CAPITOLO 36

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COLE'S POV
Mentre gli altri stanno parlottando tra loro io mi mantengo in disparte non realmente interessato alla conversazione, ma piuttosto interessato a sapere chi dovesse incontrare questa mattina mia sorella. Ho già scartato l'ipotesi di Alexander, visto che altrimenti l'autista mi avrebbe avvertito se così fosse stato, quindi inizio a pensare a una delle sue amiche che però sono tutte qui presenti a parte Dafne e Mirage, che da quel che ne so è entrata a far parte del suo circolo, appena arrivato a questa conclusione mi rilasso dal momento che ho tutti i dati relativi a queste persone e so che non costituiscono né un problema per me né per Micòl

'Che Mirage non costituisca un problema per te ne dubito'

Cerco di scacciare questo pensiero intrusivo  che non ha alcuna rilevanza,  dalla mia testa. Dopo pochi minuti di attesa arrivano sia Micòl che Mirage e in quel momento ho la conferma delle mie supposizioni. Come al solito Mirage rimane lontana dalle altre e per mia fortuna decide invece di avvicinarsi a me.
<<Che c'è, oggi niente fumo?>>
<<Non ne ho bisogno>>
Le rispondo consapevole del fatto che stranamente non sento il bisogno di annullare i miei pensieri con il fumo.

'E questo grazie a lei'

Direi che una battaglia con la mia mente non sia opportuna perciò lascio cadere questo pensiero come se niente fosse.
<<E come mai?>>
<<Tu come mai sei venuta con mia sorella e non con Dafne?>>
Le domando invece volendo capire fino a che punto sono ora amiche e per quale motivo si sono avvicinate così tanto.
<<Micòl voleva parlarmi>>
Risponde rimanendo sul vago.
<<Non pensavo foste così amiche>>
<<Non lo sapevo neanche io>>
Replica con un'alzata di spalle. Mi prendo qualche minuti per osservare che a differenza di ieri pomeriggio è più composta e con i capelli in ordine e per stuzzicarla un po'decido di puntare su questo.
<<Sai, comunque sei più decente di ieri>>
Le dico anche se penso che anche nello stato di ieri era bella come non mai.
<<Ah ah ah, avevamo corso e mi dispiace dirti che non siamo tutti in buono stato dopo aver corso più di due chilometri >>
Mi risponde piccata, ma vengo distratto dall'arrivo di Alexander e Dafne i quali non si guardano, ma sembra che siano venuti insieme.
<<Mirage ti devo parlare>>
Le dice seria l'amica trascinandola via senza darle il tempo di salutare, mentre Alexander ha lo sguardo perso verso mia sorella che lo sta guardando in cagnesco. Mi volto verso di lui e ,consapevole del fatto che è successo, qualcosa gli chiedo;
<<Che hai fatto?>>
<<Eh?>>
Mi chiede distogliendo finalmente gli occhi da mia sorella.
<<Ho fatto sesso con Dafne>>
Dice semplicemente cogliendomi di sorpresa. Non mi aspettavo di certo questa rivelazione, pensavo che il sentimento che avesse per mia sorella fosse più forte di qualunque altra ragazza visto che da quando eravamo tornati non lo avevo mai visto prestare troppa attenzione a nessun'altra ragazza.
<<Sì, sono un cretino e sicuramente Micòl lo verrà a sapere e mi odierà e non avrò più nessun'altra possibilità con lei>>
Si crogiola passandosi ansiosamente le mani tra i capelli. Io continuo a guardarlo stupefatto dalla sua rivelazione non sapendo cosa dirgli. Da un lato è certamente positivo il fatto che abbia fatto ciò che ha fatto, perché in questo modo mia sorella potrà iniziare a dimenticarlo e così non avrà troppi problemi con ciò che le aspetta, dall'altra ho seri dubbi che mia sorella possa reggere un colpo del genere vista la portata dei suoi sentimenti per lui che ostina a nascondere, ma che ho notato e di cui sono consapevole.
<<Non mi dici niente?>>
Poi sollevando lo sguardo verso di me dice:
<<Certo che non dici niente, sei felice che ho rovinato tutto senza che tu abbia messo mano alla cosa>>
Continuo a non rispondergli e a guardarlo fisso negli occhi ancora indeciso sul da farsi, ma per fortuna la campanella suona e lui si volta per incamminarsi verso l'interno dell'edificio. Mentre gli altri si allontanano vengo raggiunto da Micòl che come mi aspettavo mi chiede:
<<Va tutto bene con Alex? Gli è successo qualcosa?>>
Da come lo ha guardato prima pensavo avesse intuito la natura delle cose, ma forse ha solo dedotto un qualcosa di non troppo irreparabile.
<<Mi tengo fuori da questa cosa>>
Rispondo allontanandomi subito da lei diretto verso l'edificio scolastico.

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