Capitolo 24

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La mattina dopo mi sveglio per un fortissimo mal di testa... con tutto quello che avevo bevuto ieri sera era il minimo.

Mi guardo accanto e vedo Alessandro a petto nudo che dormiva.

A quella vista mi alzo di scatto ma noto solo in quel momento di essere completamente nuda.
Merda merda merda.

Alzo la coperta e vedo che anche il ricciolino affianco a me è nudo.

Tiro la testa all'indietro e mi metto una mano in faccia dopo aver capito il casino che avevo combinato.

Scuoto violentemente Alessandro e si sveglia.

«Che c'è?» dice con la bocca impastata.

«Abbiamo scopato?!» chiedo pur sapendo già la risposta, e la risposta è che sono una grandissima cogliona.

«Mh?» domanda stropicciandosi gli occhi mentre si alza.

«Noi due abbiamo scopato?» scandisco ogni minima parola sperando che tutto ciò sia solamente uno stupido malinteso.

«Si» afferma per poi alzarsi e rimettersi i pantaloni e le mutande lasciate a terra.

«Cazzo perché non mi hai fermata!» mi alzo a mia volta con la coperta messa davanti al mio corpo che me lo copriva.

«Lo sapevo» rotea gli occhi e si mette la maglietta.

«Ciao Elizabeth» neanche il tempo di rispondergli che esce dalla porta di camera.

Mi metto le mani nei capelli e mi siedo sul letto cercando di ricordare il più possibile di ieri sera, ma era più che impossibile.

Indosso i primi vestiti comodi trovati nel cassetto e scendo al piano di sotto dove trovo il casino totale.

Bicchieri buttati ovunque e i coriandoli altrettanto.

Sorpasso un mio amico che sta letteralmente dormendo per terra e vado in cucina dove non c'era posto neanche per poggiare un bicchiere d'acqua.

Sbuffo e inizio a dare una pulita alla cucina.

Dopo mezz'ora riesco a svuotare uno spazio sufficiente per mangiarci.

E finalmente posso prendere qualcosa per il mal di testa insopportabile. Prendo la Tachipirina posta nel cassetto delle medicine e la butto giù con l'aiuto dell'acqua.

Mi metto a sedere e inizio a guardare le storie di instagram, fino a quando non mi imbatto in una che cattura particolarmente la mia attenzione.

La storia era di un ragazzo che stava inquadrando un suo amico mentre si faceva una, ma il problema è che come sfondo c'ero io... sopra di Alessandro!

La riguardo più volte cercando di capire se quella fossi realmente io o meno.

Butto il telefono lontano da me e mi metto le mani negli occhi sbuffando...
ma cosa mi aveva detto la testa?!

Mi alzo per poi dirigermi verso la sala, ma appena sorpasso il mio amico noto che aveva nella tasca una canna.

Guardo intorno e delicatamente gliela sfilo dalla tasca e la porto alla bocca accendendola con un accendino trovato su un mobile a caso.

Incapable of LovingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora