Daryl POVIl caffè sapeva di schifo. Da quando non c'era Mel, tutto sapeva di schifo. Mi preparai ad un'altra giornata di inutili tentativi di tornare a cercare Mel. I nomadi erano sempre più insistenti e mi rendevo conto di quanto tutti avessero bisogno di me qui e ora. Ma Mel era ancora lì fuori. Viva. Doveva essere viva. L'idea di quello che avrebbero potuto farle... mi uccideva. Dovevo salvarla. Dovevo chiederle scusa, dovevo aggiustare tutto.
In due mesi di tormento senza di lei, avevo pensato tanto a cosa dirle. Non mi avrebbe mai perdonato e andava bene così, ma doveva sapere che mi pentivo. Che sapevo di essere un idiota. Che l'amavo ancora. Che l'amavo. Anche se non glielo avevo mai detto. Mi avviai verso la porta di Rick quando mi accorsi dell'agitazione. Rick stava correndo al cancello, tutti erano agitati. Corsi anche io, fucile in spalla. <Che succede?> chiese Rick quando fu arrivato al cancello, io subito dietro. <Due macchine, bandiera bianca fuori dal finestrino, presto, stanno scendendo> Ci disse Maggie da lassù. Salimmo in tempo per vedere un ragazzo, muscoloso con i capelli neri uscire dalla macchina con le mani alzate. Era giovane, ma sembrava comandare lui. <Chi siete? Cosa volete?> Disse Rick puntandogli la pistola addosso. Il ragazzo sorrise, come se non avesse tutta la città con le armi puntate verso di lui. <Siamo amici. Sono qui per parlare con Rick, il vostro capo> Che i nomadi sapessero chi fosse Rick non era una novità. <Dammi un solo buon motivo. E dimmi chi siete e da dove venite> Il ragazzo allora si girò, dandomi prima un'occhiata che non riuscii a decifrare ma che sembrava tanto odio. <Scendi> Dalla stessa macchina da cui era sceso lui scese una ragazza. I capelli castani corti fino alle spalle, vestiti larghi, macchiati di sangue nero di zombie, non la riconobbi. Quando cane, ancora dentro le mura cominciò ad abbaiare e guaire come impazzito, lei alzò lo sguardo.. Quegli occhi verdi. Melissa. Trattenni il fiato, come se potesse sparire da un momento all'altro. Ma i suoi occhi non incontrarono i miei. Guardò Rick, che parlò scioccato quanto me. <Melissa... stai bene?> Si mise affianco del ragazzo. Vicina a lui, leggermente dietro. Aveva paura di lui? Era armato ma la pistola era ben piantata nella fondina e le mani alzate. Melissa non rispondeva a Rick, la vidi cercare di non guardarmi e per un attimo fallire. Incrociare i suoi occhi fu tanto bello quanto doloroso. La mia Mel. <Mel, li abbiamo sotto tiro, entra dentro> Disse Maggie vicino a me. Ma lei non si mosse. Si schiarì la voce prima di parlare. <Sto bene Rick. Loro sono brave persone, mi hanno salvata. Senti cosa ha da dire Jordan, per favore> Nessuno fiatò per alcuni minuti. La situazione era troppo strana. Ma Melissa riprese a parlare per convincerci. <Rick, non sono Nomadi, vengono dalla città, mi hanno salvato la vita, possiamo fidarci, lo giuro. Senti cosa ha da dire, perché ne vale la pena> Sembrava impossibile vedere Mel fidarsi così tanto di estranei. Lentamente, Rick rispose. <Lasciate fuori le armi e potete entrare> Diede comando di aprire il cancello e vidi cane fiondarsi fuori e saltare addosso a Melissa, guaendo dalla felicità. Il capo di quelle persone ridacchiò guardando la scena, poi porse una mano a Melissa per rialzarsi, visto che era caduta dall'impeto di Cane. La guardai afferrare la sua mano senza pensarci due volte e tirarsi su. Poi si dissero qualcosa a bassa voce che non riuscii a sentire. Ma poco dopo come rassicurato dalle sue parole lo vidi togliere le armi e appoggiarle a terra. < Elijah, Oliver, Claire, con me. Lasciate qui le armi. Gli altri aspettino qui.> Scesi mentre entravano ma mi tenni in disparte mentre venivano perquisiti. Rick andò ad abbracciare Melissa, così lo imitarono tutti. Le mie gambe si mossero da sole, mi ritrovai davanti a lei. Era più magra, il viso leggermente scavato, gli occhi spenti, lontani. Mi guardò senza dire nulla. <Mel... stai bene?> La mia voce era roca, tentennante. Avrei solo voluto abbracciarla, ma il modo in cui mi guardava... Non mi rispose, l'aria divenne improvvisamente tesa, poi la ragazza che era con loro si accostò a Melissa, sfiorandole il braccio lei si riscosse. E si girò dandomi le spalle. Non un ciao, non una risposta. Nulla. Sentii una fitta dolorosa al cuore. <Seguiteci> disse Rick e ci muovemmo tutti verso casa sua. Una volta arrivati entrarono in casa solo Jordan e Rick, e noi rimanemmo lì fuori. Tenni d'occhio quei tre da cui Melissa non si schiodava. Maggie provò a farla andare via. <Melissa... la tua stanza è ancora come l'hai lasciata, se vuoi andare a farti una doccia noi siamo qua> Lei scosse la testa in risposta. <Non ne ho bisogno, grazie> In quel momento arrivò Abraham, che era rimasto occupato fino a quel momento, e come un raggio di sole durante una tempesta il viso di Melissa si illuminò con un sorriso. Gli corse incontro e lo abbracciò come avrei voluto facesse con me. Ma me lo meritavo. Non avevo diritto di intromettermi. <Daryl?> La ragazza con i ricci mi stava chiamando <posso parlare con il vostro medico? Puoi portarmi da lui o far venire lui qui, è lo stesso> La preoccupazione ebbe la meglio sul buon senso. Melissa stava male? Era ferita? Per questo voleva parlare con Siddiq? Le feci segno di seguirmi, e arrivati Siddiq la fece entrare senza problemi. io aspettai fuori, e senza sentirmi minimamente in colpa origliai. Melissa restava comunque la persona più importante per me. Riuscii a sentire poco, solo frammenti di frasi come "trauma"; "terapia"; "lo sta affrontando"; "psicofarmaci"; "aborto" e infine "Daryl". Mi feci un'idea. Melissa doveva averle raccontato tutto essendo lei una psicologa o qualcosa di simile e... stava affrontando i suoi traumi? Aveva senso, ma se era quello il significato, aver sentito il mio nome li in mezzo non era un buon segno. Mi chiesi se il rapporto con Melissa sarebbe mai stato recuperabile. Quando la ragazza uscii dall'infermeria dopo un tempo interminabile, la scortai nuovamente davanti casa di Rick.
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Rotten Love
FanficFANFICTION CONCLUSA. I protagonisti di questa storia sono due: Daryl Dixon e Melissa, un personaggio inventato da me che andrà a legarsi alla storia dei protagonisti della serie che già conosciamo. Melissa è una ragazza italiana rimasta intrappolata...