Melissa POVIn quelle due settimane Daryl si era ripreso ormai del tutto, cosa che aveva avuto occasione di dimostrarmi in camera da letto. I nostri incontri erano diventati più intensi ma nonostante questo non mi ero mai sentita a disagio, era sempre andato tutto magnificamente. Era una fortuna che lui non avesse niente da fare, ogni volta che finivo i miei turni e i miei lavori correvo a casa, dove mi aspettavano due cani scodinzolanti. Ero ormai perennemente stanca. Facevo come sempre i miei turni, anche se non ne prendevo extra, aiutavo Nathan con i cavalli e uscivo fuori dalle mura ogni volta che potevo, allontanandomi quel che bastava da non far sentire gli spari fino ad Alexandria. Ormai avevo preso confidenza sia con il fucile che con la pistola, e Rick faceva finta di non capire quello che andavo a fare, anche se sapevo non era contento di lasciarmi sola la fuori. Ormai però, mi rispettavano e si fidavano delle mie decisioni, finalmente. Quando tornavo a casa Daryl dava il colpo finale alla mia stanchezza, anche se non mi dispiaceva affatto. Sapevo che oramai i nostri amici sospettavano che le cose tra noi due erano arrivate ad una svolta. Ero riuscita ad evitare il discorso con Rosita fino a pochi giorni prima, quando era venuta proprio lei a darmi il cambio e mi aveva braccata. <Avanti, spara, è evidente che voi due ora...> Mi aveva detto, così le avevo confidato che effettivamente, ora andavamo a letto insieme. Aveva fatto una faccia stupita e dopo un po' mi aveva detto <Bhe, non mi aspettavo foste arrivati fino a quel punto! Direi un bel cambiamento da lui che ti bacia la fronte> Mi aveva stuzzicato con un po' di battutine e poi io l'avevo minacciata di non dire niente a nessuno. Anche se ormai era evidente che c'era qualcosa tra noi, non avevo nessuna voglia di farlo sapere, come anche Daryl. Il giorno dopo saremmo partiti per Oceanside, io e Daryl. Entrai in casa dopo aver finito il mio turno di guardia, era ora di cena e un buon odore proveniva dalla cucina. Mi bloccai per un secondo quando sentii una risata da gallina provenire da lì. Entrai circospetta trovando Daryl che cucinava e Tina la gallina seduta lì che beveva un bicchiere di vino. Osservai la bottiglia sul tavolo, e non ricordando di averne in casa, immaginai che l'avesse portata lei come regalo e come scusa per passare del tempo con Daryl. Non sembrava aspettarsi la mia presenza, era arrivata da poco e Daryl evidentemente non le aveva detto che sarei tornata per cena. Che cretina. Aveva pensato che Daryl stesse cucinando per lei quando lui aveva apparecchiato per due. Sicuramente non si aspettava che oltre al condividere lo stesso tetto condividevamo anche i pasti. Chissà come avrebbe reagito a sapere che condividevamo anche il letto. Entrai in cucina togliendomi le scarpe infangate e vidi lo sguardo di quella posarmisi addosso stupita. Daryl invece mi aveva sicuramente già sentita. <Ciao Melissa> Mi disse lei con quella con voce tirata, innervosita dalla mia presenza. <Niente turno stanotte?> Le sorrisi mentre mi avvicinavo ai fornelli dove Daryl stava facendo una scarsa imitazione di una spaghettata. <Ho finito adesso. Devo dormire, domani ci aspetta un bel viaggetto.> Dissi fissando Daryl, che cercava di non ridere. Sapevo che c'era stato qualcosa tra loro due, e sapevo che lei era anche molto appetibile, ma Daryl non la sopportava caratterialmente, anche se forse una volta non era stato così. <Ah, vai anche tu?> Potevo sentire il nervoso nel dire quelle parole. Afferrai il bicchiere da quale Daryl aveva appena bevuto e diedi un lungo sorso. Era buon vino. <Mmmm, niente male, grazie mille Tina!> Le sorrisi in maniera più che convincente mentre Daryl si riprendeva il bicchiere dalle mie mani. <Daryl, faccio in tempo a fare una doccia prima che sia pronto?> Dissi ad alta voce, quasi lacrimando dal trattenere la risata dalla faccia sempre più sconvolta di Tina. <Si ma sbrigati> Così salutai Tina ed andai a lavarmi via la sporcizia del giorno. Mentre l'acqua calda portava via tutto il sudore e lo sporco mi lasciai andare a una risata. Quella oca giuliva non aveva idea che io e Daryl ci eravamo avvicinati. Tutti i nostri amici lo avevano capito e lei no. Ma d'altronde lei non era un'amica, solo una che sbavava dietro Daryl. La sua faccia nel vedere io che bevevo dallo stesso bicchiere di lui, lo scoprire che saremmo andati ad Oceanside insieme e la stoccata finale, la cena era per me e non per lei. Risi ancora mentre mi tamponavo i capelli con l'asciugamano. Da di sotto non veniva nessun rumore, segno che la gallina se ne fosse andata. L'estate era ormai arrivata, così non mi preoccupai dei capelli ancora bagnati, indossai una maglietta a maniche corte di Daryl, che ormai usavo per dormire e scesi di sotto. La maglietta mi arrivava quasi fino alle ginocchia e sapevo che indossare la sua maglietta lo faceva impazzire. Entrai in cucina e trovai Daryl seduto che mi aspettava per mangiare. <Sei lenta> Sbuffai, ci avevo messo poco più di dieci minuti. <Mi piace lavarmi per bene> Risposi sedendomi e cominciammo a mangiare, sorseggiando il vino di Tina. Un'altra piccola risata mi sfuggì dalle labbra e quando incontrai gli occhi di Daryl ridemmo entrambi. <Diabolica> si limitò a dire lui riabbassando lo sguardo sul suo piatto. Come ogni sera mi misi a lavare i piatti mentre Daryl fumava fuori nel porticato. Canticchiavo mentre pulivo le stoviglie in acqua tiepida. Quando rientrò Daryl sentii che insieme ai suoi passi ce ne erano altri e quando mi girai sentii subito le mie guance arrossire violentemente. Rick e Glenn stavano affianco a Daryl e per un attimo non riuscirono a dissimulare lo stupore nel vedermi lì in cucina lavare i piatti con addosso solo la maglietta di Daryl. Vidi però un sguardo quasi soddisfatto da parte di Daryl. <Ciao Mel> si ripresero entrambi. <Ciao> dissi con tono timido che non mi apparteneva. Un conto era stare con addosso solo quella maglietta con lui, un conto era con altre persone. Per quanto fossero Rick e Glenn, mi sentii subito a disagio. Sapevo che Daryl non poteva immaginarlo, anche perché era una semplice maglietta che mi copriva bene fino alle ginocchia. La mia testa giocava troppo con i miei traumi. Mi rigirai verso il lavello e continuai il mio lavoro. <Siamo venuti solo a salutarvi per domani, la mattina non ci saremo, andiamo a cercare del latte in polvere, solo noi due.> Disse Rick a me e Daryl. <Se ne dovessero avere a Oceanside, potete cercare di prenderlo? Li ripagheremo più avanti> Aggiunse Glenn. Daryl gli disse che lo avremmo senz'altro chiesto e poi si misero a discutere sul luogo più adatto e sicuro dove cercare il latte in polvere. Erano venuti per chiedere consiglio a Daryl. Quando se ne andarono io avevo già finito di lavare i piatti ma ero rimasta girata verso il lavello con le mani a mollo. Le tirai fuori e le asciugai mentre Daryl si avvicinava a me. <Cos'hai?> Mi disse accarezzandomi la spalla che mi ero ferita settimane prima per lui. Era un vizio che aveva preso quello di accarezzarmi la cicatrice. Quando non gli risposi mi prese il mento tra le mani per costringermi a guardarlo. <Sono arrivati mentre stavo rientrando in casa e non ci ho pensato a non farli entrare. Ti da fastidio che sappiano che c'è qualcosa fra di noi?> Il tono era calmo e la mano che mi teneva il mento delicato. <No, anche se non mi piace dire i fatti miei in giro. Soprattutto quando ancora devo capire cosa è questa cosa tra di noi> Strinse gli occhi a quella frase ma non commentò. <Quindi perché eri così fredda?> Fredda non era la parola per descrivere come mi ero comportata, pensai, ma non lo corressi. <Non mi piace farmi vedere mezza nuda da altri. Solo da te e Siddiq> Sorrisi alla piega della sua bocca quando nominai il medico e gli ghignai ironica. Sarebbe sempre stato il mio sport preferito lanciare frecciatine a Daryl. Lasciò il mio mento e si allontanò di un passò, sempre tenendo lo sguardo su di me. <Ma non sei mezza nuda> disse poi indicando il mio corpo con un gesto della mano. Sentii subito qualcosa accendersi in me. <Si invece, quando indossi un solo indumento, si è mezzi nudi.> Subito i suoi occhi cambiarono espressione e scivolarono come una carezza sul mio corpo. Si era reso conto che non portavo nulla sotto la sua maglietta. <Diabolica> Sussurrò avvicinandosi a me e prendendomi tra le sue braccia.
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Rotten Love
FanficFANFICTION CONCLUSA. I protagonisti di questa storia sono due: Daryl Dixon e Melissa, un personaggio inventato da me che andrà a legarsi alla storia dei protagonisti della serie che già conosciamo. Melissa è una ragazza italiana rimasta intrappolata...