Anna non venne chiamata dalla regina, da un lato fu strano per lei ma dall'altro invece quasi confortante, poiché riuscì a passare più tempo con Maria. L'aiutò di nascosto con semplici faccende che altre donne le chiesero di fare e, fra risate, spintoni e rincorse, Maria portò al termine ogni servizio, anche assieme a Lucas, come sempre. Il ricciolino prese del cibo di nascosto, staccò pere da alcuni alberi senza farsi notare e, allo stesso tempo, staccò delle melanzane da un orto e si teletrasportò accanto a Maria con entusiasmo. La corvina camminò assieme ad Anna a braccetto, lungo il corridoio interno del secondo piano del grande castello e, quando vide Lucas accanto a sé con delle melanzane in mano, scoppiò a ridere: «Queste non si possono mangiare crude!» esclamò con divertimento l'umana, Lucas guardò le melanzane con dispiacere e con vergogna guardò le due ragazze che risero. «Un detto dice che gli umani mangiano questo cibo.» disse il ricciolino e Maria rise più forte, poi prese una pera e l'avvicinò al proprio naso e respirò il suo profumo. «Si, ma molte cose vanno cucinate.» disse, poi diede un piccolo morsetto al frutto. Lucas la guardò con dispiacere, si sentì in colpa e Maria, ovviamente, lo capì, così lo abbracciò e rise. «Sai, forse non è male essere un vampiro. Non dobbiamo cucinare e non dobbiamo aspettare giorni per del cibo e, sopratutto, se non mangiamo un giorno o due non ci succede nulla!» disse Lucas mentre ricambiò l'abbraccio di Maria, «Chissà come sarebbe esserlo...» sussurrò la corvina. Lucas aggrottò la fronte e Anna la guardò stranita, Maria guardò il ricciolino negli occhi e semplicemente sorrise con innocenza. «Essere cosa?» domandò Lucas con serietà, Maria guardò verso il basso ma non smise di sorridere, si sentì strana a quel pensiero, anzi, più che strana, si sentì triste e sbagliata. Schiuse le labbra per rispondere con insicurezza e, in quel momento, la voce di Olivia attirò subito l'attenzione dei tre. «Mary! Ti stavo cercando ovunque!» esclamò la ricciolina, Maria la guardò perplessa e quasi sconvolta, il tono della "bambina" quasi cambiò, divenne quasi maturo e, sopratutto, ciò che scosse di più l'animo della fanciulla, fu l'aspetto un po' troppo cresciuto di Olivia. Fu più alta, le arrivò allo stomaco, i suoi capelli si allungarono fino alle cosce, i suoi tratti facciali divennero quasi maturi, come una giovane adolescente e il suo corpo iniziò a formarsi. «Olivia...?» domandò Maria con gli occhi sgranati, Anna si mise accanto a lei mentre la piccola abbracciò dalle gambe la corvina. Lucas sorrise normalmente e le guardò, Maria invece guardò entrambi con estrema stranezza. «Grazie alla guarigione sta crescendo, prima era intrappolata in un corpo che non era il suo.» spiegò Anna, Olivia alzò lo sguardo e sorrise alla corvina, mostrandole i suoi canini. Maria la guardò con ammirazione e le accarezzò i capelli, «Sta crescendo in fretta, quindi...» disse Maria con incredulità. Non vide più quella piccola bambina di quattro anni che coccolò e quasi accudì, bensì vide una bambina di quasi dieci anni che le sorrise e l'abbracciò. Maria non riuscì a crederci... non riuscì a credere al fatto che, solo le sue lacrime, mischiate a quelle di Sebastian, riuscirono a curare la grave afflizione che colpì Olivia. Più la guardò, più sentì la matta voglia di proteggerla a tutti i costi, ma non ne capì il motivo.
D'un tratto, poi, i pesanti e frettolosi passi di Edward e Sebastian rimbombarono fra i corridoi del castello, attirando così l'attenzione di tutti, sopratutto di Maria. I due principi camminarono verso di loro, Edward fissò Anna, Sebastian invece sospirò di sollievo appena vide Olivia. «Vieni quì.» disse Sebastian alla sorella e queste corse da lui. Maria deglutì e guardò attentamente ogni singolo gesto del principe, sopratutto i suoi sguardi. Percepì qualcosa in lui, lo vide ansioso e senza un motivo, Maria pensò che in quel momento Sebastian pensò a qualcosa di oscuro. Lui non la degnò di uno sguardo, quasi levò dalle braccia Olivia per tenerla a sé e di certo quei gesti così bruschi e strani non passarono inosservati agli occhi di Maria. Edward si mise accanto ad Anna e le strinse un polso, poggiò la sua spalla contro quella della dama e la guardò dall'alto con serietà. Anna ricambiò il suo sguardo e subito dopo aggrottò la fronte, come se entrambi stessero comunicando telepaticamente fra loro. Maria guardò Sebastian con timidezza e quasi timore, lui guardò Olivia in volto e la scrutò, come se stesse controllando ogni parte del suo volto. Lucas prestò subito attenzione al maggiore, il quale si voltò verso tutti e parlò: «A giorni arriverà nostro cugino, Barnes.» Maria aggrottò la fronte e guardò subito Edward con curiosità, Lucas sgranò gli occhi e quasi esultò di gioia, «Verrà anche Alex?!» domandò il ricciolino con euforia e Edward annuì semplicemente con un piccolo sorriso. Olivia esultò fra le braccia di Sebastian, Lucas quasi saltellò di gioia ma Maria guardò sia Anna che Edward con curiosità. «Nostro zio, Alex Dank, Re del sud. A giorni sarà quì con suo figlio, nostro cugino.» disse Edward, sorrise con calma e mise un braccio attorno alla vita di Anna, la quale sorrise, ma non del tutto... Maria percepì qualcosa nei loro sorrisi. Quei sorrisi quasi "impauriti" non furono rivolto all'arrivo del cugino,ma bensì ad altro... a qualcosa che Maria non riuscì a capire. La corvina sorrise, anche se stranita dalle strane percezioni che ebbe, poi si voltò verso Sebastian, il quale fu poggiato ad una finestra, assieme ad Olivia. Il suo sguardo fu duro, quasi spento e ricco di pensieri quasi oscuri, Maria sentì qualcosa, e quel qualcosa non la rassicurò per niente. Olivia indicò al fratello vari uccelli che volarono fra le nuvole, ma Sebastian fissò un punto vuoto con serietà e quasi rabbia...Proprio in quel momento, Maria vide fiamme, fumo e quel vetro rotto davanti al principe e la piccola principessa.
Sentì urla, grugniti di cavalli, rumori di spade e il pianto di una neonata... Olivia.
Vide Sebastian.
Strinse a sé la piccola mentre si allontanò dalla finestra, vide le sue lacrime che con paura sgorgarono dai suoi bellissimi occhi azzurri e glaciali...Maria sussultò e Sebastian la guardò all'istante con sospetto. Anna, dietro di lei, notò quel piccolo istante di trance che Maria ebbe davanti a tutti, ma non fiatò, bensì poggiò le mani sopra le sue spalle. «Vostro zio... non porta il vostro cognome...» parlò con coraggio Maria, la sua voce tremò di poco per la strana visione che ebbe non appena guardò Sebastian con, di nuovo, in braccio Olivia. «Lui è il marito di nostra zia, sorella di nostro padre.» rispose Lucas con felicità e Maria sorrise, affascinata. «Sarà bellissima... potrò vederla quando arriverà?» domandò ingenuamente la fanciulla e, a quella domanda, il sorriso scomparve dal volto di Lucas. Sebastian serrò la mascella, strinse a sé Olivia e andò via a passo veloce. Maria aggrottò la fronte e guardò sia Sebastian che Lucas, poi guardò Edward che, con serietà, le indicò con un cenno del capo di seguirlo: «Andiamo Maria, sicuramente avrai fame-»
«Cosa mi state nascondendo...?»
Anna si morse le labbra alla domanda ingenua che Maria fece. Edward si bloccò e si morse le labbra mentre guardò in basso, Lucas invece si torturò i pollici con agitazione. Gli occhi di Maria divennero lucidi, Edward la prese con delicatezza dal polso e la guidò verso se stesso e Anna, «Non fraintendere, Maria, te ne prego.»
«Sta succedendo qualcosa, vero?»
Anna strinse la mano della corvina all'istante, la guidò verso di sé e con un semplice sguardo indicò ai due principi di non seguirle, così Edward e Lucas annuirono semplicemente e stettero fermi. La rossa strinse a sé Maria e camminò assieme a lei verso un'altra direzione del castello. «Verranno quì in visita, non preoccuparti, non crearti paranoie. Sebastian è solo nervoso, mh? Hai bisogno di mangiare, non pensare a nulla.» Anna le sorrise, la rassicurò con quelle parole e Maria lo capì, forse lei si creò problemi e paranoie inutili? La corvina non replicò, seguì la rossa e annuì semplicemente mentre camminarono fra i corridoi isolati del castello...Dietro un angolo, la grande gonna di una donna che le spiò si mosse, e il leggero rumore delle sue scarpe rimbombò fra le mura prima che questa sparisse, lasciando dietro di sé una leggera nube azzurra e bianca.
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𝐈𝐥 𝐏𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐚
Fantasy"Ella fu così tremendamente diversa, così ribelle, così forte ma allo stesso tempo fragile come una rosa rossa. Quella piccola donna stravolse l'orgoglio e la potenza di quel vampiro così mostruosamente e pericolosamente affascinante, da costringerl...