Capitolo 57

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La data di inaugurazione di avvicinava sempre di più, non era imminente ma il tempo volava e i Voktere dovevano avere il tempo di ricomporre il libro, farlo ristampare, rilegare e riposizionarlo nel suo luogo originario nella Silent Room.

Erik era rientrato nel suo appartamento con la testa tra le nuvole e una mano tra il cuore e La Ballata della Morte. Aveva pensato per tutto il tragitto a quel maledetto libro e al perché uno scrittore rilegasse un libro vuoto, completamente bianco. La copertina ritraeva una casa senza personalità immersa nel buio e con la luce rossa che trapelava dalla finestre. Il ragazzo la guardò per qualche secondo fino a quando non si rese conto che assomigliava tremendamente alla casa dove era stato il giorno precedente, quella che doveva essere di Ezelstain e invece sembrava essere di nessuno, abbandonata a sé stessa così come il resto dell'arredamento ricoperto di polvere.

Erik prese il suo portatile e si sedette sul divano deciso a fare qualche ricerca sul web per capire cosa potesse spingere qualcuno a scrivere - o non scrivere - un libro del genere.

Il ragazzo iniziò a digitare molto velocemente sulla tastiera per cercare di fare una ricerca preliminare sui libri e sulle correnti artistiche più strane ed inconsuete che potessero esistere. Dopo pochi click, comparve una lista intera di manoscritti fuori dall'ordinario seguiti da un articolo piuttosto lungo, così sospirò, si sfregò le mani sul volto e iniziò a leggere svogliatamente:

I 10 libri del vecchio secolo più strani mai visti, passando dalla letteratura ergodita, al libro game.

> Casa di Foglie - Mark Danilewsky

> Tree of Codes - Jonathan Safran Foer

> IlMistero.doc - Matthew McIntosh

> Codex Seraphynianus - Luigi Serafini

> S. La Nave di Teseo - Doug Dorst e J. J. Abrams

> Il manoscritto Voyonic - anonimo

> Composizione n. 1 - Marc Saporta

> Lupo Solitario - Joe Dever

> La Mascella di Caino - Edward Powys Mathers (Torquemada)

> In Balia di una Sorte Avversa - B.S. Johnson

Erik si alzò dal divano e cercò una penna e una qualsiasi cosa su cui appuntarsi quei nomi. Non sapeva cosa fosse la letteratura ergodica e nemmeno i libri game, ma in compenso conosceva il cybertext anse se non faceva per lui.

Il ragazzo prese il taccuino che aveva usato durante la sua spedizione per trovare Ezelstain e, con pazienza, riportò con fedeltà i nomi di tutti i libri e le due correnti letterarie che aveva letto all'inizio dell'articolo, poi continuò a leggere per capirne di più.

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