18 - test passed

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Melissa POV

Era passata un settimana e poco più ormai da quella spedizione. Avevo impiegato tutto quel tempo per rimettermi in forma. I lividi in viso ormai non si vedevano più, quelli in corpo erano solo una vaga ombra pronta a svanire. Vivere con l'arciere era stancante, non faceva altro che innervosirmi, e per quanto mi sforzassi di obbedirgli per essere vista di buon occhio, la maggior parte delle volte ci urlavamo contro. I primi giorni mi era sembrato possibile conviverci, ma col passare dei giorni avevo capito che avevamo due caratteri troppo simili per andare d'accordo. Avevo però stretto legami con tutti gli altri. Abraham e Rosita erano più che riconoscenti per quel giorno in cui gli avevo salvato la vita. In particolare con Abraham ero in un rapporto di amicizia che non mi dispiaceva, era un omone grosso ma con un cuore d'oro, mi faceva sempre ridere. Carl e Enid ogni tanto cercavano la mia compagnia ma non riuscivo a trovarmi molto a mio agio, erano ancora degli adolescenti. Il resto della comunità nel frattempo pareva aver sviluppato un interesse nei miei confronti. Ogni volta che incrociavo qualcuno quello cercava di fare conversazione. Non ne potevo più, volevo uscire dal quel posto, volevo fare una passeggiata in mezzo agli alberi, cacciare, uccidere qualche zombie. Ma Daryl non mi permetteva di uscire. Mi stava appresso tutto il tempo, tranne quando usciva dalle mura, in quei momenti piuttosto che portarmi fuori di li, mi affibbiava a qualcun altro. <Non lo sopporto, mi sta sempre addosso, voglio uscire di qui> Ero a fare la guardia sulla recinzione con Abraham, che mi ascoltava nel mio solito sfogo.

 <Non lo sopporto, mi sta sempre addosso, voglio uscire di qui> Ero a fare la guardia sulla recinzione con Abraham, che mi ascoltava nel mio solito sfogo

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Daryl era uscito anche quella mattina, lasciandomi con Abraham a fare da vedetta. <Capisco, ma tra poco non sarai più costretta a stare con lui in casa. E potrai anche cominciare ad andare in spedizione vedrai, devi solo essere paziente bambina> mi aveva dato quel soprannome, anche se inizialmente non lo avevo gradito ora mi faceva ridere. Era quasi ora di pranzo quando sentimmo la motocicletta in lontananza. Daryl entrò dal cancello con Cane alle calcagna.

 Daryl entrò dal cancello con Cane alle calcagna

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Mi venne a salutare entusiasta. Cane ovviamente. <Ciao bello> accarezzai con foga cane. <ciao stronzo> mi rivolsi a Daryl, che mi guardò di rimando con un'occhiataccia. Si stava dirigendo verso di me. <Rick vuole parlarci, vieni. Ora.> Mi guardava con la solita aria truce. Salutai Abraham, e mi avviai con Daryl verso casa di Rick. Non mi rivolse la parola ma continuava a guardarmi di sottecchi e io non riuscivo a capire cosa stesse succedendo. Bussammo, ci misero un po' ad aprirci, Rick non ci aspettava. <non avevi detto che voleva parlarci?> chiesi scontrosa a Daryl. Rick allora sorrise ed intervenne. <già, gli ho detto che quando fosse stato sicuro di te dovevate venire qua a discutere di alcune cose>. Guardai stupefatta prima Daryl poi Rick. <Sicuro di me? Ma se in questi giorni non abbiamo fatto altro che gridarci addosso e tu non facevi che ripetere quanto io sia inaffidabile, che non ti fidi di me!> Mi sentii una stupida quando lo vidi sogghignare. Era un test. Più volte mi aveva portata al limite, insultandomi, provocandomi, lasciandomi l'occasione di tradirli. Quello stesso giorno per "caso" Daryl non aveva chiuso il cancello di Alexandria dietro di se lasciandomi l'incarico di fare la guardia. Era l'ultimo test. Mi sentii tremendamente presa in giro e arrossii violentemente. <Era l'unico modo per capire veramente le tue intenzioni> intervenne Rick, che aveva intuito la mia illuminazione. <Non volevo rimanere> borbottai. Daryl rise. <ti ho dato tante occasioni, tu volevi rimanere fin dall'inizio, altrimenti ora non saresti qua> Mi sentivo confusa. Il mio piano era sempre stato quello di scappare una volta in forze. Eppure avevo mancato tante occasioni di scappare, usando qualche scusa con me stessa. Rick riportò l'attenzione su di lui. <Bene, ora che ci fidiamo completamente di te puoi cambiare casa. Ci sono tre case dove puoi traferirti.> e mi elencò le persone con cui avrei dovuto condividerle. Nonostante tutto non avevano tante case abitabili, e sicuramente non ne avrebbero data una singola a me. Di tutta quella gente elencata non me ne piaceva una. Avevo stretto legami praticamente solo con la cricca di Rick, che però non avevano posto in casa. Michonne, Rick, Carl e Judith avevano una casa solo per loro. Daryl e Carol avevano la loro, ma che tenevano a disposizione per qualunque necessità. Infine nell'ultima che era la più grande c'erano stipati tutti gli altri. <Non devi darmi subito una risposta. Pensaci su.> annuii, pensierosa, finchè un pensiero allettante mi fece risvegliare. <ora posso uscire??> vidi Rick pensarci su. <Esco tra un paio d'ore, ho visto un po' di animali aggirarsi non troppo lontano> Era una proposta da parte dell'arciere quella? <Su quella moto di merda non ci salgo neanche morta> Sentii Rick ridere dietro di me. <Non è una novità, ma ti affido la decisione Daryl, mi fido di te Melissa ma mi preoccupo anche, qua nessuno esce da solo senza il mio permesso. Esci con Daryl o trova qualcun altro> Mi salutò affettuosamente stringendomi una spalla, uscendo fuori. Io e Daryl lo seguimmo fuori, per poi dirigerci alla casa accanto. <Tra quanto quindi?> chiesi fermandomi sull'uscio. <Anche adesso ragazzina, non sono riuscito a concludere niente prima>.

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