Capitolo Uno

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Non avevo mai pensato davvero a cosa volesse dire amare qualcuno, intendo amarlo talmente tanto da stare male, da sentire il cuore lacerarsi e i polmoni bruciare per via di quel sentimento che annega nel tuo corpo portandoti via l'aria. Non avevo mai neanche creduto che l'amore potesse essere, sì una salvezza, ma delle volte anche la più grande condanna che l'essere umano potesse temere.
I miei genitori non mi avevano mai preparata a quello, ero cresciuta con l'esempio del loro grande amore.

Da bambina mi incantavo a guardarli quando, dopo cena, se ne stavano in salotto abbracciati a ballare sulle note di una canzone che potevano ascoltare solo loro, guardandosi negli occhi come se avessero voluto comunicare così per il resto della loro vita. Come se il tempo non fosse mai passato e loro fossero ancora quei due ragazzi stupidi e innamorati. Ero cresciuta con l'idea che l'amore fosse la soluzione, l'antidoto, la cura per qualunque malattia. Non mi avevano però insegnato che l'amore poteva essere anche veleno.

Amavo l'idea dell'amore, amavo vedere le coppie che si scambiavano effusioni al parco o che ridevano scherzosamente in riva al mare. Ero innamorata dell'amore e nonostante i miei ventisei anni continuavo ancora a esserlo. Nonostante le batoste prese, ero convinta di non aver ancora trovato il mio "ne vale la pena", ma non avevo fretta. Ero giovane, una giovane donna di successo nel pieno della sua carriera di scrittrice, non di romanzi rosa come tutti si sarebbero aspettati da me ma bensì di thriller.
E adesso ero una giovane donna in carriera che aveva deciso di lasciare New York per trasferirsi a San Diego, in California, dove mi aspettavano i miei fratelli e sorelle che non vedevo da tanto, troppo tempo.

E così con il vento caldo della West Coast che mi colpiva il viso facendo svolazzare i miei capelli biondi che sfuggivano dal foulard colorato che mi copriva il capo e un paio di grandi occhiali inforcati sul viso che mi riparavano dal sole cocente della California percorrevo la strada verso la mia nuova vita.

Con un sorriso gettai uno sguardo alla costa sulla mia sinistra, l'odore salmastro mi riempiva i polmoni inebriandomi mentre la mia Cadillac sfrecciava sulla strada mentre la voce di Harry Styles usciva in sottofondo dalla radio calmandomi la mente. Continuai a sorridere pensando a come avevo stravolto la mia vita da un giorno all'altro.

Ero stanca di New York ed ero stanca di non avere nessuno della mia famiglia accanto, così avevo preso la decisione di raggiungerli in California sotto lo sguardo allibito e rassegnato del mio agente barra editor barra migliore amico. Matthew aveva una gran pazienza, per questo oltre a essere il mio agente era anche il mio migliore amico da anni ormai.

L'ultimo libro era stato un successone, si trovava in vetta alla classifica dei libri più venduti a soli dieci giorni dall'uscita, avevo già rilasciato tutte le interviste necessarie e partecipato a tutti i firma copie per il momento quindi ora avrei potuto rilassarmi un po' finalmente e godermi la mia famiglia. Era stato un anno duro e difficile per me, necessitavo di un po' di tranquillità.

Quando arrivai parcheggiai nel vialetto laterale della casa che avevo comprato un mese prima e tirai un piccolo sospiro di sollievo. Era proprio come l'avevo immaginata e oltretutto distava pochi isolati dalle case dei miei fratelli, sì vivevano tutti vicini e sì la cosa poteva risultare quasi morbosa ma eravamo fatti così. Legati da un qualcosa di indissolubile. Stare lontana da loro per tutti quegli anni, vederli solo nelle ricorrenze era stata una sofferenza per me e negli ultimi sei mesi la situazione era diventata ancora più ingestibile.

La zona dove eravamo aveva una bellissima vista sull'oceano. Era un piccolo quartiere residenziale costeggiato da villette dai colori chiari e luminosi circondate da giardini floridi e piscine con idromassaggio. Scaricai l'auto e con molta calma aprii il cancello nero. Mi ritrovai sul grande viale piastrellato circondato di prato inglese e piante profumate e rigogliose. Aprii la porta e mi presi un momento per ammirare la mia nuova casa. Sorrisi come una stupida facendo una giravolta su di me per osservare bene ogni più piccolo particolare.

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