Capitolo Cinquantacinque

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Avevo passato la notte in bianco, seduta su quel divano dal quale non mi ero più alzata osservando un punto indefinito oltre il vetro della porta che dava sul giardino, gli alberi mossi dal leggero vento e il sole che faceva capolino dalle nuvole che ricoprivano il cielo.

Killian aveva lasciato la casa che erano le sei del mattino dopo essere stato con me, Matt e Claire per tutta la notte stabilendo un piano d'azione che consentisse a me, a noi, a Phoenix di essere al sicuro.
Ci avrebbe pensato lui, me lo aveva assicurato.
Ma io non riuscivo a pensare a niente che non fosse il fatto che Phoenix era in pericolo

Sentivo le guance appiccicaticce a causa delle lacrime ormai asciugatesi che non si erano fermate neanche per un secondo, neanche mentre Killian mi rassicurava.
La bocca secca e il sapore amaro della paura che pensavo di aver dimenticato era tornato a inondarmi causandomi una forte nausea.

«Credi che debba andarmene? Magari se mi allontano lui seguirà me.»

La voce atona non sembrava neanche la mia tanto piatta e cupa era.

«Non essere sciocca Vega, già quello che stai facendo è altamente stupido. Sei stata tu a dirlo: non si scappa più.»

Non mi serviva guardare Matt per capire che era teso e preoccupato ma anche incazzato con me.
Aveva ragione.
Mi stavo comportando da stupida, ma non è quello che la paura ti porta a fare?
Attuare comportamenti stupidi, deleteri, masochisti, solo per proteggere chi si ama.

Aveva ragione ad avercela con me e non l'avrei di certo biasimato per quello. Non ero solo io a rischiare ma anche lui, sua sorella e la piccola Joy.

«Quello valeva prima che toccasse uno di voi, adesso non conta più.»
«Per l'amor di Dio Vega!»

Sbottò battendo il pugno sul tavolo facendomi sussultare e guardarlo spaventata.
Era furioso non incazzato. Gli occhi incandescenti e il viso una smorfia di pura rabbia.

«Quando ti metterai in testa che non sei sola in tutto questo!? Basta con le bugie e i segreti! Non ti sono bastati fino ad ora? Vuoi rischiare di perdere ancora la tua famiglia solo per dello stupido orgoglio!?»

Deglutii rumorosamente scuotendo la testa e assorbendo tutte le sue parole.

«Non si tratta di orgoglio, voglio evitare che qualcuno di voi si faccia male.»

Scattò in piedi allargando le braccia.

«Ci siamo già fatti tutti male quando tu hai rischiato di morire Vega! O credi che solo perché noi abbiamo subito di traverso ciò che ti è capitato per noi è stata una passeggiata? Phoenix merita di sapere quello che sta succedendo, hai detto che vuoi evitare che si faccia del male, bene, inizia dicendogli la verità una fottuta volta. Inizia a essere chiara con tutti invece di rinchiuderti nella tua torre e allontanare chiunque provi ad aiutarti.»

Detto questo, sfogata la sua frustrazione, se ne andò sbattendo la porta e lasciandomi sola in quella stanza ora così vuota e fredda.
Mi abbracciai sentendo lo sconforto assalirmi.
Non sapevo cosa fare, mi sentivo in bilico sulle decisioni da prendere.

Non volevo ferire nessuno eppure sembrava inevitabile che qualcuno si facesse male in quella storia.
La mia storia.
Come ero arrivata fino a quel punto?
Come avevo anche solo potuto permettere che qualcuno distruggesse così tanto me e coloro che avevo intorno?
Come avevo potuto dargli tanto potere?

Dovevo fare qualcosa, qualsiasi cosa pur di evitare che gli si avvicinasse ancora.
Non ero molto brava a prendere decisioni quando mi trovavo in uno stato del genere.
O meglio, prendevo solo decisioni di merda quando ero preoccupata e impaurita, forse sarebbe stato meglio se mi fossi rinchiusa davvero in una torre per evitare di fare delle pessime scelte.

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