52 - broken heart

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Daryl POV

Avevo esagerato quella sera. Mi ero completamente fatto travolgere da lei, quando aveva insistito per baciarmi era stato troppo. La foga con cui mi baciava e mi toccava erano solo l'ultima goccia di tutti quei mesi in cui l'avevo desiderata. Lo sapevo che avrebbe reagito così, lo sapevo eppure lo avevo fatto. Appena avevo accennato a sfilarle la maglia si era bloccata completamente e il mio cuore aveva perso un colpo. Con un solo gesto l'avevo terrorizzata. Fortunatamente poco dopo si era ripresa e aveva accettato di dormire abbracciata a me. Non avrei mai dovuto cedere a quegli istinti. Ero un uomo troppo rude per lei. Si meritava di meglio, meglio di uno zoticone capace solo di farle paura. Con lei che mi dormiva dolcemente sulla spalla, solleticando il mio collo con il suo fiato, mi promisi di non toccarla mai più. Nelle due settimane successive la ignorai completamente, uscendo da solo, non rivolgendole la parola e facendole fare la guardia al nuovo arrivato e sua figlia, ovvero i due dell'elicottero. Per quanto riguardava Luke e gli altri il giorno dopo ero andato a dire a Rick che erano apposto anche per me. Cercai di disinteressami a Melissa ma non potei fare a meno di notare il suo sguardo triste ogni volta che la ignoravo e la trattavo con freddezza. Lo faccio per lei. Continuai a ripetermi.

Melissa POV

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Melissa POV

Quella mattina mi sveglia con i postumi della sbronza, sola nel letto di Daryl. Non ci misi tanto a ricordare cosa fosse successo. Con calma scesi di sotto ma non riuscii a fare colazione. Come Rick mi aveva detto non avevo turni quel giorno, così girovagai per Alexandria. Non trovai Daryl da nessuna parte e una strana sensazione cominciava a farsi largo. Solo quando venne sera ci ritrovammo tutti da Rick per avere notizie dell'uomo e della ragazza del giorno prima. Daryl era già lì quando arrivai. Non mi degnò di uno sguardo e per tutto il tempo cercai un contatto visivo, ma lui continuava a guardare altrove. Guardammo il video, in cui padre e figlia raccontavano la loro storia. Era stato solo per fortuna che avevano trovato quell'elicottero. Erano riusciti a scappare dalla città ma poi un malfunzionamento gli aveva fatto perdere i loro amici. Non mi sembravano cattive persone, perché non dare una chance anche a loro? <Quindi, favorevoli o contrari nel metterli alla prova per restare?> disse Rick infine. Aspettai che ognuno dicesse la sua, stupendomi nel sentire Daryl dire di si. <Si, vediamo come sono> dissi infine quando lo sguardo di Rick si posò su di me. <Bene, allora domani li mandiamo da voi. Ormai il gruppo di Luke è apposto e li mandiamo in un'altra casa. Vieni tu a prendere i due Melissa? Daryl vuole uscire> Guardai accigliata Daryl. <Nessun problema> dissi, chiedendomi però perché Daryl mi lasciasse sola con due sconosciuti dopo tutte le storie che mi aveva fatto con il gruppo di Luke. <Bene, allora buonanotte a tutti> Disse lo sceriffo stanco per congedarci. Mi avviai fuori con l'idea di aspettare Daryl per tornare a casa insieme, anche se erano letteralmente due passi. Ma quando Daryl uscì non si diresse verso casa. Rimasi spiazzata per un attimo. Non era solo una mia impressione, mi stava davvero ignorando. <Tutto bene?> Mi chiese Abraham preoccupato. Non dovevo avere una bella faccia. <Si, sono solo stanca. Notte rosso> E me ne andai velocemente a casa. Quella notte camera mia era finalmente libera, quindi non avrei dovuto dormire con Daryl... quindi non ci saremmo incrociati. Decisi di aspettarlo sul divano, arrovellandomi sui pensieri. Perché mi stava ignorando? Era così orgoglioso da essersi offeso dalla sera prima? Ci era rimasto male? O semplicemente era arrabbiato per non aver concluso nulla? Non poteva essere così subdolo. Andai avanti a mordermi le labbra e a pensare a tutto ciò fino a notte fonda, quando sentii la porta aprirsi. Mi girai e in un primo momento lui non mi vide. Dove era stato? Non aveva nessun turno di guardia... che fosse andato da qualche sua amante? <Ehi> gli dissi alzandomi in piedi. I suoi occhi si puntarono su di me per la prima volta dalla sera prima, ma non disse niente. Mi avvicinai a lui. <Che ti prende?> gli dissi con il cuore che scoppiava. Sospirò, distogliendo lo sguardo dal mio. <non mi prende niente> Voleva ignorare tutto? <perché fai così? Mi dispiace per ieri sera... non è colpa tua. Io... mi dispiace> Perché mi stavo scusando? Non aveva senso farlo, eppure gli stavo chiedendo scusa. Forse volevo solo sentirmi dire che non dovevo scusarmi, che era tutto apposto e non ce l'aveva con me. Ma non lo disse. <non mi importa di ieri sera. Sono solo stanco di averti intorno> disse mentre già si era avviato verso le scale. Rimasi di sasso. Cosa diavolo stava succedendo? Forse il suo scopo era davvero solo portarmi a letto. E io mi ero illusa e fatta prendere in giro. Le lacrime mi pizzicavano gli occhi e il cuore nel petto pareva scoppiare dal dispiacere. Tornai nel divano e mi accasciai lì, cercando invano di addormentarmi. Per le seguenti due settimane, Daryl continuò ad ignorarmi, ma io continuavo a pensare a lui.

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