MIRAGE'S POV
<<Sai, sto iniziando a farmi un pensierino su Alexander>>
Dice Dafne portando un'altra manciata di patatine rustiche in bocca. Mi volto di scatto verso di lei che continua a mantenere un'espressione serafica.
<<E da quando?>>
<<Da un paio di settimane, ho avuto la conferma durante la festa di beneficienza>>
<<Perché cosa ha fatto?>>
Le domando curiosa di saperne di più visto che, da quanto mi ha raccontato, non si è mai veramente innamorata di qualcuno.
<<Beh... Quando te ne sei andata abbiamo iniziato a ridere e scherzare tra di noi, si è comportato in modo dolce e cortese. Lui che di solito è un po' strafottente...>>
La guardo nuovamente per assicurarmi che non stia scherzando e notando il suo sguardo sognante capisco che è veramente presa da quel ragazzo.
<<E Micòl?>>
Chiedo, volendomi assicurare che questa storia non finisca male.
<<Micòl?>>
Mi guarda per qualche istante in modo confuso, ma non appena capisce ciò a cui alludo dice:
<<Beh...È passato un anno ormai. Non mi sembrano affiatati come prima, lei durante la cena non lo ha degnato neanche di uno sguardo, lui era concentrato su di me e sui suoi amici, quindi non credo, anzi sono certa che non ci sia più niente tra loro.>>
<<Mh...>>
<<Non ti vedo convinta. Che c'è?>>
Mi chiede gettando la busta di patatine dentro un cestino prima di riprendere a camminare al mio fianco.
<<Non so. Non lo conosco bene,certo, ma è noto per le sue storielle brevi>>
<<Sì lo so, ma ha smesso. Cioè non è stato più con nessuna ragazza da un bel po', sono sicura che abbia capito che in quel modo non sarebbe andato lontano>>
Annuisco dubbiosa, ma per non scoraggiare Dafne le sorrido fiduciosa.
<<Quindi cosa vorresti fare?>>
<<Non è ovvio? Cercherò di avvicinarmi a lui il più possibile e poi si vedrà>>
Inizio a scalciare i sassolini sul marciapiede mentre mi perdo tra i miei pensieri. Continuiamo a percorrere la strada verso le nostre case in silenzio e non appena arriviamo davanti casa mia Dafne mi chiede:
<<Visto che ti piace correre, che ne dici di andare a scuola a piedi?>>
<<Tutte le mattine?>>
<<Finché le temperature lo permetteranno>>
<<La scuola è a più di dieci minuti da qui>>
<<Non fare la pigra su>>
Mi esorta dandomi una leggera pacca sul braccio.
<<Va beene>>
Dico roteando gli occhi e cercando di trattenere un sorriso divertito.
<<A domani allora e non fare tardi>>
<<Certo>>
Dico salutandola. Una volta dentro casa vengo accolta dal solito silenzio e approfitto dell'assenza dei miei per prepararmi un frullato di pesca e farmi un lungo bagno sorseggiando il vino dei miei genitori. Mi dedico poi alla lettura per almeno due ore prima di sentire la porta dell'entrata aprirsi.
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FATE
RomanceCosa succede se il destino è più forte di qualsiasi nostro tentativo di cambiarlo? I nostri protagonisti saranno costretti a fare i conti con la realtà dei fatti.