CAPITOLO 24

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COLE'S POV

Dopo l'estenuante ora di fisica, finalmente la campanella che pone fine a questa lezione suona. Il rumore delle sedie che strusciano sul pavimento interrompe il discorso dell'insegnante e diversi studenti abbandonano di fretta la stanza.

<<Ragazzi, per la prossima settimana mi aspetto che veniate a recuperare il test di fisica andato male>>

Prova a dire il professore mentre gli studenti lasciano l'aula o intavolano conversazioni con i compagni. L'unica ancora seduta al suo banco è Mirage, seduta in prima fila che annuisce interessata, anche se non è una di quelle che deve recuperare il compito. Non appena il professore smette di cercare di raggiungere i compagni indifferenti si toglie gli occhiali per stropicciarsi gli occhi. Raccolgo in fretta le mie cose pronto per andare a casa e controllare gli ultimi dettagli dell'affare. I miei piani vanno però in fumi nel momento in cui, passando davanti alla cattedra dell'insegnante, quest'ultimo mi ferma.

<<Cole>

Mi richiama portandomi a sollevare lo sguardo nella sua direzione. Mi fermo e vado a posizionarmi davanti a lui cercando di nascondere la mia irritazione.

<<Che cosa ti prende?>>

Mi chede preoccupato. Non riesco ad afferrare cosa intende dire con questa domanda, ma lui arriva presto in mio aiuto proseguendo.

<<In classe sei distratto, non intervieni, hai preso un brutto voto al test di martedì. Non ti ho mai visto così in tutti gli anni in cui hai frequentato la mia lezione>>

'Forse perché mio padre non mi ha mai coinvolto a pieno nel suo lavoro'

Penso mentre mi rinchiudo nel mio silenzio.

<<E poi dalle profonde occhiaie che ti porti dietro da tutta la settimana mi fanno pensare che non dormi abbastanza>>

Poi poggiando le sue braccia sui fianchi prosegue

<<Se hai bisogno di una mano per rimetterti in carreggiata con tutto sono sicuro che Mirage ti potrà essere d'aiuto>>

Sollevo di scatto lo sguardo su di lui prima di voltarmi dietro di me seguendo il suo sguardo. Mirage a dispetto di tutti gli altri è ancora in classe e sembra aver origliato tutta la conversazine perché sembra sconvolta dall'affermazione del professore. Mi volto pochi istanti dopo verso l'insegnante e deciso gli dico:

<<Grazie professore, ma non ne ho bisgono. È solo un periodo un po' pesante, ma per la prossima settimana sarò di nuovo in forma>>

Per convincerlo ancora di più accenno un sorriso, il più realistico che ho in mio possesso. Dopo essersi soffermato ancora un po' a studiare il mio volto annuisce rassegnato.

<<Va bene Cole. Ti aspetto la prossima settimana per recuperare il test>>

<<Certo>>

Gli dico cordiale prima di incamminarmi verso l'uscita dell'aula. Mentre percorro il corridoio, ormai quasi completamente svuotato, vengo raggiunto dalla figura alta e slanciata di Mirage.

<<Scusa, non volevo ascoltare la conversazione tra te e il professore. Comunque l'ho notato anch'io che in questi giorni sei stato molto assente a lezione e non c'era nessuno che mi dava filo da torcere nel rispondere alle domande dei professori>>

Dice tutto d'un fiato tenendo stretti al petto un paio di quaderni.

<<Non ti hanno insegnato le buone
maniere?>>

Le domando scocciato senza neanche rivolgere il mio sguardo verso di lei.

<<E a te non hanno mai insegnato che è buona educazione preoccuparsi per gli altri?>>

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