Daryl POVLa giornata passò lentamente. Io e Jesus eravamo riusciti a trovare i giusti accordi, ma non era stato facile, era meticoloso e testardo, mentre io mi attenevo alle linee guida di Rick cercando di fare quello che riuscivo. In oltre mi aveva informato di alcuni fatti davvero preoccupanti, ma a quello avrei pensato una volta tornato ad Alexandria. Finimmo verso metà pomeriggio, tutto sommato era andata bene. <ci vediamo per cena Daryl, ho alcune faccende da sbrigare. Voi partite domani mattina vero?> disse Jesus alzandosi. <si, così riusciamo ad essere ad Alexandria per sera. Ora vado, a dopo> Provai a fare un giro per Hilltop ma dopo un po' la gente che voleva fare due chiacchiere divenne troppo oppressiva e decisi di tornare nella mia camera ad aspettare la cena. Mi chiesi dove fossero Melissa e cane. Aprii la porta della camera pensieroso e cane mi venne incontro. Lì per lì non capii dove fosse Melissa ma quando si aprì la porta del bagno mi bloccai. Si bloccò per un secondo anche lei. Era appena uscita dalla doccia, aveva i capelli avvolti in un asciugamano che le faceva da turbante, nonostante qualche ciuffo castano ne uscisse. Il suo copro era avvolto da un asciugamano forse un po' piccolo, ma nella mia testa ringraziai che non ci fossero accappatoi. Era legato sopra i seni lasciando intravedere le loro forme, e arrivava appena sotto il sedere, come uno di quegli abiti che le ragazze mettevano in discoteca per rimorchiare. Ma su di lei quell'asciugamano non era per nulla volgare. Si riprese dallo spavento di vedermi nella stanza all'improvviso, mi ignorò e camminò tranquillamente fino al centro della stanza, verso il suo zaino. Non riuscivo a distogliere lo sguardo ma per fortuna mi stava ignorando. La vidi slacciarsi l'asciugamano e... lasciarlo cadere per terra. <Oh ma che cazzo fai?> Dissi girandomi dall'altra parte con una mano sugli occhi. Sentivo che si stava vestendo. <Tu puoi spogliarti davanti a me e io no? sicuro di non essere un ragazzino?> Era ancora arrabbiata e mi stava provocando. Non riuscii a trovare nulla da dire e stessi così, in silenzio, fino a che non le sentii dire. <Sono vestita, ti puoi girare mammoletta> Mi girai e constatai che per fortuna (o sfortuna?) era vestita. La guardai male e andai asdraiarmi nel letto. <Oh tu inizia, io ti raggiungo più tardi> Mi disse uscendo e sbattendosi la porta alle spalle. Ieri sera dovevo proprio averle dato fastidio. Accidenti, ma come le era venuto in mente di spogliarsi davanti a me? Ero un uomo e non ero per niente ceco alle sue forme. Cercai di allentarmi il cavallo del pantalone, sul quale si era creata una certa tensione. <Stupida ragazzina> Brontolai tra me. L'erezione non voleva andarsene, sperai che lei non l'avesse notato. Rimasi per molto tempo lì sul letto, cercando di ricreare mentalmente quell'immagine che avevo visto solo per un secondo prima di girarmi dall'altra parte. Perché mi ero girato dannazione? Solo dopo un tempo interminabile mi stupii arrivando ad una conclusione a cui non avevo pensato. Si fidava così tanto di me, da potersi spogliare davanti a me, dopo tutto quello che aveva passato. Rimasi per molto tempo a pensare a quel fatto, fino a che mi alzai. Era ora di cena. Trovai Jesus e Melissa già nella sala pranzo, quella sera il tavolo era riservato solo per noi tre. Prima di entrare mi fermai ad ascoltare quello che si stavano dicendo. <Mi ricordi molto mio fratello> Stava dicendo lei. <Hai un fratello? E in cosa gli assomiglio?> La vidi muoversi a disagio. <avevo... Ho un fratello gemello, e una sorellina. Si chiama Filippo mio fratello, tiene sempre i capelli lunghi come i tuoi, sulla barba ci stava lavorando... a sedici anni aveva ancora solo due peletti> Fece una risata forzata. < chissà com'è adesso... chissà...>Si fermò, Jesus le mise una mano sulla spalla. Avrei voluto tagliargliela via.<Non vi assomigliate solo nell'aspetto. Lui è una persona sempre allegra, spiritosa, dolce... ma scommetto che non mi ha ancora perdonato per essermene andata così. Sto bene scusami> Disse portandosi la mano al viso, probabilmente per asciugarsi due lacrime, ma non riuscivo a vedere. <Nessuno ha ancora avuto il coraggio di chiedermi qualcosa della mia famiglia, gli altri se viene fuori l'argomento cercano di cambiarlo, tu sei il primo. Ironico. Proprio tu che assomigli tanto a Filippo.> Avevo sempre pensato che non ne volesse parlare. Non le avevo mai chiesto niente, eppure ero stato io a dirle che con me poteva aprirsi. Ma non avevo mai chiesto nulla. Io ero fatto così. Che idiota. Vidi Jesus cingerla con un braccio, e non vidi malizia o doppi fini. Sembrava un abbraccio fraterno.

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Rotten Love
FanfictionFANFICTION CONCLUSA. I protagonisti di questa storia sono due: Daryl Dixon e Melissa, un personaggio inventato da me che andrà a legarsi alla storia dei protagonisti della serie che già conosciamo. Melissa è una ragazza italiana rimasta intrappolata...