COLE'S POV
Due settimane dall'ultima volta che i nostri sguardi si sono incrociati per l'ultima volta e ogni giorno diventava sempre più difficile fare i conti con la sua assenza nella mia vita. So di averla messa in pericolo, ma sono disposto a fare qualsiasi cosa pur di riaverla con me, di risentire il suo profumo, la sua risata, le sue labbra, il suo sguardo su di me. Da quando ho parlato con mio padre ho capito di essermi perdutamente innamorato di lei, ma sono altrettanto consapevole delle implicazioni che derivano dai miei sentimenti; sono sicuro, però, che potremmo provarci almeno finché non termina la scuola e a quel punto sarei in grado di vivere senza di lei.
<<Cole, l'autista ci aspetta fuori>>
Mi richiama Micòl risvegliandomi dal mio stato di trance. Sollevo lo sguardo per incrociare i suoi occhi vivaci e il suo viso riposato a differenza del mio. Non mi ha mai voluto dire di che cosa hanno parlato lei e Mirage dopo l'incidente, ma immagino che Micòl abbia tirato fuori l'episodio. Dopo il loro incontro è stata taciturna per diversi giorni, ma poi si è ripresa ritornando ad essere, almeno all'apparenza, la solita ragazza allegra e socievole.
<<Arrivo>>
Lei annuisce prima di richiudere la porta della stanza dietro di sé. Mi alzo dal letto per afferrare il mio zaino e raggiungere mia sorella al piano inferiore. È da diverso tempo ormai che nostro padre non si fa vedere e gli ultimi giorni che ha passato in casa è sempre rimasto rinchiuso dentro il suo studio non rivolgendo la parola a nessuno tranne a nostra madre. Quando esco fuori sono lieto di vedere che c'è un po' di sole e che non fa freddo come nelle ultime settimane, forse per il fatto che lentamente stiamo uscendo dal periodo invernale. Una volta salito in macchina, l'autista parte immediatamente e io appoggio la testa sul poggiatesta chiudendo gli occhi nella speranza di far riposare gli occhi.
<<Stasera esco con Alex>>
Non rispondo e continuo a mantenere gli occhi chiusi. Ormai il rapporto tra i due si è rafforzato e sembrano molto affiatati e anche se è il mio migliore amico non mi farò problemi a spaccargli la faccia se dovesse ferire i sentimenti di mia sorella.
<<La tua gelosia è sparita, che peccato>>
<<Non era gelosia, ma istinto di protezione>>
Le rispondo atono
<<Contro chi? Alex?>>
Rilasso le spalle ispirando profondamente e senza accorgermene cado in un sonno leggero, ma meglio di quello di cui ho potuto godere nelle ultime settimane.
<<Cole, siamo arrivati>>
Sollevo le palpebre, contrariato, prima di ricompormi e scendere dal veicolo, dopo aver ringraziato l'autista. Quando raggiungiamo gli altri del gruppo, Micòl si aggrega subito alle sue amiche e per l'ennesima volta il mio sguardo va alla ricerca di Mirage che ovviamente è assente. Ancora non ho capito perché non si trova in compagnia di Dafne la quale non sembra curarsi dell'assenza dell'amica, ma credo che dietro al crollo di Mirage di tempo addietro ci sia lei. Come ogni giorno da più di due settimane a questa parte, Mirage si trova a diversi metri da noi in compagnia del biondino e dei suoi amici.
<<Ancora non avete risolto?>>
Mi domanda Alex seguendo il mio sguardo
<<No>>
Rispondo semplicemente riportando lo sguardo su di lui.
<<È un peccato. Che hai combinato per farla incazzare così tanto?>>
Sospiro senza dargli risposta, ma questo non sembra dargli fastidio perché prende a raccontarmi di quello che ha preparato per Micòl per stasera.
Dopo soltanto due ore di lezione sono completamente esausto e fatico a prendere appunti, ma fortunatamente la campanella suona. Mi sollevo immediatamente dalla sedia e diversamente dal solito sono il primo ad abbandonare l'aula dirigendomi non so dove fino a quando non mi ritrovo davanti all'aula di letteratura inglese dove Mirage ha appena finito la lezione. Mentre alcuni studenti escono dalla stanza, la guardo mentre ride divertita a una cosa che il biondino deve averle rifilato.Un senso di rabbia mi monta dentro, ma cerco di trattenermi. Faccio un respiro profondo prima di entrare nella stanza dove sono rimasti solo pochi studenti che mi rivolgono delle occhiate curiose. Arthur è il primo dei due a notarmi perché smette di parlare e questo porta Mirage a girarsi nella mia direzione. L'ombra del suo sorriso svansce sostituito da uno sguardo più serio.
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FATE
RomanceCosa succede se il destino è più forte di qualsiasi nostro tentativo di cambiarlo? I nostri protagonisti saranno costretti a fare i conti con la realtà dei fatti.