MIRAGE'S POV
Ormai il giorno del diploma era passato, la scuola finita e le vacanze estive prima dell'inizio dell'università cominciate, ma nonostante la contentezza dei risultati ottenuti dopo tutti questi anni di fatica, un senso di vuoto mi opprime il petto.
<<Mirage, tutto bene? È da ieri sera che ti vedo strana>>
Mi domanda mia madre sedendosi al mio fianco sul divano
<<Se hai paura di fare la scelta sbagliata riguardo all'università tranquilla, io e tuo padre saremo qui ad aiutarti>>
<<Ti sei mai ritrovata a prendere una scelta difficile e dolorosa?>>
<<Certo, nella vita ci sono tanti momenti del genere>>
<<E come li hai affrontati?>>
<<Con la speranza di un futuro migliore. Ogni scelta sofferta comporta un qualcosa di più grande e bello dopo>>
<<E il dolore della scelta?>>
<<È il prezzo da pagare per la propria felicità>>
Sento le lacrime farsi spazio tra i miei occhi, ma cerco di trasmettermi.
<<Lo sai che se vuoi parlare io ci sono>>
<<Grazie mamma. Mi vado a preparare che ora esco>>
<<Torni per cena?>>
<<No, mangio fuori. Sto con Cole>>
<<Va bene>>
Mi alzo dal divano e mi dirigo nella mia stanza. Dopo averla sistemata velocemente tiro fuori uno dei vestiti più belli che ho nell'armadio e lo indosso, mi arriccio i capelli e poi chiamo mia madre per occuparsi del trucco. Quando ho finito prenoto un tavolo in un posto che ho visto alcuni giorni fa online, nella speranza che sia buono come dicono le recensioni.
<<È una serata importante immagino>>
Afferma mia madre sullo stipite della porta
<<Già>>
Rispondo tristemente.
<<È con lui che devi fare una scelta difficile vero?>>
<<Già>>
Poi aggiungo
<<Però non ne voglio parlare o rovinerò il trucco>>
Dico facendo una risata nervosa.
<<Bambina mia, se ritieni che sia la cosa giusta da fare allora falla>>
Annuisco prima di lasciarmi avvolgere dall'abbraccio confortevole di mia madre. Una volta accesa la macchina un senso di ansia si impossessa di me e devo ripetermi che è la scelta giusta da fare per entrambi. Quando parcheggio davanti casa sua, scendo dal veicolo e vado a suonare, poco dopo i cancelli si aprono e ad aspettarmi alla porta c'è Margaret.
<<Quando sei bella Mirage>>
Mi saluta regalandomi un sorriso raggiante, proprio in quel momento passa Micòl che vedendomi si ferma per alcuni istanti rimanendo a bocca aperta
<<Mirage?>>
<<Sono così irriconoscibile?>>
Le chiedo cercando di nascondere la mia profonda tristezza.
<<No, ma non ti ho mai vista in questo modo. Sei bellissima, anzi, più che bellissima>>
<<Grazie>>
Rido nervosa.
<<Tuo fratello?>>
<<Ah giusto. Sta di sopra, starà leggendo>>
La ringrazio prima di percorrere la scalinata che porta alla sua stanza. Appena busso, Cole mi dà il permesso di entrare e solo poco dopo mi rivolge la sua attenzione staccando il suo sguardo dal libro.
<<Ehi>>
Lo saluto timidamente guardandolo mentre si alza per andarsi a posizionare proprio davanti a me.
<<Non mi avevi detto che avevamo un appuntamento>>
<<No, perché era una sorpresa. Vestiti che andiamo>>
<<Va bene>>
Mi dice dirigendosi al suo armadio per afferrare un completo prima di chiudersi in bagno. Poco dopo esce e si presenta in tutta la sua bellezza che ancora una volta mi ricorda di quanto sono stata fortunata ad avere una relazione con una persona bella come lui.
<<Che succede?>>
<<Niente, siamo già in ritardo. Quanto ti ci vuole a prepararti?>>
Scuote la testa divertito, mentre tiro un sospiro di sollievo felice che non si sia accorto del mio nervosismo.
<<Sei stupenda>>
Dice poco dopo dandomi un bacio sulla tempia, gesto che mi dà un senso di contentezza e amore.
<<Ti amo>>
Gli dico con un impeto che sembra stranirlo, ma non gli do il tempo di fare domande che mi volto e inizio a scendere velocemente le scale. Fortunatamente trovo Micòl ad attenderci e appena la vedo l'abbraccio.
<<Ti voglio tanto bene >>
<<Anch'io>>
Risponde con una nota di sorpresa nel tono della voce.
<<Mirage?>>
Mi guarda negli occhi e in quel frangente sembra capire tutto e la sua espressione cambia.
<<Mi dispiace, ma ti prego di capirmi>>
Faccio in tempo a dire solo questo prima che Cole ci raggiunga.
<<Finalmente sei sceso, forza andiamo >>
Saluto Margaret e Micòl prima di afferrargli la mano e guidarlo verso l'esterno.
<<Dove andiamo?>>
<<In un posto che ti piacerà sicuramente >>
Gli dico tutta contenta. Dopo un'ora di viaggio in cui chiacchieriamo del più e del meno raggiungiamo la località completamente immersa nella natura e appena arriviamo veniamo accolti da un cameriere vestito in modo informale che ci indica il nostro tavolo.
<<Completamente immersi nella natura, proprio come piace a te>>
<<È davvero bello>>
Inaspettatamente, non devo neanche sforzarmi a ridere alle sue battute e a rilassarmi durante la serata e per la maggior parte del tempo mi dimentico anche il perché di questo appuntamento. Finita la cena però, la realtà mi piomba addosso e dopo aver pagato non ci dirigiamo verso la macchina ma facciamo un giro intorno al vasto spiazzo pieno di alberi e gente.
<<Cole, io...>>
Inizio interrompendomi all'istante non sapendo come rendere più facile la cosa.
<<Tranquilla, l'ho capito dal momento in cui hai detto di amarmi prima>>
Sollevo lo sguardo per incrociare gli occhi che mi hanno catturata dal primo istante e che mi hanno fatta innamorare il momento dopo.
<<Io...Non vorrei, ma è la cosa migliore per entrambi, per...>>
Certo che sto facendo il mio peggio in questo momento.
<<Il mio meglio sarebbe stare con te, ma capisco cosa intendi e non devi trovare giustificazioni, era un amore impossibile dall'inizio, ma sono felice di aver avuto la possibilità di conoscerti e amarti>>
Questa volta non mi trattengo e crollo in lacrime tra le sue braccia che mia avvolgono sicure e forti. Mi lascio andare tutto il vuoto che mi sono tenuta dentro dall'istante in cui ci siamo baciati nel corridoio di scuola fino ad oggi e quando mi riprendo mi dice.
<<Ti amo e continuerò a farlo fino a quando sarà>>
Il ritorno a casa avviene nel silenzio più totale e quando arriviamo davanti casa sua si sporge per baciarmi e lo fa con passione, come nel tentativo di volersi imprimere questo momento. Dopo esserci staccati poggia la sua fronte sulla mia e nel silenzio più totale abbandona la macchina che ora ha il suo profumo impresso.
Non sono mai stata ricambiata in amore e per una volta che ho potuto sperimentare cosa volesse dire amare ed essere amati dalla propria persona le ho dovuto dire addio...
STAI LEGGENDO
FATE
RomantizmCosa succede se il destino è più forte di qualsiasi nostro tentativo di cambiarlo? I nostri protagonisti saranno costretti a fare i conti con la realtà dei fatti.