I due uomini, lasciando l'hotel in stile siberiano, partirono subito alla ribalta delle sale residenziali dove una volta alloggiavano i minatori e le proprie famiglie. Il freddo tagliava il naso di Erik facendolo diventare rosso come quello di Pennywise, e il pensiero lo fece sorridere perché nessun clown assassino avrebbe potuto coesistere con gli orsi polari, quel freddo sarebbe stato troppo anche per lui.
Il guardiano gli raccontò un aneddoto che Erik trovò particolarmente simpatico: gli uomini single alloggiavano in uno stabile chiamato Londra mentre le poche signore ancora senza compagno risiedevano nel palazzo Parigi che aveva anche un pub al suo interno. Ma il nome più divertente lo avevano gli alloggi per famiglie, chiamati Crazy House a causa dei bambini scatenati che giocavano costantemente per i corridoi. Il Verge notò che all'esterno di tutte le finestre vi era una scatola nera dalle medie dimensioni e si chiedeva a che cosa potesse mai servire:
«Un tempo venivano usati come freezer» disse il guardiano ed Erik pensò che fosse telepatico, ma in realtà era una chicca che veniva raccontata spesso quando i turisti dell'abbandono rendevano quel posto florido e prospero.
Hector fece visitare al ragazzo diversi stabilimenti, come i magazzini per legno e carbone, la vecchia stalla dove un tempo si allevava il bestiame, la serra dove si coltivava la verdura e il grosso refrigeratore dove si stoccavano tutte le grandi scorte. Pyramiden era anche dotata di un piccolo ospedale, una scuola primaria e un centro culturale ma Erik, infreddolito, chiese se potessero fermarsi a bere un Karsk al sicuro dalle bestie polari e dal freddo nordico che gli era entrato nelle vene.
Hector acconsentì e lo guidò dritto all'ufficio dove tenevano tutti i documenti sugli abitanti dell'insediamento. Erik entrò in quello che sembrava un archivio in miniatura senza farsi pregare e notò, con piacevole sorpresa, che il custode doveva aver lasciato acceso il riscaldamento per tutta la notte anche lì.
«In questa stanza il riscaldamento è di ultima generazione» disse Hector leggendo ancora nella mente dell'ospite. «Non si spegne mai, il calore viene sia dal pavimento che dalle pareti. Serve per mantenere i documenti cartacei in buono stato» concluse poi.
«Non avete mai pensato di trascriverli e riportarli in digitale?» chiese Erik.
«Certo, sono già tutti digitalizzati, ma il mio capo è un grande affezionato della carta. Dice che i documenti storici non vanno mai rovinati, persi o dimenticati, così ha fatto installare questo riscaldamento» spiegò il guardiano appoggiando il fucile a terra per poi dirigersi verso l'unica scrivania che vi era nella stanza.
Erik si sedette davanti ad Hector che aveva preso posto dietro al computer ed iniziò a digitare molto velocemente qualcosa sulla tastiera.
«Posso cominciare con le domande?» chiese il Verge facendo partire la registrazione sul suo telefono. Si accorse di non avere campo, d'altra parte non poteva pretendere di avere dei ripetitori in una cittadina dimenticata persino da Dio, e pensò che quello fosse un bene. Probabilmente Rune lo aveva già riempito di chiamate e messaggi. Se fosse riuscito a raggiungerlo anche lì, lo avrebbe innervosito al punto tale da dimenticarsi la cosa fondamentale: trovare lo scrittore e farsi dare una seconda copia de La Ballata della Morte prima di marzo.

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FUTURE LIBRARY
Mystery / Thriller2114, Oslo. La Future Library sta per aprire le porte a tutta la popolazione mondiale: una biblioteca composta unicamente da 100 volumi, scritti a partire dal 2014 - uno all'anno - e custoditi gelosamente per non farli leggere a nessuno prima del p...