Erik e Rolf Bakke si erano vestiti il più in fretta possibile e avevano prenotato una Førerløs bil mentre si infilavano le scarpe.
La macchina era arrivata in pochi minuti e i due erano saliti in fretta e furia.
«Indirizzo di destinazione» gli aveva chiesto la voce meccanica dell'auto.
«Qual è la via?» chiese l'esperto con il fiatone girandosi verso il ragazzo.
«Commissariato» disse poi Erik ad alta voce scandendo bene ogni lettera.
«Commissariato, John Laienstagte 13, 9913, Oslo, Norvegia, è la destinazione corretta?» chiese nuovamente la voce robotica.
«Si» confermò il ragazzo.
La Førerløs bil partì accelerando con cautela.
Fuori dal finestrino la vita sembrava scorrere veloce ma non vi era nessuno per strada a causa della tarda ora invernale. La notte era già scesa su Oslo.
La neve era illuminata dai lampioni e le orme dei bambini che erano usciti a giocare quel pomeriggio, adornavano il marciapiede. Tutte le serrande delle case erano già chiuse, ad eccezione di qualcuna dove si poteva vedere la luce attraverso la finestra. I comignoli fumavano restituendo all'atmosfera un fumo caldo, prodotto di stufe e camini che scaldavano le case dei norvegesi.
L'auto che li stava portando dai poliziotti era ben riscaldata, aveva i sedili di stoffa neri ed era molto spaziosa.
Lo sbalzo di temperatura tra il dentro e il fuori della Førerløs bil era palpabile: un giovane comparve sulla scena imbiancata e il suo respiro si faceva condensa ad ogni secondo. Il fumo bianco gli usciva dalla bocca, era completamente imbacuccato con un berretto ben piantato in testa e le spalle ricurve come a voler stare più caldo possibile. Erik lo guardò attraverso il vetro e sentì un brivido lungo la schiena.
«Indagheranno su di me?» chiese Rolf Bakke.
Il ragazzo girò la testa di centottanta gradi verso sinistra e tolse lo sguardo dal finestrino per guardare l'uomo che aveva accanto.
«Non ne ho idea» rispose con tono apatico.
Erik era scocciato e non aveva voglia di fare conversazione. Si girò nuovamente verso il finestrino e continuò a guardare la strada mentre Rolf Bakke non smetteva di parlare.
«Chissà cosa mi chiederanno...» disse l'uomo portandosi le mani sul viso. «E se mi chiedessero di quel libro?» La sua faccia si fece cupa. «Ma tu hai detto di conoscere la gente descritta nel libro!» esclamò poi prendendo con forza il braccio sinistro di Erik per convincerlo ad ascoltarlo.
Il ragazzo non si girò, ma si limitò a confermare con un sì.
«E chi sarebbero?» chiese poi l'esperto.
«Te lo spiegherò dopo questo interrogatorio.»
«Perché non adesso?»
Erik si girò svogliatamente per la seconda volta e puntò i suoi occhi in quelli del suo compagno di viaggio.
«Perché non è una storia che riguarda te» disse piccato il ragazzo togliendosi di dosso la mano di Rolf e adagiandogliela sulla sua gamba. Era arrabbiato con Rune.
«Però hai chiamato me per aiutarti con il tuo problema» gli disse l'espero, marcando la parola problema incorniciandola con delle finte virgolette create con il piegamento delle falangi delle dita.
«Si è vero.»
«Per l'ennesima volta, ti ricordo che dovevi raccontarmi tutto.»
«Te lo racconterò, ma non adesso!» continuò Erik mordendosi le labbra per non imprecare.
«Va bene, allora te lo ricorderò più tardi» disse Rolf Bakke mettendo le braccia conserte sul petto.
«Hai chiamato un avvocato?» gli chiese l'esperto girandosi verso sinistra per dare un'occhiata fuori dal finestrino.
«No, hanno detto che non era essenziale.»
«Allora non ti arresteranno.»
«Se lo dici tu...»
«Sei davvero simpatico» disse poi l'esperto di libri.
Erik lo ringraziò.
«Ero sarcastico» concluse Rolf Bakke facendo spallucce.
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FUTURE LIBRARY
Mystery / Thriller2114, Oslo. La Future Library sta per aprire le porte a tutta la popolazione mondiale: una biblioteca composta unicamente da 100 volumi, scritti a partire dal 2014 - uno all'anno - e custoditi gelosamente per non farli leggere a nessuno prima del p...