Due settimane. Due settimane ad ignorarmi e poi mi bacia. Era bastato forzarlo a parlare la sera prima per ottenere qualcosa finalmente. Finii di vestirmi e scesi di sotto. Quella mattina c'era un bel sole. Entrai in cucina e un odore di pancake mi travolse. Mi fermai a guardare Daryl di schiena che finiva di fare gli ultimi pancake. Non era uscito senza di me. <Giorno> disse. Quindi mi aveva sentito arrivare. Come non aspettarselo da Daryl. <Buongiorno> gli risposi andandomi a sedere dove un piatto di pancake mi aspettava. Cominciai a magiare e quando Daryl fece lo stesso davanti a me lo continuai a scrutare. <Cosa c'è?> mi disse dopo un po' scocciato. <Dove andiamo oggi?> Avevo notato lo zaino pieno e le armi pronte. E se mi aveva aspettato voleva dire che sarei andata con lui. Vista anche la mia minaccia della sera prima. <Non lontano da qui, dobbiamo controllare un piccolo paese. Non lo abbiamo mai ispezionato, c'erano troppi zombie all'epoca ma ora sembrano essersi allontanati. Vengono anche Tara, Glenn e Michonne.> E così non saremmo stati soli. Ero... delusa? Feci spallucce e mi sbrigai a finire i pancake. <Con cosa andiamo?> Gli chiesi mentre varcavamo la porta, diretti verso il cancello. <Noi due in moto> rispose lui sorridendomi malignamente. <Stai scherzando? È troppo rumorosa!> Pensai a quel gruppo sconosciuto, dopo quella sera dell'elicottero non li avevamo più visti da nessuna parte, ma sarebbe stato rischioso lo stesso. < sto scherzando. Useremo un furgoncino tutti insieme.> Era di buon umore se addirittura scherzava. Gli diedi un pugno sul braccio. <Idiota. Non salirò mai su quella cosa> Ribadii. <Prima o poi invece ti tocca> Rispose lui sfiorandomi la schiena con la mano. Immediatamente brividi percorsero il mio corpo. Arrivammo al cancello e capii dagli sguardi di tutti che non si aspettavano la mia presenza. <Vieni anche tu?> Chiese Tara guardando prima me e poi Daryl. Annuii senza aggiungere altro e entrai nel furgoncino. Era di cinque posti, più tutto lo spazio per eventuali merci dietro. Daryl prese posto dietro vicino a me. Sembrava quasi che quelle due settimane avessero pesato anche a lui. Ogni tanto mi guardava, cercando di non farsi vedere. Io mi godetti il viaggio. Era caldo ma con i finestrini abbassati si stava davvero bene. Pensai che forse non sarebbe stato male andare in moto con Daryl con quel caldo. Ma sicuramente non glielo avrei detto. Non ci mettemmo molto ad arrivare. La puzza era tremenda, si sentiva che c'erano stati un sacco di zombie fino a poco tempo prima. Ma non ne erano rimasti se non per qualche piccola eccezione. Scendemmo dal camioncino. <Io allora rimango qui> Disse Michonne appoggiandosi con il corpo al furgoncino. Avevamo bisogno di qualcuno che facesse da guardia. <Bene, allora Glenn e Tara andate da quella parte, io e Melissa da quell'altra> Disse l'omone affianco a me. Così ci dividemmo, cercando di fare il meno rumore possibile e di eliminare i pochi zombie affamati. Nonostante la situazione non fosse delle più tranquille, non riuscivo a non essere felice. L'allontanamento di Daryl da me non aveva avuto senso. Ci ero stata male ma avevo sempre pensato che fosse assurdo, che non aveva senso e che lui era stupido. tremendamente stupido. Ora che finalmente quell'assurdità era finita, potevo respirare di nuovo. Lo fissai sorridendo leggermente mentre camminava al mio fianco. Cominciammo a controllare alcuni edifici, sembrava tutto pulito. Purtroppo non c'erano troppi edifici interessanti. I pochi negozi erano già vuoti. <Chi sarà stato?> gli chiesi pensierosa mentre controllavamo gli scaffali vuoti di un piccolo alimentari. <Potrebbe essere stato chiunque. La domanda è quando. Non mi sembra esserci troppa polvere.> lo guardai preoccupata. Questo voleva dire che era un gruppo nuovo, quindi c'erano buone chances che il gruppo che avevamo incrociato era stato lì. <Potrebbero anche essere stati gli uomini di Negan in fuga...> Dissi, ma in quel momento partì uno sparo e come al rallentatore vidi Daryl cadere tra il sangue che schizzava via. <DARYL NO> Mi abbassai su di lui, trascinandolo con non so quale forza dietro il bancone che era a pochi passi da noi. Il colpo lo aveva preso alla gamba, ma perdeva molto sangue e il respiro era affannato. <Quello era di avvertimento. Mani in alto, dateci le armi e non vi faremo del male. Forza, uscite da li> Disse un uomo con apparente calma glaciale. Non riuscivo a capire quanti fossero, quattro? Cinque? Non osavo sporgermi per guardare. Trovai gli occhi freddi e calcolatori di Daryl fermi sui miei. <Scappa> mi disse con voce decisa, indicandomi la porta dietro di noi, quella di emergenza del negozio. Se non fosse stato ferito alla gamba, saremmo riusciti a scappare entrambi facilmente. Avevano mirato alla gamba appositamente <NO. ti uccideranno o peggio. E ti stai dissanguando.> Vidi la rabbia affiorare nel suo viso <Vattene ORA. Io non posso andare lontano ma ti copro. Non morirò> Stava facendo l'eroe, ma questo era molto al di sopra delle sue capacità, era ferito e dalla quantità di sangue che perdeva presto sarebbe stato troppo debole per fare qualsiasi cosa. <Non mi dai ordini Daryl.> Gli dissi con voce dura. Mi stava per rispondere quando un altro sparo andò a infrangersi contro il bancone. Non avrebbe retto molto, era di legno. <Contiamo fino a dieci, o vi consegnate o vi ammazziamo entrambi. Uno... Due...> Perché Daryl non mi aveva ancora dato lezioni di tiro? Ero troppo impacciata con il fucile e mi tremavano le mani. Presi la pistola <Cinque... Sei...> Non aveva senso aspettare di essere ammazzati. Mi sporsi e sparai. Centro. Avevo preso qualcuno ma senza ucciderlo. Urla e insulti precedettero l'attacco. La potenza di fuoco che si abbatté su quel bancone mi fece vedere la morte negli occhi. Cercai di spostare me e Daryl in un angolo più protetto ma mi resi conto che era a peso morto. Era svenuto e non riuscivo a spostarlo. Non potevo muovermi. Non potevo rispondere al fuoco. Daryl era inerme. Mi accasciai su di lui, cercando di capire cosa fare. Rimasi in quella posizione per un attimo che mi sembrò lunghissimo, i miei occhi si posarono prima sul suo viso bianco e poi sul bracciale che mi aveva legato al polso la sera prima. Decisi che se dovevo morire, tanto valeva provare ad ammazzarne almeno uno. Sicuramente non sarei scappata lasciando Daryl lì. Presi il fucile, feci un grande respiro e mi sporsi facendo fuoco. Un proiettile mi sfiorò la spalla ma era solo un graffio, non sentivo nulla. Invece il mio colpo aveva colpito qualcuno. <Porca puttana. Hai coraggio lo dobbiamo ammettere. Ma adesso basta scherzare.> Ora la voce di quell'uomo non era più calma ma carica di rabbia. Ricaricai il fucile. Non ero ancora morta, quindi potevo ancora combattere. Mi preparai a quella che doveva essere la mia ultima azione da viva, ma all'improvviso sentì altri spari dietro al gruppo che ci braccava. Non fecero in tempo a rispondere al fuoco con efficacia, e dopo meno di un minuto tutto taceva.

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Rotten Love
FanfictionFANFICTION CONCLUSA. I protagonisti di questa storia sono due: Daryl Dixon e Melissa, un personaggio inventato da me che andrà a legarsi alla storia dei protagonisti della serie che già conosciamo. Melissa è una ragazza italiana rimasta intrappolata...