Daryl POV
I posti indicati dalla ragazza si erano rivelati giusti. Il primo in cui andammo era quello da cui Rick aveva visto del fumo provenire giorni prima. Era bruciato tutto, compresa una grossa casa in legno e molti zombie abbrustoliti. Non ci facemmo troppe domande, un sabotaggio interno probabilmente, uno scontro tra gli ancora fedeli di Negan e qualcuno che voleva staccarsene. Cominciavo a pensare che la ragazza forse non aveva brutte intenzioni. L'altro avamposto non era molto distante, ci avvicinammo con molta più cautela, e ci fu subito chiaro che era ciò che cercavamo. Dopo quattro ore di osservazione avevamo contato 8 uomini armati e 5 disarmati che prendevano ordini dai primi. Agimmo in fretta, prendemmo la guardia di turno come ostaggio, assicurandoci che non allarmasse gli altri. Mettemmo una pallottola in testa agli uomini armati, alcuni reagirono prima di venire uccisi, ma erano troppo spaventati e non sapevano cosa fare. Certa gente mi faceva ribrezzo, senza un capo come Negan non sapevano cosa fare. Rick decise di risparmiare i 5 non armati, gli intimò però di andare il più lontano possibile e non farsi mai più vedere nei dintorni di Alexandria, Hilltop, Il Regno o Oceanside. <e dove dovremmo andare? Non potete scacciarci> aveva detto uno di loro. Quando il mio pugno gli frantumò il naso cambiò idea e se ne andarono senza guardarsi indietro. Mi avvicinai a Rick, che mi guardò con una certa soddisfazione. Aveva avuto ragione, e non ci pensò due volte a farmelo notare. <Hai ancora dei dubbi Daryl?> Scossi la testa portandomi alle labbra una sigaretta, nascondendo un sorriso. <La ragazzina non ha mentito> Ero stranamente... sollevato? Contento? Ma certo, ora sapevo che la mia famiglia non era in pericolo, in più avevo ucciso qualche bastardo di Negan. Vidi Rick pensieroso, non ci mise molto a condividere con me i suoi pensieri. <Vorrei vedere anche altri posti, facciamo un altro avamposto, quello più distante lo lasciamo per un'altra volta. Poi controlliamo i magazzini, il cibo non ci manca ma l'umore è ancora troppo basso dopo tutti quelli che abbiamo perso, dobbiamo portare qualcosa a casa. E poi ci servono armi.> Ero d'accordo, più che altro poiché non volevo tornare dentro le mura, e avevo fretta di spaccare il culo agli ultimi uomini di Negan rimasti. Mi voltai verso la vedetta che avevamo preso come ostaggio, lo avevamo giustiziato poco dopo che avevamo ucciso i suoi amici. Lo avevo riconosciuto, era uno di quelli che ogni tanto mi pestava, quando avevo mani e piedi legati. Eppure non avevo detto niente e Rick o gli altri. <Enid ci senti? Torniamo domani pomeriggio, i posti erano giusti, quindi vogliamo farne ancora uno, più cercare scorte. Stiamo tutti bene si, avvisa tutti, non abbassate la guardia, state attenti> finì di parlare alla radiotrasmittente e ci rimettemmo in marcia. Passammo da uno dei posti che ci aveva segnalato come magazzino. Li per li non trovammo niente, eravamo agitati, la paura di finire in una trappola non era andata via del tutto. Dopo quella che parve un'infinità di tempo Michonne ci chiamò. Avvicinandoci capimmo subito perché non lo avevamo notato prima. Era un bunker, una porta nel terreno che, coperta come era da erba e sporcizia, non era visibile. Michonne l'aveva trovata per pura fortuna, appoggiando la spada al terreno aveva sentito un rumore metallico. Nonostante non sembrava utilizzata da tanto andammo cauti. <vado per primo> mi proposi senza aspettare consenso. Aprii la porta e non sentii rumori ne particolari odori. Accesi la torcia che usavamo solo in momenti di bisogno e scesi, con la balestra pronta, i sensi tutti all'erta. Lo spazio non era tanto, quindi mi rilassai subito, non c'era nessuno. <Libero> informai gli altri. Scesero dopo di me e Rick si lasciò andare ad un fischio di approvazione. C'era un sacco di cibo, utensili e un paio d'armi. Non c'era inventario ma non ne avemmo bisogno, prendemmo tutto quello che c'era dentro, caricandolo nel furgone che per fortuna ci eravamo portati. Mi presi un pacchetto di sigarette e me ne accesi una, pensai che, se anche negli altri magazzini nascosti c'erano tutte queste cose, eravamo a cavallo. Ed era tutto merito della ragazza. Cosa stava facendo in quel momento melissa? E perché me ne fregava qualcosa? Aspirai con forza il fumo della sigaretta, senza smettere di pensare a lei.Rick mi chiamò destandomi dai miei pensieri, mentre salivo sul furgone dietro di lui pensai che il mio amico ci prendeva sempre nel giudicare le persone. Anche con me, non si era mai arreso anche quando avevo tirato fuori il peggio di me. Ormai era sera e ci fermammo a dormire in un posto abbastanza sicuro. il giorno dopo andò altrettanto bene, l'avamposto era completamente disorganizzato e con poche persone, distruggemmo tutto e ci prendemmo tutto ciò che poteva tornarci utile, ma il vero jackpot furono i due magazzini che andammo a cercare. Era ormai sera quando vidimo i cancelli di Alexandria davanti a noi, i nostri compagni ci aprirono le porte preoccupati, ma furono subito rincuorati dai nostri volti sorridenti. Rick scese dalla jeep abbracciando Carl e Judith che era in braccio al fratello. <Riunione tra un ora, in piazza, spargete la voce a tutti>. Mi guardai intorno, tutti erano allegri. Mi incamminai piano verso casa mia, non trovai Carol ad aspettarmi. La casa era silenziosa e buia. Mi diressi verso il piano superiore dove una più che meritata doccia mi aspettava. L'acqua calda lavò via tutto il sudiciume che avevo addosso, il poco sapone che usai bastò a completare l'opera. Uscendo mi accorsi di quanto mi erano cresciuti i capelli, avrei dovuto chiedere a Carol di tagliarmeli un po'. Finii di prepararmi con tutta la calma del mondo e mi misi sul porticato davanti a casa a fumare. <Ti sono cresciuti troppo i capelli> Immerso nei miei pensieri come ero non mi ero accorto che Carol avanzava verso di me. <Dovrò andare dal parrucchiere allora> ironizzai tirandomi su. <Pronto per andare in piazza?> al mio cennò affermativo guardò dentro casa <Melissa è pronta?> La guardai senza capire e lei mi rivolse uno sguardo preoccupato. <Melissa era qua fino a due ore fa, me ne sono andata sicura che non sarebbe andata da nessuna parte> L'aveva lasciata da sola? Come aveva potuto fidarsi fino a quel punto? <Cerchiamola> Entrammo in casa e una volta appurato che nel piano di sotto non c'era nessuno salimmo di sopra. Ero sicuro di non aver sentito nessun rumore, in oltre avevo provato a chiamare Carol e nessuno aveva risposto o si era fatto sentire. Carol andò dritta verso la porta di una camera che non usavamo, ma che probabilmente era quella destinata alla ragazza. <Sei qui> Carol si rilassò subito. <Non c'è nessuno in casa eh?> si girò verso di me sarcastica. Mi affaccia anch'io alla porta e vidi la ragazza raggomitolata sul letto, sopra le coperte. Quando mi vide si mise a sedere, non senza fatica. <Stai meglio?> Melissa annuì piano fissando Carol. <Credo sia passato tutto ormai, sono sola stanca. Forse dovrei mangiare qualcosa.> Sicuramente non le erano passati i lividi e i dolori, quindi immaginai senza sforzo a cosa doveva riferirsi. La guardai meglio, era illuminata solo dalla luce del corridoio, fino a un momento prima doveva essere stata immersa nell'oscurità. La vidi alzarsi e dirigersi verso di noi. Indossava dei pantaloni morbidi neri di una tuta e una felpa a zip chiusa verde. Aveva dei segni scuri sotto agli occhi e sembrava molto bianca in viso. <Vieni con noi allora, Rick vuole che ci riuniamo tutti in piazza, penso siano tornati con parecchie scorte> le disse Carol indicandomi con la testa. Lei parve vedermi solo in quel momento, i suoi enormi occhi si spostarono su di me e mi sentii strano. Il suo viso parve accennare un sorriso. <è andato tutto bene?> Non le risposi subito, mi fermai ad osservarla, mentre stava appoggiata alla porta, annuii e mi diressi verso l'uscita di casa.
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Rotten Love
FanfictionFANFICTION CONCLUSA. I protagonisti di questa storia sono due: Daryl Dixon e Melissa, un personaggio inventato da me che andrà a legarsi alla storia dei protagonisti della serie che già conosciamo. Melissa è una ragazza italiana rimasta intrappolata...