Melissa POVMi alzai, ero stanca e volevo stare alla larga da tutta quella folla. Feci un saluto a bassa voce alle persone che erano lì, che ricambiarono con calore e mi diressi verso "casa". Era così strano avere una casa, per quanto non fosse mia. Arrivata al porticato però mi bloccai. L'idea di entrare si fece claustrofobica, così mi sedetti sulla panchina del porticato. Appoggiai la testa alla staccionata, stanca. Vidi poi sul corrimano delle sigarette con un accendino, dovevano essere di Carol o Daryl. Ne presi una e l'accesi. Appoggiai la schiena alla panchina ma i lividi si facevano sentire e non stavo comoda. Scesi gli scalini del porticato e mi sedetti sull'erba. Era leggermente umida, ma non troppo. Alzai lo sguardo verso l'alto e un cielo pieno di stelle mi sovrastò. Senza rendermene conto mi sdraiai a pancia in su, mentre fumavo la mia sigaretta. La mia mente viaggiò molto, non mi accorsi neanche di aver finito la sigaretta. Ne presi un'altra e l'accesi. Cominciavo ora a sentire freddo. I vestiti erano umidi, l'erba mi solleticava la caviglia che era scoperta, tra il pantalone e il calzetto corto. I capelli che mi facevano da cuscino si stavano inumidendo e pensai che l'odore di erba fresca avrebbe sostituito quello di shampoo. Cominciai a tremare leggermente, ma continuai a guardare le stelle, che si riflettevano sui miei occhi spalancati. Una testa arcigna mi ostruì all'improvviso la visuale. <quelle sono mie>. Scattai a sedere spaventata. Immersa come ero nei miei pensieri ci misi qualche istante a capire che fosse Daryl, e che si stesse riferendo alla sigarette. Gli porsi le sigarette e mi alzai. Le gambe, un po' per il freddo un po' per la stanchezza mi cedettero e caddi in avanti. L'arciere mi prese al volo. Una mano sul mio fianco e una mano sotto l'ascella, mi impedì di cadere. Mi riappropriai dell'uso delle gambe e una volta salda Daryl mi lasciò andare delicatamente. Alzai lo sguardo verso di lui, eravamo molto vicino visto che gli ero caduta praticamente addosso. Mi venne voglia improvvisamente di piangere. Quel semplice atto di gentilezza... anzi la gentilezza che tutti loro mi stavano dimostrando era qualcosa di surreale, una cosa che un tempo ritenevo normale, che oggi era una rarità. <Ce la fai?> annuii, e mi diressi barcollane ma in piedi verso la panchina del porticato. Mi sedetti a guardai in avanti, cercando di tenere su la testa, che avrei piacevolmente abbandonato a un pianto liberatorio. Non mi stupii quando vidi Daryl sedersi accanto a me. Non potevo sapere cosa pensasse di me, sperai di non fargli soltanto pena. <In realtà le ho trovate nel magazzino che ci hai detto tu, quindi prendi pure tutte le sigarette che vuoi.> Mi stava porgendo le sigarette e ne presi un'altra. Rimanemmo così per un po', fumando e guardando le strade di quella strana cittadina. Aspettando che i pensieri di entrambi si placassero, per andare a dormire.
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Rotten Love
FanfictionFANFICTION CONCLUSA. I protagonisti di questa storia sono due: Daryl Dixon e Melissa, un personaggio inventato da me che andrà a legarsi alla storia dei protagonisti della serie che già conosciamo. Melissa è una ragazza italiana rimasta intrappolata...