COLE'S POV
<<Così...Cole io...dopo non sarò più...in grado di camminare>>
Dice Molly tra un ansito e un altro. Mi ero promesso di non portare a letto la stessa ragazza per più di una volta per evitare qualsiasi coinvolgimento da parte sua o mia, ma alla fine ho ceduto. Quando veniamo entrambi, senza esitazione, mi allontano da lei e voltandomi nella direzione opposta inizio a vestirmi.
<<Non rimani qui stanotte?>>
<<No>
Rispondo seccamente riabbottonandomi la camicia
<<Alla fine sono riuscita a convincerti a venire a letto con me un'altra volta>>
Decido di raccogliere il mio giacchetto senza infilarmelo per uscire di qui il più in fretta possibile.
<<Che c'è non ti è piaciuto? Possiamo fare il bis>>
Non le rispondo e apro la porta della sua camera pronto ad uscire.
<<Sarà per un'altra volta>>
<<Questa è l'ultima volta>>
Le dico serio per poi richiudermi la porta alle spalle. Non so per quale motivo, ma ho deciso di dare retta a mio padre. Non ho intenzione di impegnarmi con nessuno e ho deciso di utilizzare il sesso come uno dei tanti strumenti di sfogo che può tenermi lontano da casa. Una volta fuori dall'abitazione di Molly, salgo in macchina e avvio il motore partendo subito ad alta velocità. Quando arrivo a toccare i
100km/h sento un brivido di piacere scorrermi nelle vene. Non è lecito guidare a questa velocità dentro le città, ma è una cosa di cui non posso fare a meno e poi in queste zone non ci sono bambini né animali, quindi non corro il rischio di imbattermi in incidenti di questo tipo. Quando arrivo a casa sono lieto di sapere che mio padre non c'è, ma sono altrettanto felice di vedere il volto di mia sorella di nuovo acceso e felice.
<<Ciao>>
La saluto appoggiando la mia giacca sul comodino della mia stanza.
<<Ritornerò a dormire nella mia stanza>>
Mi volto verso di lei sorpreso dalla rivelazione e fortunatamente non le devo chiedere spiegazioni perché me le fornisce di sua spontanea volontà.
<<Non ha senso continuare a dormire qua e poi mi sento molto meglio e pronta a ritornare nella mia adorata stanza dove non c'è un ordine maniacale come qui. Poi, grazie a Mirage>>
Al suono del suo nome mi irrigidisco leggermente, ma riesco comunque a rilassarmi e ad ascoltare il resto del discorso
<<Ho passato un pomeriggio spensierato e divertente. Non so che poteri abbia, ma è in grado di farti dimenticare di tutto anche solo per poco>>
Lo so e infatti ne sono diventato dipendente per questo mi sono allontanato da lei prima che diventassi completamente assuefatto dalla sua presenza.
<<E poi è stato bello decorare l'albero della scuola e la scuola stessa. È stato strano, ma bello>>
Afferma infine rivolgendo il suo sguardo eccitato verso di me. Non abbiamo mai decorato la casa per le festività perché c'erano sempre i domestici, ma almeno condividevamo il momento dei regali che però, con il tempo, è svanito completamente.
<<Sono felice per te>>
Le dico andandomi a sedere al suo fianco.
<<Sai Mirage faceva un bell'effetto anche su di te, perché non vi rivolgete più la parola?>>
<<Perché è meglio così>>
Rispondo alzandomi dalla mia posizione e dirigendomi verso il bagno per fare una doccia
<<Per caso hai fatto sesso con Molly?>>
<<Perché?>>
<<Era da un po' che non vi vedevo così appiccicati e poi sei sparito per tutto il pomeriggio quindi deduco che tu sia stato da lei>>
<<Anche fosse?>>
<<Ti comporteresti proprio come vuole papà, da perfetto puttaniere menefreghista>>
<<E così sia>>
Rispondo prima di chiudermi in bagno e accendere l'acqua per farle capire che il discorso è chiuso.
<<Mamma e papà hanno inviato gli inviti, perciò avremo ospiti per natale>>
Che gioia, penso con profonda amarezza nel petto. Oltre a dover subire l'arrivo del mio compleanno devo anche sopportare la presenza di centinaia di persone di cui non frega niente né di me né di mia sorella e che sono solo affascinate dal carisma di mio padre e dalla bellezza di mia madre.
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FATE
RomanceCosa succede se il destino è più forte di qualsiasi nostro tentativo di cambiarlo? I nostri protagonisti saranno costretti a fare i conti con la realtà dei fatti.