Capitolo 76

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Erik ascoltò la prima parte della litigata tra suo nonno, il signor Harrir, e Rune. Il suo collega si era sempre comportato in modo rispettoso verso Andrew, nonostante l'anziano lo accusasse di aver trasgredito le regole:

«Siamo nel 2110, mancano quattro anni. Non credo che qualcuno verrà a vendicarsi perché ho sbirciato la pagina centrale di un libro scritto nel 2054!»

Erik riconobbe immediatamente la voce di Rune.

«Guardati le spalle.»

Il nonno sembrò minacciare l'uomo.

«Mi sta forse minacciando?» chiese Moen.

«Secondo lei?»

Si sentì un po' di trambusto, una sedia cadere e dei passi. Uno dei due si stava avvicinando all'altro, pensò Erik.

«Prima o poi le avvelenerò il caffè» urlò l'anziano.

Silenzio.

«Non parla più adesso?» chiese il signor Larsen con tono spiritoso. «Anzi, sa cosa le dico? Che ho comprato del cianuro apposta per lei!»

Si udirono ancora dei passi e poi il rumore degli utensili da cucina che sbattevano tra di loro.

«Signor Moen, cosa ci fa qui?»

Il tono del nonno di Erik era cambiato.

Il poliziotto mise in pausa la registrazione

«Sa cosa è successo qua?» chiese Jensen.

«Aveva un inizio di demenza. Deve essersi dimenticato che stava litigando con Rune.»

L'agente annuì annodandosi mentalmente quella cosa poi premette nuovamente play.

«Signor Harris?»

«Mi dica? Posso aiutarla?»

«Si sente bene?»

«Mai stato meglio! Posso offrirle una tazza di caffè?»

«No grazie. Stavo andando. Arrivederci.»

Il tono di voce di Rune sembrava piuttosto scosso.

Altri passi.

Forse l'uomo aveva lasciato la casa del vecchio.

La porta sbattè.

«Cosa diavolo stavo facendo?» disse il signor Harris facendo rumore con delle stoviglie. «Ma certo!» esclamò poi lanciando qualcosa di metallico nel lavandino. «Quello sfacciato di Moen! Come si permette? Gliela farò pagare... Mettiamo un po' di cianuro e mescoliamo bene...» la voce si fece più lieve. «E domani gli porterò questo pacchetto di caffè.»

Altri rumori non identificabili si sentirono sulla registrazione.

Poi un suono attirò l'attenzione di Erik.

«Stava usando la termosigillatrice» disse saltando sulla sedia.

«Era proprio quello che sospettavo» rispose Jensen interrompendo per la seconda volta la registrazione.

«Quindi pensa che Rune gli abbia fatto bere a forza il caffè che mio nonno aveva avvelenato per vendetta?»

«Non credo.»

«E cosa sarebbe successo?»

Jensen premette nuovamente il tasto play.

L'audio sembrava disturbato e andò avanti così per più di due minuti quando il poliziotto spiegò che il rumore bianco che sentiva persisteva per almeno mezz'ora così decise di mandare avanti la registrazione fino a quando le voci non ricomparvero.

«Signor Harris? Posso entrare?» chiese Rune.

«Prego, entri pure!»

«Per quanto riguarda la discussione di prima...»

«Quale discussione?»

Il nonno di Erik aveva già rimosso tutto.

«Quella sulla Future Library» continuò Rune.

«Caro, non so di cosa stai parlando.»

Rumore di passi.

«Come no?» chiese l'uomo.

«Signor Moen, prego entri. Desidera una tazza di caffè?»

«No, grazie. Si sente bene?»

«Certamente, perché? Oh signor Moen, vuole una tazza di caffè?»

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