Capitolo 71

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Erik aveva il cellulare nella mano destra ed era fermo immobile accanto al divano. Non riusciva a pronunciare neanche una parola.

«Cosa è successo?» gli chiese subito Rolf appollaiato sulla sedia della cucina. Non sembrava essersi accorto dell'enorme problema che stava incombendo sul ragazzo.

Erik si girò con il telefono ancora stretto nella mano, aveva gli occhi serrati e il cuore gli batteva così forte che quasi si poteva intravedere sotto la maglietta.

«Era la polizia» pronunciò poi il ragazzo.

Una goccia di sudore gli capeggiava sulla fronte.

Si conficcò le unghie nel palmo della mano.

Rolf Bakke si alzò di scatto.

«Cosa voleva la polizia? Ha scoperto di questo libro? Siamo in arresto?» chiese l'esperto agitando le braccia per aria.

«Non ne ho idea» disse poi il ragazzo con tono piatto e con lo sguardo perso nel vuoto. «Sono stati vaghi.»

«E cosa ti hanno detto?»

«Di presentarmi in commissariato.» Erik puntò gli occhi in quello di Rolf. Il ragazzo era agitato e spaventato mentre l'esperto era curioso.

«Andiamo allora» disse poi l'uomo con i baffi di Dalì. 

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