61 - Oceanside part one

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Melissa POV

Alle prime luci dell'alba eravamo già pronti al cancello con cane che abbaiava entusiasta. Michonne e Abraham erano lì a salutarci, pronti ad aprirci il cancello. Nonostante il caldo estivo eravamo entrambi vestiti con pantaloni lunghi e maglie coprenti. Dovevamo passare in strade nascoste e per sicurezzaera meglio indossare questi indumenti. <Sono cresciuti> mi disse Daryl mentre mi sistemavo i capelli in due trecce. <Un po', ma mi piacciono così> mi arrivavano poco sotto le clavicole ma erano ancora abbastanza corti per i miei gusti. Daryl sbuffò. <Non te li avevo tagliati così male>disse guardandomi male. Alzai gli occhi al cielo mentre lui saliva in moto.<perché io metto il casco e tu no?> salii dietro di lui abbracciandolo.<perché ha la testa più dura della tua> commentò Michonne con un sorriso.<Non ne sarei così convinto> Borbottò Daryl, ricevendo un leggero schiaffo sulla testa da parte mia, che fece ridere i nostri amici. <Ci vediamo tra cinque giorni. State attenti> Disse Daryl come se fossero loro a uscire fuori e non noi. Appena ci aprirono il cancello Daryl fece partire la moto a facendola rombare e io mi strinsi di più a lui. Una volta partiti mi accorsi subito che con il casco avevo pochissima visibilità così lo tolsi attaccandolo al lato della moto. <Poca visibilità?> mi chiese lui sempre attento. <Già, e non mi piace vista la situazione> Gli dissi di rimando all'orecchio cercando di farmi sentire. <Basto io per guardarci intorno>provò a dire lui. <Non pensarci neanche. Tu devi stare attento a guidare, non ci tengo a cadere. grazie.> gli risposi subito pronta. Ma nonostante i due compiti divisi, la stanchezza mi travolse verso il pomeriggio e fu davvero un viaggio faticoso. per fortuna non trovammo imprevisti. Oltre alla poca sicurezza aggiunsi mentalmente un altro motivo per cui non mi piaceva andare in moto: la scomodità. Rimpiansi amaramente la comodità di un auto per questo viaggio così lungo. Ero sicura che avrei avuto male alle gambe per giorni. Quando finalmente arrivammo ad Oceanside il sole stava tramontando ma tutto sommato non ci avevamo impiegato più del previsto. L'accesso alla loro cittadina era ben nascosto da un boschetto e subito dopo da doppie mura di legno e in rete, nulla a che vedere con ciò che avevamo ad Alexandria o ad Hilltop e il Regno. Probabilmente puntavano più sul fatto di essere nascosti. Riconobbero subito Daryl grazie alla moto e a cane così ci aprirono e fummo subito dentro. Scesi dalla moto e le gambe cedettero. Mi sarei trovata faccia a terra se Daryl non mi avesse sostenuto con un braccio. Una vampata di vergogna mi colorò il viso. Che ottima prima impressione che avevo fatto a queste persone. Rischiare di cadere così a terra e farsi prendere al volo da Daryl.<odio te e la tua stupida moto> gli dissi sottovoce vedendo il sorriso divertito che aveva e liberandomi dalla sua presa. <Daryl! Cosa ci fai qui?E lei chi è?> Disse una donna di una certa età mentre si avvicinava a noi. Doveva essere per forza il capo dal tono che aveva usato e da come gli altri la guardavano. Daryl si fece avanti stringendole la mano velocemente <Ciao Natania, sono qui perché abbiamo delle informazioni e cose di cui discutere>disse lanciandole uno sguardo eloquente. < e lei è Melissa, ve ne abbiamo parlato l'ultima volta> Feci un passo avanti mentre la donna mi squadrava senza dire niente. Non sembrava molto amichevole, forse non le piacevano gli sconosciuti. <Tara dov'è?>  chiese poi rivolgendo lo sguardo nuovamente su Daryl. Tenni a freno la lingua.<Tara ha detto che preferisce farsela a piedi che risalire sulla mia moto. E che magari questo è un incentivo per far venire Sarah da lei per una volta>Non ne sapevo niente, e non mi ero neanche preoccupata di sapere perché Tara non era andata al mio posto. <Tara sa come trattare mia figlia... bene, datevi una pulita e venite da me, vi aspetto. E benvenuta Melissa> le risposi con un flebile <Grazie> e mi affrettai a stare dietro a Daryl. Evidentemente lui sapeva bene dove andare quindi gli stetti dietro con cane. Arrivammo infatti a una piccola casetta, dentro c'era appena un bagno, un divano letto e una cucina. <è qui che state di solito?> gli chiesi entrando. <Io si, Tara va a casa di Sarah> ovviamente. Mi sedetti sul divano mentre Daryl andava in bagno e immediatamente sentii la stanchezza travolgermi. Quando Daryl uscì mi accorsi di essermi assopita e mi stiracchiai sbadigliando. Fuori il sole aveva ormai lasciato posto alle stelle. <Daryl?> Gli dissi attirando la sua attenzione mentre si stava mettendo una maglia pulita. <Sono davvero stanca, non... non ho molta voglia di cenare con questa gente. Non ho fame, ho solo sonno> mi guardò divertito <Mel, mi stai chiedendo il permesso di restare qui?> mi alzai di scatto. <Non ti sto chiedendo il permesso! Ti sto chiedendo se pensi che sia il caso!> Mi si avvicinò dandomi un bacio.<Non si offenderanno. Ti apro il letto e poi vado> Quando se ne fu andato andai a lavarmi in fretta sotto una doccia fredda e mi misi dei vestiti comodi. Stavo finalmente per infilarmi nel letto, con le gambe che protestavano quando qualcuno bussò alla porta. Presi subito il coltello in mano ma lo tenni dietro la schiena. Chiunque fosse la fuori, bussò una seconda volta. Daryl non mi avrebbe mai lasciata sola in un posto non sicuro, e qualcuno con brutte intenzioni non avrebbe bussato due volte. Ma ugualmente strinsi il coltello dietro alla schiena e aprii la porta. Davanti a me stava una ragazza più grande di me,bellissima, lunghi capelli biondi, occhi castani grandi e un sorriso smagliante che si attenuò appena incrociò il mio sguardo. <Oh> disse lei. E questa chi era? <Si?> le dissi soltanto osservandola. <Scusami, io credevo di trovare Daryl, ho visto le luci accese e avevano detto che era tornato> era visibilmente confusa. <è a cena da Natania> le dissi mentre continuavamo a guardarci. <Sono Kara> mi disse allungando la mano. Senza farmi notare passai il coltello dietro la schiena nella mano sinistra per ricambiare la stretta di mano <Melissa> Rimanemmo per alcuni attimi così, in visibile imbarazzo. <Bhè, digli che sono passata se lo vedi, buonanotte> Se ne andò così, con quel sorriso smagliante e i lunghi capelli biondi fluenti. Richiusi la porta. E quella chi cazzo era? Una delle tante amanti che immaginavo Daryl avesse? Non avrei dovuto stupirmi, ma mi dava fastidio. E se non ci fossi stata io, Daryl sarebbe stato con lei ora? Tornai a letto pensierosa, riuscii ad addormentami ma continuavo a svegliarmi. Solo quando rientrò Daryl e si sdraiò accanto a me mi addormentai finalmente






Spazio autrice:

beh, io ci andrei più che volentieri a fare un giro in moto con Daryl 🙄

beh, io ci andrei più che volentieri a fare un giro in moto con Daryl 🙄

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