Melissa POV<Rosita c'è qualcuno> Appena usciti dalla boscaglia, sei persone stavano scappando da una piccola orda di zombie, circa una trentina. Li vidi puntare dritti verso Alexandria, alzando le braccia e urlando per farsi vedere da noi. <Sei persone, una sembra ferita e la stanno trascinando. Vengono verso di noi, chiedono aiuto.> Dissi a coloro che erano a portata d'orecchio. Rosita disse a qualcuno di andare a chiamare Rick e io continuai a guardare la situazione. Si stavano avvicinando. Oltre a loro e agli zombie non pareva esserci più nessuno. A un certo punto vidi incespicare le due persone che portavano il ferito. Gli zombie si stavano avvicinando pericolosamente. <Dobbiamo aiutarli> Dissi abbandonando il cannocchiale. <Potrebbe essere una trappola, non possiamo rischiare, Rick ha dato ordine di non uscire senza il suo permesso> mi disse Rosita. Mi morsi le labbra, volevo aiutarli, trappola o no. <Bhe a me non è stato detto proprio niente. Se sono solo io ad uscire non faccio danno a nessun'altro> Rosita mi guardava indecisa. <Accidenti Melissa. Vai. Noi ti copriamo da qua se la situazione si mette male.> Per fortuna mi portavo dietro sempre tutte le armi durante la giornata, per emergenze come questa. Scesi velocemente da lì e mi aprii il cancello da sola.<Chiudetelo, non fateli entrare finché non arriva Rick a decidere. Non aprite neanche per me> Dovevo essere impazzita. Appena fuori mi lanciai di corsa verso il gruppetto. Quando ero ormai a una decina di metri da loro tirai fuori l'arco e abbattei qualche zombie dietro di loro. Avevano rallentato vendendo me puntare l'arco nella loro direzione. <Forza continuate! Andate al cancello e aspettate lì. Non fate scherzi o vi ammazzo> Cercai di apparire minacciosa ma ero troppo concentrata sugli zombie che erano ormai alle loro calcagna. Senza il mio aiuto non ce l'avrebbero fatta. Quando mi superarono non sentii cosa mi stessero dicendo. Con la coda dell'occhio vidi che il ferito era un uomo molto alto e muscoloso e capii perché avessero difficoltà nel trasportarlo. Quando mi ritrovai faccia a faccia con una ventina di zombie feci un grande respiro, rimisi apposto l'arco e tirai fuori il coltello da caccia regalatomi da Daryl. Cominciai ad uccidere quelli più vicini, mentre indietreggiavo verso Alexandria. Quando si avvicinavano troppo mi giravo, correvo per pochi metri, ne abbattevo qualcuno con l'arco e poi ricominciavo con il coltello. Ne avevo abbattuti circa una decina quando arrivammo davanti al cancello. <Fateci entrare!> stava urlando il gruppetto lì davanti. <Non sparate, risparmiate i proiettili> Sentii chiaramente la voce di Rick mentre usciva dal cancello. Poco dopo affianco a me apparvero Rick, Abraham, Glenn e Michonne. Rincuorata dalla loro presenza mi lanciai nuovamente verso gli zombie rimasti e con il loro aiuto, dopo poco non ne rimase più nessuno in piedi. Quando incrociai lo sguardo di Rick tremai per un attimo. <Avevo dato ordine di non uscire> Deglutii senza distogliere lo sguardo dal suo. <Non lo sapevo. Nessuno me lo ha detto e ho agito d'istinto> Rick annuì frettolosamente, sapeva che mentivo, per poi voltarsi verso il nuovo gruppo. Erano tre donne, due uomini e una ragazzina. Rick e gli altri puntarono le armi verso di loro, così lo feci anche io. Per fortuna ebbero il buon senso di non fare lo stesso ed alzarono le mani. <Vi prego ha bisogno di aiuto>stava dicendo l'uomo, indicando il suo amico a terra. <Consegnateci tutte le armi prima> Disse Rick in risposta. Lentamente ci consegnarono le armi, io e Michonne ci avvicinammo e li perquisimmo per assicurarci che fosse tutto. Una volta confermato Rick chiamò Siddiq che uscì dal cancello. Si avvicinò all'uomo ferito ma si rialzò poco dopo. <è stato morso al fianco, mi spiace> lo sentimmo dire. A quelle parole il gruppetto cadde nello sconforto. Una donna alta, con i capelli mossi e rossicci si accasciò prima a terra, poi si rialzò avvicinandosi a noi. <Datemi la mia pistola, non posso farlo soffrire ancora> Ci fu subito tensione nell'aria. <Datemi la pistola cazzo! È mio fratello> Urlò con le lacrime agli occhi. Rick prese velocemente una decisione e le porse la pistola, puntando gliene un'altra alla testa. Non c'era bisogno di aggiungere altro, una mossa falsa ed era morta. Avuta la pistola si avvicinò al fratello, ma mi girai e mi allontanai di qualche passo. Il peso di quello che stava facendo mi schiacciò il petto togliendomi il fiato. Pensai a mio fratello e subito dopo sentii uno sparo rimbombare nell'aria che mi fece saltare. Rimasi rivolta verso il bosco, finchè qualcuno non mi mise una mano sulla spalla. Era Glenn. <Stai bene?> mi chiese. Cercai di assumere un'espressione normale. <si, controllavo il bosco. Non c'è nessuno>. Entrai con gli altri dentro Alexandria e vidi il gruppo dirigersi verso casa di Rick. Li avrebbe interrogati e vista la situazione ci avrebbe messo un bel po'. Abraham mi si affiancò. <che ti è preso?> mi chiese subito. <Nulla, li ho solo aiutati... Senti so che fuori dalle mura c'è un posto dove seppellite i morti.> Ne avevo sentito parlare.<Abbiamo la fossa comune per zombie e nemici, il muro con i nomi per chi non siamo riusciti a trovare il corpo e poi il cimitero per i nostri e gli amici. Perché me lo chiedi?> Rivolsi lo sguardo verso il cancello. <E lui dove dovremmo metterlo?> Abraham si grattò la testa guardandomi stupito. <Non capisco perché ti importi. Possiamo farglielo seppellire nel cimitero, ma dovranno farlo loro, oggi siamo tutti impegnati, e non è neanche detta che passino il test> Ignorai quest'ultima verità. <Lo seppellisco io, a più tardi> Sporca di sangue e con l'umore a terra andai a recuperare una pala e uscì nuovamente dal cancello. Abraham era già fuori che mi aspettava. <Faccio da sola Abraham> gli dissi burbera. perché era lì? <Non si esce da soli, lo sai. E voglio capire cosa ti prende.> Qualcosa mi impediva di dirgli della mia famiglia, che avevo un fratello e quello che avevo visto mi faceva pensare a lui. Non gli risposi e insieme portammo il cadavere di quell'uomo fino al cimitero. Non c'ero mai stata, era una fila di tombe simili, con lapidi improvvisate e croci di legno. Erano tante, e nel muro all'interno delle mura sapevo che c'erano altrettanti nomi scritti. Scavammo per molto tempo, fino a che la buca scavata fu abbastanza grande. Dopo aver messo l'uomo dentro la fossa, richiuderla fu molto più semplice e mi sentivo più leggera. <Vuoi dirmi che ti è preso?>riprovò a chiedermi Abraham. Stavamo tornando dentro. <No, non voglio parlarne> gli dissi secca. Mi fermò mettendomi una manona sulla spalla.<D'accordo, non me ne devi parlare. Ma se hai bisogno lo sai che io ci sono. Forza vieni qua> e mi strinse in uno dei suoi abbracci da orso. <Così mi soffochi rosso.> gli dissi dopo un po'. Rientrammo ad Alexandria e andai direttamente a fare una doccia. Sapevo che entro la fine della giornata Rick ci avrebbe chiamato per vedere il video. Avrebbe sicuramente chiamato anche me visto che era colpa mia.
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Rotten Love
FanficFANFICTION CONCLUSA. I protagonisti di questa storia sono due: Daryl Dixon e Melissa, un personaggio inventato da me che andrà a legarsi alla storia dei protagonisti della serie che già conosciamo. Melissa è una ragazza italiana rimasta intrappolata...