82 - you promised

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Melissa POV

Daryl aveva accompagnato Claire da Siddiq. Mi aveva detto che voleva chiedergli di cosa avesse bisogno dalla città e alcuni consigli. Almeno si era portata via Daryl e potevo respirare di nuovo. Rimasi tra Elijah e Oliver, tutti e tre ansiosi. Non ci volle tanto tempo. Rick e Jordan uscirono prima che Daryl e Claire tornassero. Non c'era tensione tra loro e questo già mi tranquillizzò. <Allora?> chiesi guardando Jordan. Ma fu Rick a rispondere. <Valuterò. Intanto vediamo quello che ci hanno portato come regalo. Poi mi consulterò con tutti gli altri e quando saremo arrivati ad una decisione... gli faremo sapere> Si girò verso Jordan, stringendogli la mano. <Per ora non siamo nemici, e direi che è già una conquista> Jordan annuii seriamente. Non era per nulla una conquista, ma meglio di niente. <Claire?> Chiese Jordan. Gli rispose Oliver <è dal loro medico per chiedergli delle cose, tornerà a momenti> Jordan ci si avvicinò di più e mi guardò a disagio. <Bene, quando arriva partiamo> Qualcosa nel suo tono di voce mi mise a disagio. Mi avvicinai a lui in modo che nessun altro sentisse. Riuscii a vedere i miei amici di Alexandria accigliati davanti alla confidenza che avevo con lui. <Non posso restare qua. Voglio tornare con voi, almeno per ora> Lo sguardo rassegnato che mi diede, la mascella serrata e la mano che mi spostava una ciocca di capelli... mi fecero subito capire e sbiancai. Promesso. Non potrei mai negarti nulla. <Mel... devi restare qua> Indietreggiai. <No. Jordan hai promesso> colta dal panico alzai subito la voce, urlando. <Ascolta, i patti sono questi, stammi a sentire ti prego> Ma io non volevo sentire nulla. <No. NO! Hai promesso Jordan, hai promesso> vidi Claire arrivare dietro di me. <Che succede?> con la coda dell'occhio vidi anche Daryl preoccupato e sull'attenti. Mi girai con le lacrime agli occhi verso di lei. <Mi lasciate qui. Dopo che lui mi ha promesso che non lo avrebbe fatto!> Il mio indice tremò nell'indicare Jordan. <Non avrebbe dovuto fare promesse del genere. È per il tuo bene Mel, questa è casa tua. Hai bisogno di affrontarla> Fu come uno schiaffo in faccia. <Fin dall'inizio avevate intenzione di lasciarmi qua> La testa mi iniziò a girare. Barcollai ma sentii delle braccia sostenermi. Era Jordan. <Non toccarla> come se quel momento non fosse abbastanza brutto, ora Daryl era davanti a me e Jordan. <la sto aiutando> rispose con freddezza Jordan. E nonostante fossi furiosa con lui, non avevo la forza di affrontare Daryl, così mi rifugiai da Jordan, buttandogli le braccia al collo. <Perdonami se puoi. Ma questa è davvero la tua casa. Non sei felice da noi, e non hai idea di quanto mi costi lasciarti qui. In oltre il tuo capo ha detto che penserà alla nostra proposta solo se ti lasciamo qua. Ti prego... non odiarmi> Mi staccai da lui facendomi coraggio. Era una reazione stupida, non ero riuscita a trattenermi. Non era la fine del mondo, sarei rimasta lì. Per ora. Annuii, poi ci dirigemmo tutti verso il cancello. Rick e gli altri mi guardavano di sottecchi, probabilmente stupiti e confusi dalla mia reazione. Si sono dimenticati di averti lasciata sola. La vocina era tornata. Una volta arrivata al cancello andai a salutare Claire e Oliver, abbracciando entrambi con trasporto mentre Jordan usciva a recuperare le radio e parti elettroniche che avevano portato come segno di buona fede da regalare ad Alexandria. Elijah attirò la mia attenzione appoggiandomi una mano sulla spalla. Mi girai a guardare quegli occhi tormentati. Mi ero affezionata anche a lui, perché potevo capire bene il dolore che provava e non gli davo una colpa nell'essere così diffidente. <Sono stato un vero dito in culo... Ti chiedo scusa Melissa. Incredibile che io lo stia dicendo ma... mi mancherai. Vedi di stare bene, sul serio> Ci abbracciammo brevemente. <Stammi bene anche tu Elijah. Cerca di andare avanti> Con un'ultima stretta si allontanò, e lasciò posto a Jordan, ora davanti a me. Mi prese una mano, stringendola. E con l'altra mi accarezzò i capelli. <La radio che ho dato a Rick, ha un canale diretto con la nostra. Dovrebbe prendere anche a questa distanza. Sentiti libera di disturbarmi quando vuoi. Mi annoierò senza di te. Ci vediamo presto Mel> Fui un'altra volta tra le sue braccia. Poi, più in fretta di quanto immaginassi, il cancello si chiuse e io rimasi lì. Feci dei respiri profondi, mi girai e cominciai a camminare verso casa mia. <Melissa aspetta!> non mi sorpresi nel sentire Rick chiamarmi. Non mi avrebbero mandata a riposarmi. Volevano sentire la mai versione dei fatti. Così seguii Rick, e solo con lui e Michonne raccontai tutto ciò che mi era successo in quei due mesi. Non potei fare a meno di notare man mano che raccontavo uno sguardo di delusione nelle sguardo di Rick quando capì che non avevo parlato sotto tortura ma di mia spontanea volontà. Alla fine comunque, sperai di averli convinti delle buone intenzioni di Jordan. <Vai a riposarti, siamo solo contenti che tu sia tornata sana e salva. Domani con calma ti aggiorniamo noi su tutto quello di cui c'è bisogno> Uscii da casa loro sentendo i loro occhi seguirmi fin quando non entrai in casa "mia". Non feci in tempo a pensare troppo che cane mi si buttò addosso nuovamente, facendomi le feste. Mi era mancato. Lui si che mi era mancato. Lui non mi aveva abbandonata. Lo abbracciai, inspirando l'odore di cane bagnato che mi era così familiare. <Mi sei mancato bello> gli dissi alzandomi e andando di sopra. Mi muovevo rigidamente, sforzando un passo dopo l'altro e cercando di non concentrarmi su niente in particolare. Lui è qui. Cercavo di ignorare anche quel fatto. Passai davanti alla sua camera illuminata senza guardarla e mi chiusi in camera mia lentamente. Chiusa la porta mi lasciai sfuggire un sospiro. Camera mia era come l'avevo lasciata dopo l'incidente, disordinata e triste. Ero tornata in quella camera dopo l'infermeria, allora tutte le mie cose erano ancora in camera di Daryl e ricordo di averle prese tutte quando lui era sparito. Le avevo accatastate lì, dove ancora erano. Buttai giù dal letto alcune pile di vestiti e mi addormentai sul letto ancora vestita e sporca.

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