CAPITOLO 49

0 0 0
                                    

MIRAGE'S POV
<<Tesoro, come mai siamo così allegre?>>
Mi domanda mia madre sistemando le tazze sul tavolo
<<Niente di che>>
Rispondo continuando a intonare il motivetto che Cole mi ha fatto suonare tempo fa al pianoforte, felice che all'ultima ora oggi ha la lezione di musica e ho tutta l'intenzione di passare lì per puro caso.
<<Sarà>>
Mi risponde mia madre lanciandomi lo sguardo di una che ha capito tutto.
<<Buongiorno>>
Ci saluta mio padre entrando in cucina con la sua folta chioma in disordine. Oggi, diversamente dal solito, faremo colazione tutti insieme nonostante non sia un giorno festivo
<<Buongiorno>>
Lo saluto riempiendo le tazze con il latte e con i cereali e poi sedendomi davanti ai miei genitori, che si sono appena scambiati un bacio veloce.
<<Oggi accompagno te e Dafne a scuola, che dici?>>
<<Va bene, almeno ci risparmiamo la camminata e arriviamo prima a scuola>>
Rispondo prima di portare un altro cucchiaio di latte e cereali alla bocca.
<<A proposito di scuola, va tutto bene?>>
Mi domanda mio padre sollevando lo sguardo verso di me. Non so cosa rispondergli, dopo il brutto voto del giorno precedente e la mia reazione di panico non so se vada tutto bene, ma decido di fingere consapevole del fatto che ho tutta l'intenzione di recuperare
<<Sì, tutto bene>>
<<Menomale>>
Risponde prima di perdersi a raccontare aneddoti sulla mia infanzia, mentre mia madre lo ascolta con aria sognante. Mi piace vedere come, nonostante non passino molto tempo insieme, il loro amore sia ancora forte e stabile.
<<Va bene papà, io e mamma dobbiamo andare o faremo tardi>>
<<Ah giusto>>
Dice interrompendosi.
<<Come mai oggi non hai indossato la camicia con il collo alto?>>
Mi chiede mia madre mentre usciamo di casa
<<Avevo voglia di cambiare>>
<<L'importante è che non ti ammali>>
<<Sì sì>>
Rispondo volgendo lo sguardo fuori dal cancello, dove intravedo la figura di Dafne in piedi al lato dell'inferriata.
<<Dafne è qui, mentre porti fuori la macchina la raggiungo>>
E senza attendere risposta esco e raggiungo la mia amica che appena mi vede si rallegra.
<<Ciao Mirage>>
Ci scambiamo un abbraccio veloce e poi le spiego che ci accompagnerà nostra madre.
<<Menomale, non avevo voglia di camminare oggi e poi questo pomeriggio dà pioggia>>
Mi spiega aprendo l'app del meteo
<<Ultimamente piove sempre>>
<<Ci credo è il periodo suo e in men che non si dica neve>>
<<Non vedo l'ora>>
Rispondo seguendo con lo sguardo la macchina di mia madre mentre fa retromarcia.
Una volta in macchina, mia madre parte subito e per il percorso verso scuola si informa su Dafne e  su come sta andando a scuola. Quando arriviamo davanti scuola, poso un bacio sulle guance accese di mia madre e leggermente agitata mi dirigo verso l'entrata del cancello.
<<Ti vedo agitata, tutto ok?>>
Mi domanda Dafne lanciandomi delle occhiate veloci.
<<Sì sì>>
Appena scorgo i capelli mossi di Cole il mio cuore inizia a battere e inizio ad agitarmi ancora di più quando rivolge il suo sguardo su di me senza darmi alcun segnale. Decido di sorpassare e seguire Dafne, ma lui mi afferra per il braccio e mi attira a sè
<<Dove credi di andare?>>
<<Da Micòl e le altre >>
Rispondo mantenendo il mio sguardo fisso su di loro.
<<Oggi ti aiuto a fare matematica >>
Riprende cambiando discorso e ottenendo così la mia totale attenzione
<<Non c'è bisogno, riesco da sola>>
Rispondo consapevole del fatto che non ho intenzione di chiedere ed essere aiutata dopo essermela cavata per così tanto tempo da sola.
<<Se lo dici tu>>
Risponde arrotolandosi una ciocca dei miei capelli al suo indice. Si avvicina a me e fa per posarmi un bacio, ma lo interrompo.
<<Che fai?>>
<<Ti voglio baciare>>
Dice come se fosse la cosa più naturale al mondo
<<Non davanti a tutti>>
Si guarda velocemente attorno prima di constatare che nessuno ci sta guardando.
<<Mi vergogno, va bene?>>
Rispondo abbassando lo sguardo sulle mie converse nere.
<<Vieni>>
Dice dopo poco prendendomi per mano e conducendomi all'interno della scuola, dove, senza attendere, mi inizia a baciare premendomi contro al muro. Non so per quale motivo abbia questo desiderio di baciarmi,ma a me va bene così qualunque cosa noi siamo. Le sue mani scorrono sul mio collo dove poco dopo posa le sue labbra, colta di sorpresa gemo rumorosamente non abituata a quel suo contatto. Preme di più su un punto del mio collo prima di staccarsi.
<<Sei così sensibile>>
Dice con un sorriso soddisfatto in volto.
<<E tu così pazzo>>
<<Se desiderarti sempre di più, giorno dopo giorno è da pazzi allora sì lo sono>>
Arrossisco di botto e imbarazzata abbasso lo sguardo a terra.
Farfuglio qualche cosa di incomprensibile che lo fa ridere, ma riesco in breve a prendere controllo di me stessa.
<<Sai credo sia ora di avviarci nelle nostre classi>>
Si guarda attorno mentre alcuni studenti fanno ingresso dal portone principale e sbuffando si discosta da me.
<<Va bene>>
Fa qualche passo indietro per poi voltarsi senza aggiungere altro, lasciandomi ancora con la schiena al muro.
<<Mirage?>>
La voce incuriosita mi porta a volgere lo sguardo verso la fonte e sono sollevata nel vedere che è Micòl.
<<Ciao>>
La saluto raccogliendo il mio zaino che avevo lasciato cadere quando Cole mi aveva afferrato il viso per baciarmi.
<<Avevi così tanta voglia di stare a scuola che sei entrata prima?>>
Mi domanda divertita.
<<Sì è così>>
Abbasso lo sguardo per non farle capire che sto mentendo e la seguo mentre ci dirigiamo nelle nostre rispettive aule.
<<Sai, dovremmo passare più tempo insieme. Sono stata bene quando sei venuta da me>>
Sorrido, contenta che la mia presenza sia di aiuto a qualcuno
<<Non sarebbe male come cosa>>
Il sorriso che le compare in volto mi fa capire che è contenta della mia risposta.

FATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora