Capitolo 17

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Mi metto il casco ma qualcosa... o meglio qualcuno, me lo fa togliere immediatamente.

Era lui con il suo gruppo di amici e con Mohamed, il mio amico.

Mi avvicino a loro.

«Hey Beth ciao!» si avvicina Mohamed.

Guardo dietro di lui in cerca dello sguardo di Alessandro e inaspettatamente lo vedo venire verso di me e il mio amico.

È arrabbiato.
Ma per quale motivo?

Mi prende per il polso stringendolo saldamente e mi porta dietro l'angolo.

«Che cazzo hai fatto con quel coglione di Haitam» mi sbatte al muro.

«E perché cazzo eri in motorino con Ramirez?!».

Ok, è successo tutto troppo velocemente.

«Lasciami stare Alessandro. Io e te abbiamo chiuso ti ricordi?» cerco di dimenarmi dalla sua presa ma non riesco.

«Non puoi fare la puttana con tutti» senza pensarci due volte gli tiro uno schiaffo.
Te lo meriti stronzo.

«Non provare più a chiamarmi in quel modo» mi avvicino al suo viso girato di lato.

«Hai deciso di non far parte della mia vita. Non mi devi venire a rompere. Per me sei uno sconosciuto» gli dico con arroganza per poi andarmene guardandomi intorno.

Ma come si permetteva?
Stasera mi ha fatto capire che non vale la pena stare male con lui.

Volterò pagina. E lo farò con Giulio.

«Ciao Moha io me ne vado» lo saluto e mi dirigo al motorino per poi ritornare a casa.

-

I giorni passano velocemente e più il tempo passa e più Alessandro è solo un ricordo.

Con Giulio mi ci sto trovando molto bene, è simpatico e mi tratta bene.

È stronzo ma non mi manca mai di rispetto.
A differenza di Alessandro che è stronzo e mi manca pure di rispetto.

«Oggi vieni da me? Ho casa libera» domanda in videochiamata.

«Mhh va bene. Per fare cosa?» lo metto in difficoltà.

«Guardare un film. Ti piace come idea?» scherza e rido.

«Che tipo di film?» lo provoco tirandomi giù la scollatura della maglietta facendo intravedere il mio seno nello scollo.

«Lo scoprirai» tiene lo sguardo su di esso e sorride come uno scemo.

Roteo gli occhi divertita e attacco.

«Elizabeth vieni è pronto!» mi chiama mia mamma e quando vado in cucina vedo una persona seduta a tavola che non avrei mai voluto vedere.

Alessandro.

«Merda...» sussurro sedendomi a tavola.

Incapable of LovingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora