𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 14° - 𝑳𝒂 𝒔𝒕𝒓𝒂𝒏𝒂 𝒄𝒂𝒔𝒆𝒕𝒕𝒂.

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Il mattino seguente, Sebastian sistemò i sacchi con le monete d'oro e il proprio mantello nero, lo indossò sempre durante i viaggi o le piccole uscite per affari che riguardarono la famiglia Reale. Edward camminò verso il salone principale, osservando il fratello sistemare le proprie cose per quella mattina, «Basteranno quelle?» domandò Edward poggiandosi contro il tavolo, lasciando che le ciocche bionde e lunghe cadessero sul suo volto nell'osservare tre sacche piene di monete d'oro. «Basteranno.» rispose semplicemente Sebastian, chiudendo l'ultimo sacchettino con attenzione. «Quando lo stregone Kaulus verrà quì, credi sarà in grado di aiutare nostra sorella?» domandò ancora Edward, guardando in faccia il fratello che sospirò pensieroso, «Non è un medico, ma spero possa davvero aiutarla.» rispose il minore, prendendo il proprio mantello e, assieme al suo, anche un secondo mantello, sempre nero, e a quel gesto Edward alzò un sopracciglio, «Con chi andrai?» domandò subito il maggiore, tenendo a mente ogni singolo dettaglio, Sebastian lo guardò con serietà mentre indossò il mantello.
«L'umana.»
«...Porterai Maria con te?»
«La devo tenere sott'occhio.»
Edward non si convinse e fissò il fratello con sguardo insicuro, assottigliando gli occhi nel percepire qualcosa di sospetto:
«A giorni ci sarà la luna rossa, lo sai, vero?»
«Edward, cosa vuoi.»
«Non riesco a leggere la tua mente. A cosa diavolo stai pensando Sebastian?»
Il maggiore mise le mani nelle tasche, avvicinandosi al fratello che distolse lo sguardo dal suo per mordersi le labbra e guardare altrove con freddezza, e rispose:
«Nostra madre mi ha parlato del matrimonio, dovrò sposare Cristina per regnare e avere eredi.»
«No.»
Sebastian si bloccò alla risposta schietta di Edward, tanto da voltarsi lentamente per guardarlo negli occhi con stranezza e confusione, «No?» sussurrò Sebastian stranito, osservando come Edward si morse l'interno guancia distogliendo lo sguardo, segno di agitazione. «Il matrimonio è una cosa sacra, perché sposare una donna che desidera solo il trono e non il tuo bene?» disse subito dopo Edward, guardando Sebastian negli occhi. «Tu hai trovato l'amore, Edward. Per me l'amore non esiste, sono nato per regnare solo e ci riuscirò.» disse Sebastian a bassa voce, scontrando quasi il proprio volto contro quello del fratello, il quale sorrise falsamente. «Quindi, dato che la metti così, quando ci sarà la luna rossa starai appiccicato a Cristina tutta la notte?» domandò Edward, avvicinando il volto contro quello di Sebastian come per sfidarlo, e il minore non si tirò di certo indietro, «Posso avere tutte le donne che desidero per sfogare la mia rabbia, credo che non basterà soltanto lei.» rispose con leggera rabbia Sebastian, ma Edward sorrise leggermente, conoscendo in pieno i punti deboli del fratello.
«Arriverà quel giorno in cui piangerai per una sola donna. Arriverà quel giorno in cui moriresti per amore.»
«E tu che ne sai?»
«Sei un bambino capriccioso, sei geloso di ciò che ti appartiene e lo desideri a tutti i costi.»
«Non è vero, Edward.»
«L'hai già fatto, Sebastian.»
Sebastian si bloccò, serrò la mascella e guardò negli occhi Edward con freddezza e agitazione, capendo che il maggiore stesse collegando il discorso ad una sola persona... Maria. Con rabbia, prese le sue cose velocemente, voltandosi subito dopo per camminare velocemente verso le segrete del castello per prendere la fanciulla. Edward lo fissò e sorrise beffardo: «Sta correndo da lei e non se ne rende conto.»

Quando Sebastian raggiunse la cella dell'umana, sentì la sua risata femminile quasi rimbombare per il corridoio delle prigioni sotterranee, così, stranito l'aprì subito, ritrovandosi Maria stesa a pancia in giù a ridere a squarciagola, con sopra la schiena la piccola Olivia che le fece il solletico, ridendo anche lei. Le due, al forte suono della porta si fermarono, guardando Sebastian con innocenza. «FRATELLONE!» gridò Olivia alzandosi e correndo per abbracciare una gamba di Sebastian, aggrappandosi a koala con tenerezza. Lui le accarezzò i capelli guardandola, dando poi un'occhiataccia a Maria che si alzò da terra per pulirsi il vestito e sistemarsi i capelli sciolti e mossi, dopodiché si schiarì la voce, «Ti stavo aspettando.» disse lei, mentre Olivia corse attorno a lei saltellando per toccarle i capelli. «Da quanto tempo Olivia è quì?» domandò Sebastian, osservando la sorella con stranezza e quasi con stupore, Maria non capì il perché il ragazzo fu così stranito e sorpreso allo stesso tempo nel vedere la piccola Olivia sveglia a quell'ora del mattino.
«Quando mi sono alzata l'ho trovata accanto a me nel letto, era sveglia...»
«E ti stavo accarezzando il viso!»
«Si, Olivia... e mi stavi accarezzando il viso...»
Maria la guardò ridacchiando, mentre Sebastian rimase con la bocca semi aperta e gli occhi leggermente sgranati, «Va bene, andiamo. Olivia, andiamo sopra.» disse subito dopo lui, porgendo la mano alla piccola che ricambiò, afferrando anche quella di Maria, ma il biondo si bloccò.
«Che stai facendo...»
«Mamma e papà fanno sempre così! Ora possiamo andare!»
Maria arrossì, guardando in volto Sebastian che deglutì, guardando poi Maria con freddezza e fastidio, proseguendo poi verso il piano superiore senza fiatare. Una volta giunti sopra, Sebastian gettò il mantello in faccia a Maria, la quale lo prese confusa per poi guardare con fastidio il principe, «A cosa mi serve?» domandò lei sbuffando, «Gli abitanti non ci riconosceranno, se dovessero vedermi mi ritroverei il popolo intero addosso per donarmi regali.» rispose con tono seccato lui, guardando male Olivia che rise per tutto il tempo, stringendo la gonna dell'abito di Maria. «Sei davvero morbida e profumata, mi ricordi le nuvole!» disse la piccola, facendo ridere Maria ma non Sebastian, il quale fissò alcuni particolari del corpo della ragazza, tra cui il petto di lei, leggermente scollato dall'abito. «Olivia?! Sei sveglia a quest'ora?!» domandò con enfasi Lucas davanti la porta dell'entrata del salone, e Olivia, non appena lo sentì, gettò un urletto per correre da lui: «LUKKIE!» gridò la piccola, Lucas rise prendendola in braccio per avvicinarsi a Sebastian e Maria. «Lukkie...?» domandò confusa la ragazza, «Si, è il nomignolo che ha inventato la nostra sorellina... Come ha fatto a svegliarsi a quest'ora?» disse Lucas con un sorriso, guardando Sebastian che si alzò il cappuccio del mantello, attendendo che Maria facesse lo stesso, «Non lo so, Lu. Andiamo giù e torniamo subito, a dopo.» rispose semplicemente Sebastian, mentre Maria si sistemò il mantello, ma questo strisciò un po' a terra essendo molto più grande del suo corpo. Lucas guardò il fratello, ghignando leggermente, «Hai detto... "andiamo"?» disse il ricciolino con un sorrisetto, ma subito Sebastian prese dal polso Maria per trascinarla via con sé, «Taci, stupido.» rispose Sebastian, chiudendo subito il portone mentre Lucas sbuffò, roteando leggermente gli occhi con gesti scocciati: «Sempre il solito.»

𝐈𝐥 𝐏𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora