Erik era riuscito a tornare a casa dopo più di quarantotto ore. Aveva offerto ospitalità a Rolf Bakke che aveva però preferito tornare nella sua camera d'hotel. I due non avevano parlato molto ma una volta lasciato il commissariato, l'esperto di libri aveva ringraziato il ragazzo.
Erik era ancora stordito da quello che era successo e non capì quel ringraziamento inaspettato. Doveva essere lui a dire grazie a Rolf per aver sopportato tutto quel teatrino e tutte quelle ore davanti alla polizia senza poter fare niente.
«Questa esperienza è stata unica!» gli disse Rolf Bakke.
«In che senso?» gli chiese Erik stranito. «Ti è piaciuta la pensione all inclusive della caserma?» scherzò poi.
Rolf rise e si arrotolò un baffo tra l'indice e il pollice della mano destra: «Sono felice di averti aiutato a scoprire la verità sul libro, sul tuo amico e tutto quello che c'era dietro» concluse poi.
Già. Avevano risolto il caso, ma non era di certo merito loro. Ma una cosa era rimasta senza soluzione: chi era lo scrittore?
Erik aveva dormito per otto ore di fila quando il cellulare squillò dall'altra parte della casa. Il ragazzo era troppo stanco per potersi alzare a rispondere. Mise la testa sotto al cuscino sperando che isolasse il rumore trillante e lo facesse riaddormentare, ma così non fu. Il telefono squillava in continuazione e quando smetteva, aspettava solo pochi secondi prima di iniziare a rompere ancora il silenzio dell'appartamento.
Il ragazzo decise così di alzarsi e mettere fine a quello strazio. Sarebbe tornato a dormire dopo aver spento il cellulare e lasciato qualsiasi ficcanaso fuori dalla sua vita.
Da quando aveva messo piede in casa non aveva ancora guardato la tv, il telegiornale e le news online, ma sapeva che la notizia era già sulla bocca di tutti.
Si aspettava una chiamata da Katie arrabbiata a morte con lui e con Rune ma non arrivò.
Forse voleva aspettare che rientrasse al lavoro, dopotutto era il terzo giorno consecutivo che mancava a causa degli agenti.
Erik si diresse in salotto trascinando i piedi sul pavimento lentamente mentre la luce fioca invernale si faceva strada attraverso il vetro della finestra.
Il ragazzo si avvicinò al bancone della cucina e afferrò il cellulare con gli occhi ancora semi chiusi. Guardò il display per vedere che nome aveva lo scocciatore ma il contatto non era salvato in rubrica.
Riappoggiò il telefono su una sedia e premette il tasto verde per rispondere alla chiamata ma non accettò la visualizzazione dell'ologramma.
«Pronto?» disse poi con voce roca.
«Erik Harris? Sono l'agente Jensen.»
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo.
«La disturbavo per chiederle di tornare in commissariato a rispondere ancora a qualche domanda.»
«Volete arrestarmi questa volta?» chiese Erik con tono piatto e sarcastico.
«Certo che no. Ma come dicevo al suo avvocato, crediamo che Ezelstain volesse incastrarla per qualcosa che ancora ci sfugge.»
Erik mugugnò.
«Potrebbe cortesemente venire in commissariato nel primo pomeriggio?»
Erik guardò l'orologio. Era quasi mezzogiorno ed era stanco da morire ma acconsentì a quella richiesta.

STAI LEGGENDO
FUTURE LIBRARY
Mystery / Thriller2114, Oslo. La Future Library sta per aprire le porte a tutta la popolazione mondiale: una biblioteca composta unicamente da 100 volumi, scritti a partire dal 2014 - uno all'anno - e custoditi gelosamente per non farli leggere a nessuno prima del p...