Erik rimase interdetto quando non vide nessun vialetto che lo potesse condurre verso l'ingresso. Scrutò l'erba: non vi erano impronte.
Si fermò a pensare: o nessuno abitava in quella casa da mesi oppure Ezelstain doveva già essere in grado di volare.
Il ragazzo fece qualche passo per vedere se fosse possibile arrivare sul retro della casa senza pestare il giardino ma con immenso stupore, vide che non vi era nessuna porta secondaria da cui entrare. A quel punto non gli rimaneva che trovare una soluzione per poter entrare dall'unica porta a disposizione.
«Signor Ezelstain?» urlò Erik non trovando nessuna soluzione alternativa che non fosse calpestare il prato. «È in casa?» continuò.
Nessuna risposta.
«Signor Ezelstain?» riprovò ma anche quella volta non ebbe successo ma si accorse di un fatto strano: nonostante stesse urlando alle otto del mattino, nessuno dei vicini si era affacciato per vedere che cosa stava succedendo. In una via così piccola, in un paese così minuscolo, sicuramente si conoscevano tutti e ad Erik parve strano che nessuno lo spiasse da dietro le tende come nei thriller americani.
«Signor Ezelstain? Posso entrare?» urlò di nuovo il ragazzo a squarcia gola.
Si guardò attorno e anche quella volta nessuno lo stava osservando. Le case sembravano abbandonate e l'atmosfera si stava facendo angosciante e surreale.
L'uomo drizzò le orecchie e rimase interdetto quando non sentì nemmeno un rumore: nessuna macchina che passava, nessun bambino che usciva per andare a scuola, nessun cane che abbaiava, persino l'aria sembrava rarefatta.
D'improvviso si abbassò la nebbia ed Erik decise che sarebbe entrato in quella casa a qualsiasi costo, non gli interessava più di lasciare le sue orme sull'erba, si stava arrabbiando e voleva riportare il romanzo alla Silent Room al più presto, costasse quel che costasse.
Il ragazzo si avviò con passo pensate sul prato facendo attenzione a dove metteva i piedi per non scivolare, e in poche falcate arrivò alla porta d'entrata: bussò energicamente mentre le nuvole a bassa quota gli coprirono tutta la visuale sul circondariale.
«C'è qualcuno in casa?» chiese il ragazzo.
Un leggero vento gli sussurrava nelle orecchie come un fantasma ed Erik iniziò a sentire uno strano odore, avrebbe potuto giurare che fosse quello della morte. Un rumore di foglie calpestate in lontananza lo distrasse per un secondo, si girò e vide un corvo appollaiato su uno dei cespugli che lo fissava con aria di sfida. L'odore di zolfo si fece più forte e nauseante ed Erik voleva scappare ma non poteva.
Il ragazzo appoggiò la mano sulla maniglia e la girò.
Con suo grande stupore, la casa era aperta. Prima dientrare, si girò per guardare ancor ancora una volta l'uccello nero sperandoche non fosse segno di cattivo presagio.
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FUTURE LIBRARY
Mysterie / Thriller2114, Oslo. La Future Library sta per aprire le porte a tutta la popolazione mondiale: una biblioteca composta unicamente da 100 volumi, scritti a partire dal 2014 - uno all'anno - e custoditi gelosamente per non farli leggere a nessuno prima del p...