Capitolo 84

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Il Dottor Pedersen si appuntò quelle informazioni, poi Rune continuò con il suo racconto: «Così Erik è partito alla ricerca dello scrittore mentre io mi adoperavo per scrivere un'altra storia perché quella scritta in quel libro raccontava di come io fossi diventato un assassino.»

«Ed era vero?»

«Certo che no! Io non ho ucciso nessuno. Mi deve credere almeno lei.»

La rabbia aveva lasciato posto allo sconforto.

Rune aveva gli occhi lucidi e stava perdendo la speranza.

Era stanco e voleva solo piangere per sfogarsi un po'.

«Va bene, ti credo» gli rispose l'avvocato toccandogli una mano per cercare di tranquillizzarlo. «Una volta scritto il nuovo libro, cosa ne avresti fatto con quello che presumibilmente avrebbe trovato Erik?» gli chiese poi. Doveva sapere tutto.

«Avrei bruciato anche quello. ma ero sicuro che Erik non avrebbe trovato nessun'altra copia de "La Ballata della Morte" e così non sarebbe rimasta nessuna testimonianza dell'accaduto. Ma poi lui aveva quasi trovato lo scrittore e la paura che ci fosse un altro libro era tanta.»

«E tu allora cosa hai fatto?»

«Ho raggiunto Erik a Bergen. Lo scrittore gli aveva mandato un SMS, come si faceva nel paleolitico, e diceva di raggiungerlo ad un certo indirizzo, così mi sono presentato anche io.»

Pedersen sapeva che Erik era quasi stato arrestato e che non aveva trovato lo scrittore in casa ma non avrebbe rivelato quelle informazioni a Rune, prima doveva vedere se le due versioni combaciavano.

«Quando sono arrivato, abbiamo trovato un passaggio segreto dietro un quadro che portava in uno studio e lì abbiamo trovato le bozze del libro.»

Secondo Erik era stato proprio lui a trovare il nascondiglio mentre Rune sarebbe arrivato solo successivamente ma erano dettagli di poco conto.

«Chi le ha le bozze adesso?» chiese l'avvocato.

«Io, perché?»

«Saranno già nelle mani degli esperti allora.»

Rune scosse la testa e una lacrima gli rigò il viso.

«Avete scoperto chi era lo scrittore?» continuò Pedersen, anche se sapeva già la risposta.

«No» rispose Rune con un singhiozzo. «Sappiamo solo che si chiama Ezelstain ed Erik ha il suo numero di telefono perché ha ricevuto dei messaggi da parte sua. Non sappiamo nulla del resto.»

«Va bene, allora mi farò dare il numero di cellulare» rispose Pedersen. «Per quanto riguarda il presunto omicidio, cosa mi sai dire?»

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