FUTURE LIBRARY

Capitolo 56

I due Voktere passarono un paio d'ore cercando di sistemare più fogli possibili, ma il testo da leggere era parecchio e ogni pagina era totalmente sconnessa da quella precedente. Lo scrittore doveva averle mischiate per evitare che dei ficcanaso come loro, gli rubassero l'opera per diffonderla.

«Sono quasi le nove» disse Rune. «Devo andare al lavoro.»

«Se vuoi resto per continuare il lavoro» gli disse Erik.

«Non ti preoccupare. Non avendo letto il racconto, impazziresti nel cercare di mettere in fila le pagine. Vai a casa e riposati. Ci vediamo domani al lavoro e se vuoi dopo il turno continuiamo a sistemare il racconto.»

«Vuoi che venga stasera quando chiudi la biblioteca?»

«Riposati, ci vediamo domani!» concle Rune perentorio.

Erik annuì e si alzò. Prese la giacca e la valigia e uscì di casa seguito da Rune. Si infilarono le scarpe e scesero in strada.

Non pioveva più.

Rune si incamminò verso destra per raggiungere la Deichmanske Bibliotek e la Future Library mentre Erik girò a sinistra per tornare alla sua abitazione.

Qualche gocciolina di pioggia iniziava nuovamente a tuffarsi sulla città di Oslo punzecchiando Erik che camminava a passo lento tra le vie acciottolate norvegesi. L'uomo alzò il volto verso le nuove e una goccia lo colpì dritta in un occhio creandogli un fastidio che mai aveva provato prima. Si portò la mano sul volto, e iniziò a massaggiarsi la palpebra per cercare di darsi sollievo ma il suo occhio continuava a lacrimare senza sosta. Si fermò e posò la valigia per terra. Con la mano sinistra iniziò a frugare nella tasca interna del giaccone per cercare un fazzoletto quando toccò qualcosa di rigiro. Erik trasalì per un secondo: si era completamente dimenticato di aver preso il libro con le pagine bianche di Ezelstain e di non aver detto niente a Rune.

Il ragazzo non trovò nessun fazzoletto nella tasca main compenso rinvenne un nuovo grattacapo: cosa farne di quel libro?