La Bergen Offentlige Bibliotek era stata fondata nel 1872 e da allora aveva cambiato tre sedi: il primo si trovava a Torgallmenningen in un'ex fabbrica di birra, il secondo, un bazar della carne, era situato lungo il porto interno della baia di Vågen mentre il terzo, quello attuale, si trovava al centro della città, eretto nel 1917 dopo che Olaf Nordhagen ebbe vinto un concorso di architettura ben nove anni prima. La biblioteca era in stile neoromanico con mattoni dai toni grigi a vista e le tegole color argilla rossa, il portone ricordava quello di una cattedrale nonostante il portale non fosse strombato ma sopra di esso vi era una lunetta e decorato con delle colonne sormontate da un arco, più tudor che a tutto sesto, mentre le finestre erano tutte rettangolari, ad eccezione delle quattro che affiancavano il portone di legno, due a destra e due a sinistra, che ricordavano l'arco dell'entrata della biblioteca. Altri due portoni più piccoli, simmetrici alle finestre, completavano la facciata principale che si presentava proprio davanti ad un enorme prato verde curato da qualche giardiniere che odiava vedere la gente calpestare la sua erba perfettamente pettinata.
Erik entrò nella Bergen Offentlige Bibliotek e fece un giro perlustrativo per cercare i computer perché sapeva che avrebbe potuto trovare qualche informazione in più navigando sulla rete bibliotecaria. Il Verge ricordava che fino a qualche anno prima, si poteva trovare qualsiasi informazione su qualsiasi individuo se cercata da un computer del genere, fungeva da anagrafe aperto al pubblico, ma per una questione di privacy e di dati sensibili, dopo una riunione durata ben quattordici ore in parlamento, il primo ministro norvegese aveva deciso di oscurare tutto quello che riteneva delicato e avrebbero deciso i cittadini se lasciare le proprie informazioni in balia di tutti o di tenerle riservate. Erik la riteneva una cosa più che giusta dopo tutti gli scandali avvenuti durante il periodo chiamato Free Data - dati liberi - ma adesso gli avrebbe fatto molto comodo avere quelle informazioni e l'albero genealogico degli Ezelstain.
Dopo aver girovagato per la biblioteca, finalmente il Verge trovò i computer usufruibili da chiunque fosse capace di utilizzare un dispositivo elettronico: l'uomo si guardò attorno e quando constatò che non vi fosse nessuno, si sedette alla postazione più lontana possibile dalla porta in modo che avrebbe potuto chiudere tutto in tempo se solo qualcuno si fosse avvicinato con sospetto.
Stava facendo una cosa illegale? Certamente no, ricercare i dati non era di certo vietato in Norvegia, ma aggirare il sistema usando il codice HTML per vedere anche le parti che erano state oscurate, non era di certo conforme alla legge.

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FUTURE LIBRARY
Mystery / Thriller2114, Oslo. La Future Library sta per aprire le porte a tutta la popolazione mondiale: una biblioteca composta unicamente da 100 volumi, scritti a partire dal 2014 - uno all'anno - e custoditi gelosamente per non farli leggere a nessuno prima del p...