MIRAGE'S POV
<<Come ti stavo dicendo Alex ad una certa mi è sembrato freddo e distaccato>>
Mi ripete Dafne mentre percorriamo il tragitto fino a scuola.
<<Secondo me è solo una tua impressione>>
<<Oh no no. Questo no, leggi tu stessa>>
Afferma sicura prima di tirare fuori il cellulare che sblocca. Aperta l'applicazione di whatsapp mi porge il telefono. In poco tempo leggo tutta la chat e, sfortunatamente, devo ammettere che ha proprio ragione.
<<Sì, è vero, ma forse il motivo non sei tu. Può essere che gli sia successo qualcosa>>
<<Lo spero proprio, cioè spero che la causa non sia io>>
Dice rivolgendo lo sguardo verso l'imponente edificio che è la nostra scuola.
È ormai già suonata la campanella, perciò non ci sono molti studenti nel cortile.
Percorriamo l'ampio spiazzo davanti alla scuola e una volta dentro io e Dafne ci separiamo, dirette ognuna nella rispettiva lezione.
L'ora passa in fretta e mentre tutti gli studenti si apprestano a uscire io mi avvicino all'insegnante per domandargli alcuni chiarimenti sulla lezione.
<<Quanto sono fiero di averti nella mia classe. Ogni volta che ho la sensazione che nessuno mi abbia ascoltato, arrivi tu e mi dimostri il contrario>>
Mi dice il professore quasi commosso dalle mie semplici domande.
<<La ringrazio moltissimo, ma ora devo correre alla prossima lezione>>
<<Giusto. Alla prossima Mirage>>
Dopo un ultimo saluto mi allontano di corsa dalla classe per dirigermi a pallavolo. Una volta dentro il grande spogliatoio noto che tutte le ragazze sono già in uniforme e si stanno dirigendo verso la palestra con un leggero vociare.
<<Mirage>>
Mi saluta Stacey abbracciandomi non appena mi vede.
<<Come sempre sei in ritardo, sbrigati. Cercherò di coprirti con la coach>>
<<Grazie>>
Dico riconoscente prima di dirigermi al mio armadietto. Essendo rimasta sola vi è un silenzio tombale nello spogliatoio e nonostante io sia in ritardo mi prendo il mio tempo per vestirmi. Una volta indossata la divisa, tiro fuori dal mio zaino il prodotto che uso per non far strusciare le mie cosce che per un motivo a me sconosciuto entrano in contatto e irritano parecchio la mia pelle. Mentre sto applicando la crema sulla coscia sinistra sento i battelli dello spogliatoio che si aprono perciò, pensando che sia Stacey le dico
<<Sto arrivando, finisco di applicarmi questa crema e arrivo>>
Non ricevendo risposta sollevo lo sguardo che si incrocia con quello gelido di Cole. Rimango spiazzata dalla sua presenza ma, dopo essermi ripresa dallo shock inziale, gli dico arrabbiata
<<Ma lo sai che non puoi entrare qui visto che è lo spogliatoio delle ragazze?>>
<<Vi ho viste tutte fuori e quindi ho pensato che non ci fosse nessuno>>
Dice imperturbato avvicinandosi all'armadietto
<<Questo non giustifica la tua presenza qui. Che ti serve?>>
<<Non sono affari tuoi>>
Sbotta aprendo un armadietto.
<<Ehi, ma come ti permetti di entrare qui e fare come ti pare>>
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FATE
RomanceCosa succede se il destino è più forte di qualsiasi nostro tentativo di cambiarlo? I nostri protagonisti saranno costretti a fare i conti con la realtà dei fatti.