16 - Bang

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Daryl POV

Dovevo tenere gli occhi fissi sulla boscaglia davanti a me, invece continuavo a girarmi e a fissare quella ragazzina. Pensavo a come avevamo fumato quella igaretta, dopo il bunker. Mi fissava dritto negli occhi, con tutta l'intenzione di vincere quella battaglia silenziosa. Non era arretrata neanche di un centimetro. Avevo sentito il profumo della sua pelle e i miei occhi avevano vacillato. Ma erano arrivati i vaganti e lei non se ne era accorta. Mi accesi una sigaretta, ripensando alla sua sicurezza nell'uccidere quei due vaganti. Non mi ero sentito irritato, ero in realtà felice che quella ragazza se la sapesse cavare. Finii il mio turno dopo qualche ora, e decisi di dormire accanto al fuoco. Qualcosa mi attrasse proprio vicino al fuoco cui giaceva Melissa. Mi misi a un paio di metri di distanza da lei. Parve sentirmi mentre mettevo il sacco a pelo a terra e mi ci mettevo, ma non si svegliò. La osservai aggrottare le sopracciglia e muoversi nervosamente nel sonno. Era davvero bella. Mi sforzai e chiusi gli occhi. Come avrebbe reagito svegliandosi e trovandosi me a fissarla? Prima quando mi aveva visto non aveva fatto una piega, ma dovevo sicuramente esserle sembrato inquietante. Chiamai con un gesto cane, che si accucciò accanto e me. Chiusi gli occhi e riuscii ad addormentarmi subito.

 La mattina mi svegliai lentamente, sentendo i rumori dell'accampamento che si svegliava

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La mattina mi svegliai lentamente, sentendo i rumori dell'accampamento che si svegliava. Vidi Rick in piedi di fronte all'altro fuoco che parlava animatamente con alcuni uomini, gli stava spiegando qualcosa probabilmente. Mi tirai su a sedere, beccandomi una leccata in pieno viso da parte di cane. Un fagotto poco lontano da me prese a muoversi e vidi Melissa tirarsi su a sedere e guardarsi intorno, con faccia assonnata. Era l'alba e il cielo era tinto di viola, un alba meravigliosa. La vidi sbadigliare e cominciare a tremare. Io ero abituato bene a dormire fuori, e il mio fisico me lo permetteva, ma lei era ancora fin troppo magra. Parve notarmi e ci fissammo, mentre lei cercava di far passare i tremori. Le feci un segno di saluto con la testa, al quale mi rispose alzando appena la mano. Cane andò anche da lei, dando un buongiorno a modo tutto suo, leccandole la faccia e facendola ridacchiare. Mi alzai e andai a pisciare al di la dei camion, salutando chi era già sveglio. La colazione fu molto veloce, in mezzora tutto il campo era stato sgomberato e ci trovavamo in strada. Io avevo la mia jeep con cane. Dopo appena un'ora ci fermammo, nascondendo i veicoli tra la vegetazione. Rick decise di dividere il gruppo.<Una metà resterà qua, l'altra con me. Se vediamo che la situazione è troppo complicata torniamo indietro e attacchiamo tutti insieme>. Ai veicoli non rimase nessuno dei "nostri". Io, Rick, Michonne, Rosita, Abram , Jesus, Carol, eravamo tutti nel gruppo attaccante. Con noi insistette per venire anche Melissa e Rick accettò suo mal grado. Cominciammo ad incamminarci, io e Rick per primi. <Tienila d'occhio> mi sussurrò Rick . Non ci fu bisogno dispecificare chi. Dopo una mezzoretta arrivammo in quello che era l'ultimo avamposto a noi conosciuto. Era una struttura squallida, che si reggeva su a malapena. Si affacciava sulla strada, ed il retro dava sul bosco.<Sembra abbandonata> disse Noah. <guarda meglio> si intromise Melissa, indicando una finestra, dalla quale si intravedevano delle ombre muoversi.<potrebbero essere vaganti> Risposi, senza crederci veramente.<Scopriamolo> Mi rispose la ragazza senza muovere gli occhi dalla finestra. Aveva raccolto i capelli in due trecce che le partivano da sopra la testa.

 I lividi stavano cominciando a scomparire, lasciando vedere sempre di più il suo bellissimo viso

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I lividi stavano cominciando a scomparire, lasciando vedere sempre di più il suo bellissimo viso. <Andiamo, dividiamoci.> prese in mano lasituazione Rick <Tu resti qui.> Si rivolse poi a Melissa. La vidi aprire la bocca per ribattere per nulla felice, ma la richiuse, limitandosi a guardarlo in cagnesco. <Se abbiamo bisogno ti facciamo un cenno>. Ci dividemmo, avvicinandoci di più, con la coda dell'occhio controllai che Melissa rimanesse veramente dove doveva. La vidi immobile a fissare la casa. La fortuna volle che un vagante passasse di li proprio in quel momento. Usammo la tecnica semplice che spesso ci aveva aiutato. Tirando dei sassi sulla porta riuscimmo sia adattirare l'attenzione dello zombie verso di essa, sia a far uscire gli uomini. Il primo fu preso di sorpresa e fu quasi morso dallo zombie. Riuscì però a spingerlo indietro. Guardai dietro di me, la ragazza era ancora li. Vidimo uscire dalla casa cinque uomini in tutto, ma non sembravano tutti. Uscimmo allo scoperto con le armi puntante. Li avevamo presi alla sprovvista. Presi le armi di tutti, per poi puntare la mia pistola alla tempia di un uomo inginocchiato.<VENITE FUORI, ABBIAMO I VOSTRI COMPAGNI> gridò Rick. Nessuno venne fuori. <merda> sputai fuori da denti. Gli uomini che avevamo preso in ostaggio erano fin troppo tranquilli. <Abraham, Rosita andate voi?> Rick esortò i loro amici ad entrare. Aspettammo ansiosi, sentimmo qualche sparo. Poi Rosita si affacciò all'ingresso trionfante. <Tutto okay, manca una stanza che sta controllando Abraham>. Non feci in tempo ad esultare mentalmente che una pistola si puntò alla nuca di Rosita, facendole alzare le mani. Nel nostro campo visivo entrò un uomo muscoloso, con un gran sorriso. Aveva due pistole in mano, una era puntata sulla tempia di Abraham, l'altra sulla nuca di Rosita. <C'è un problema.> disse sorridendoci in modo insopportabile. Già pregustavo il momento in cui l'avrei ucciso. Ma dovevamo risolvere la situazione. Guardai Rick che stava rispondendo. <Butta le armi a terra, abbiamo tutti i tuoi uomini sotto tiro.> L'uomo rise in modo sguaiato. <E io ho due dei vostri! Peccato che non me ne freghi proprio niente dei miei! Voglio solo andarmene di qua e salvarmi il culo! Quindi facciamo così, buttate a terra le vostre armi e andatevene di qua, non vogliamo guai. In questo modo lascerò andare i vostri amici> Rick non lo mollava con lo sguardo. Cominciavo ad incazzarmi. Con questa gente non si poteva mai ragionare.<immagino che il vostro silenzio sia un NO! Bene, cambio di piano. Ora sparerò a uno di questi due. Non vi dirò chi!> Li fece inginocchiare. <Le soprese sono il sale della vita! Quando avrò sparato a uno di loro due, l'altro non sarà salvo. Mi lascerete andare con l'ostaggio, quando sarò abbastanza lontano lo libererò. Oh non mi guardate così! Se avrò il sospetto che mi state seguendo farò fuori anche l'altro.> Vidi Abraham serrare la mascella. Sapevo bene che il rosso avrebbe dato la vita per Rosita. <Spara e noi ti uccidiamo all'istante.> disse Rick, fingendo di non avere paura per i suoi amici.<così ammazzerete l'altro vostro compagno!> disse il bastardo mettendosi meglio dietro i due. <signori miei, state per scoprire chi è la mia prima scelta> disse preparandosi meglio a sparare. Non riuscivo a vedere vie d'uscita, stava accadendo tutto troppo in fretta, poi venne lo sparo. Il cuore di tutti saltò un battito, certo di aver perso un altro membro della famiglia.

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