove; solo una cosa viaggiò nelle menti dei due cugini...
Maria.
Parecchie volte i due volte vennero ripresi, ma a loro quasi non importò, quei forti pensieri innervosirono Sebastian sempre di più. Si accanì, si imbestialì contro i due fratelli che lo attaccarono, lo scattò che utilizzò per rialzarsi allarmò subito Marcus che lo richiamò all'istante: «Sebastian!» il biondo si fermò, proprio davanti al fratello maggiore, Edward, il quale lo guardò dritto negli occhi. Li, vide gli occhi rossi del fratello, accesi d'ira e dalle pupille ristrette. «Controlla la tua Insanità.» sussurrò Edward, subito Sebastian allontanò le due spade e respirò con l'affanno mentre si guardò intorno. «A cosa diavolo stavi pensando?» domandò subito dopo Edward, ma Sebastian non rispose. In sottofondo, però, si sentì la leggera risata di Darnes che subito infastidì Sebastian. «Edward, secondo te a cosa stava pensando?» disse il corvino. «Taci.» ringhiò Sebastian. Edward guardò il fratello con un sopracciglio alzato mentre Lucas si guardò intorno, in cerca di Maria... sentì il suo inconfondibile odore.
I due cugini quasi litigarono, sotto la supervisione dei due padri che, scocciati, li guardarono con severità e attesero.
«Pensa ai tuoi pensieri, non ai miei.»
«Sei tu che stavi pensando la mia stessa cosa, stupido.»
«Stavo pensando al combattimento.»
«Oh, Sebastian, mentre combatti vedi una ragazza dai capelli neri?»
«STA ZITTO!»
Sebastian strinse il manico della spada con rabbia e la mollò contro Darnes che, tranquillamente e con freddezza, schivò senza problemi. Ma a quel tiro, uno strano silenzio attirò la loro attenzione; tutti gli uomini si zittirono, persino Marcus e Alex, e anziché osservare i due principi, bensì fissarono qualcosa dietro Darnes... anzi, qualcuno. Edward e Lucas sgranarono gli occhi e i loro sorrisi fecero capire a tutti chi si trattasse. Darnes aggrottò la fronte mentre Sebastian assottigliò gli occhi con stranezza, sentì un forte odore umano che riconobbe subito. Il corvino si spostò e si voltò indietro, proprio dove tutti guardarono, sopratutto i due Re che rimasero immobili ad osservare la figura un po' distante dietro il principe Darnes. Sebastian si pietrificò alla vista di Maria che, con una sola mano, bloccò la sua spada con precisione. La ragazza la tenne in mano e con stranezza si guardò intorno, tutti la fissarono in quel momento e non ne capì il motivo: fermò una semplice spada che con forza si scagliò contro Darnes... Appunto. Lei fermò la spada di Sebastian che sfrecciò dietro, verso di lei. «Come diavolo ha fatto?» domandò un soldato, e presto il resto degli uomini parlarono fra di loro con stranezza, Alex alzò un sopracciglio e si voltò verso Marcus: «Una schiava, umana, in grado di fermare una spada?» domandò il Re del Sud, ma Marcus non rispose, bensì assottigliò gli occhi e osservò la scena. Maria si morse le labbra e strinse il manico, sotto lo sguardo felino di Sebastian che non levò gli occhi dalla sensuale figura della ragazza. Maria dunque si voltò con tranquillità verso il biondo, «Chiedo scusa, vostra maestà.» disse lei, quasi con sarcasmo. Dopodiché girò la spada sulla propria mano e con una strana maestria la lanciò contro Sebastian, il quale l'afferrò subito. Tutti fissarono la spada volare verso il principe e Sebastian stesso fissò la propria spada con uno sguardo quasi allibito. «Incredibile.» sussurrò Darnes, ma quando si voltò di nuovo verso la giovane donna, questa andò subito via. Sebastian stesso la cercò con lo sguardo, ma non la vide più. Un forte formicolio infastidì il suo cuore, la guardò negli occhi istanti prima, e ciò scatenò in lui ancora una volta una forte attrazione verso di lei... attrazione sia mentale che fisica.
«Continuate i vostri allenamenti.» parlò il Re Marcus, e subito ogni soldato ritornò alla propria postazione d'allenamento. «La detesto.» ringhiò Sebastian mentre girò la propria spada su una mano, Darnes gli diede una forte spallata e lo guardò dall'alto, «Allora stalle lontano e lasciala a chi se la merita.» rispose il corvino con serietà e Sebastian lo guardò dritto negli occhi con sguardo infuocato.
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𝐈𝐥 𝐏𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐚
Фэнтези"Ella fu così tremendamente diversa, così ribelle, così forte ma allo stesso tempo fragile come una rosa rossa. Quella piccola donna stravolse l'orgoglio e la potenza di quel vampiro così mostruosamente e pericolosamente affascinante, da costringerl...
