Capitolo Settantuno

1K 51 15
                                    


Avevo scoperto che guardare Phoenix dormire quando per me era impossibile era diventata la mia nuova attività preferita.
Molto meglio rispetto all'arrovellarsi il cervello con pensieri preoccupanti e distruttivi.
Ero seduta al centro del letto della sua camera, rivolta verso di lui dove la me del quadro mi ricambiava uno sguardo assente.

Era quasi l'alba e dopo la discussione che ci aveva portati ad aprire i nostri cuori avevamo deciso di anticipare il ritorno a San Diego. Senza avvertire nessuno per poter stare ancora un po' solo noi due e chiuderci in quella piccola bolla di pace prima di tornare alla realtà.
Così una volta atterrati ci eravamo diretti nel suo attico che risultava così vuoto e silenzioso senza il ronfare di Dante.

Con un sospiro aprii la chat con Matt per rispondere a quel messaggio mandato oramai ore prima.

SuperMatt:
Partirò domani mattina presto, nel caso in cui non dovessimo vederci sappi che Dante ha dormito nella tua stanza per tutto il tempo. Il succo è finito e Joy ha mangiato la tua scorta di caramelle che tenevi nascosta nel vaso della cucina. ( Potevi scegliere un posto migliore.)
Ps. Ho rotto la lampada che ti ha regalato Sophie ma non è stata colpa mia! Sirio ha voluto giocare a football in casa, prenditela con lui.
Non combinare guai senza di me o mi offendo.
Pps. Jaz viene tutti i pomeriggi a portare la merenda. È simpatica anche se un po' matta.
Ti voglio bene Veggy, ci vediamo tra una settimana al massimo.

E poi una sfilza lunghissima di cuori blu, il nostro cuore, che proseguiva per file e file.
Risi silenziosamente per non disturbare il sonno di Rosso Malpelo.

VegaSuperStar:
Ti voglio bene anche io Brachi e aspetto che ritorni per prenderti a calci in culo per la lampada.
Torna presto, abbiamo una seduta di pigiama party e confessionale in sospeso.

SuperMatt:
Non ti accorgerai neanche che mancherò. Stai attenta e cosa cazzo ci fai già sveglia? Io ho la scusa del volo ma tu?

VegaSuperStar:
Pensieri... buon viaggio e fai attenzione.

SuperMatt:
Spegni quel cervello ogni tanto o rischi di bruciarlo una volta per tutte.
Mi serve integro per guadagnare soldi.

Ridacchiai e dopo avergli mandato l'ultimo messaggio posai il cellulare tornando ad accoccolarmi contro quel
corpo caldo che mi agguantò tra le sue abbraccia appena mi avvicinai.

«Dormi mostro.»

Bofonchiò assonnato continuando a tenere gli occhi chiusi. Sospirando leggera mi misi comoda contro di lui lasciando che Morfeo mi accogliesse tra le sue braccia per almeno qualche ora aiutata dal suo respiro caldo sul mio collo.
Ero in pace lì, nel mio posto sicuro.

                                 •

Un urlo stridulo da coniglio in calore mi perforò i timpani quando con l'eleganza di un ippopotamo Alya mi si fiondò addosso rischiando di farci rovinare entrambe a terra. Per fortuna Phoenix ci agguantò giusto in tempo.

«Sei tornata! Dio, mi sei mancata da morire. Come stai? Viktor mi ha fatto morire di paura quando ci ha chiamati per dirci cosa era successo.»

Mi tastò tutto il corpo, le braccia, le gambe, schiena, pancia, il viso scrutandomi con sguardo attento e pieno di paura.
Bloccai le sue mani smaniose allontanandola da me per guardarla e sorriderle dolcemente.

«Sto bene, sono qui e sto bene Lily.»

Rise per nascondere le lacrime che le ballavano negli occhi e mi strinse forte.

Universe's VoiceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora