Capitolo 2

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«Aprici Beth siamo noi!» bussa svariate volte Madison alla porta di casa.

«Arrivo, arrivo!» vado ad aprire ed entrano in casa tutte le mie amiche.

«Siamo sole?» domanda Celine togliendosi le scarpe, annuisco e tira fuori una canna.

Scoppio a ridere.

«Lo hai un accendino?» mi guarda e vado in cucina a prenderlo da un cassetto.

«Perfetto» si porta la canna alla bocca e la accende con l'accendino appena dato.

Ci stendiamo sul divano e dopo che una aveva fatto un tiro, ce la passiamo fra di noi.

«È più forte questa rispetto alle altre» tossisce Tessa.

«Ho cambiato pusher» fa spallucce continuando a fare tiri dalla canna.

«Passala» gliela rubo di mano.

Fa l'ultimo tiro Noemi per poi spegnerla nel posacenere situato nel tavolino difronte al divano.

Che bella questa sensazione.
È tutto più calmo e tranquillo.

«A che ore dobbiamo andare?» si alza in piedi Tessa sgranchendosi le gambe.

«Alle dieci e mezza dobbiamo essere là» le risponde Celine accendendosi una sigaretta.

«Basta Celine. Fumi troppo» Camilla le toglie di bocca la sigaretta e lei allarga le braccia.

«Perché?!» sbuffa vedendo la sigaretta venire distrutta dalla nostra amica.

Mi stendo sul divano e Celine si stende accanto a me.
Ci addormentiamo insieme.

«Svegliatevi su! Sennò poi si esce di casa a mezzanotte considerando quanto siete lente!» veniamo svegliate da Noemi.

«Si si, siamo sveglie» ancora addormentata mi alzo.

Il tempo di riprendermi un po' e mi inizio a prepararmi insieme alle altre.

«Dammi il mascara» dico a Tessa e mi passa il suo mascara che tanto mi piaceva.

Dopo essermi messa il mascara, mi metto l'illuminante nell'interno dell'occhio e sul naso.

«Non so che cazzo mettermi» tiro la testa all'indietro e sbuffo pensando a cosa mettermi.
Ogni volta così. Son piena di vestiti ma non me ne va bene neanche uno.

«Io ho portato un po' di vestiti. Provateli» annuisco e vado a prendere lo zaino di Noemi per prendere tutti i vestiti che aveva portato.

Tiro fuori una "tutina" minuscola tutta trasparente.

La guardo stranita cercando di capire come questa cosa minuscola possa entrare in un corpo umano.
Al massimo poteva entrare ad un cane.

«Noe ma questa è del tuo cane?» urlo per farmi sentire dato che era in bagno.

Si affaccia alla porta e si mette a ridere appena vede la tutina che avevo in mano.

«Ma no!» scoppia a ridere e viene verso di me con il mascara sulla mano.

«Si allarga appena la metti. È bellissima fidati» posa il mascara sulla mia scrivania.

Provo a vedere il lato giusto per mettermela davanti allo specchio. È impossibile che una cosa del genere mi possa entrare.

Riesco a trovare il modo e mi stava perfettamente.

«Con questa farai impazzire tutti» mi da una pacca sul culo mentre mi guarda dallo specchio.

Incapable of LovingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora