CAPITOLO 82

0 0 0
                                    

MIRAGE'S POV
Ormai il rapporto tra me e Cole si è consolidato e la cosa non fa altro che riscaldarmi il cuore. Ogni giorno di più passato assieme a lui accresce i miei sentimenti tanto che ormai, dopo solo tre settimane da quando abbiamo riallacciato i rapporti sento di provare qualcosa di più che un semplice innamoramento. Tuttavia la paura che lui non ricambi la profondità dei miei sentimenti mi impedisce di aprirmi completamente, ma lui fortunatamente non sembra averlo notato.
<<A che pensi?>>
Mi volto verso Arthur per vedere se ho capito bene e quando dal suo sguardo capisco di aver inteso la sua domanda mi riprendo dal mio flusso di pensieri.
<<Niente di che, la fine della scuola si sta avvicinando e noi abbiamo tanti test>>
<<Eh lo so, ma pensa che tra un mese finisce tutto>>
<<Già. Quante cose sono cambiate quest'anno?>>
Gli chiedo ricordandomi della fine dell'amicizia tra me e Dafne e l'approfondimento del rapporto tra me e i fratelli Evans.
<<Vero. Non mi sarei mai aspettato di conoscere un'amica speciale come te>>
Mi dice avvolgendomi le spalle con le sue braccia.
<<Anche per me vale lo stesso>>
Gli dico ricambiando la stretta. Mentre percorriamo il corridoio verso l'uscita veniamo raggiunti dalla figura di Dafne, che da ormai un mese o forse più non mi rivolge più la parola. Inaspettatamente, i nostri sguardi si incrociano e lei si ferma proprio davanti a me e Arthur.
<<Ciao Mirage, ti volevo parlare>>
Dice abbassando lo sguardo a terra e arricciando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<Ci vediamo domani Mirage>>
Mi saluta Arthur rivolgendomi uno sguardo preoccupato prima di allontanarsi con il suo solito andamento tranquillo e controllato.
Non ho intenzione di iniziare la conversazione, perciò mi limito a guardarla senza proferire parola, mentre la mia mente inizia a vagare alla ricerca di risposte sul perché mi abbia fermata.
<<Mirage...So che sono stata parecchio ingiusta con te, ma in questo periodo ho capito che nessuno mi ascolta e mi consola come fai tu. Ho bisogno di te nella mia vita>>
Una parte di me vorrebbe ritornare con lei per via dell'abitudine e di tutti i momenti piacevoli vissuti insieme, ma poi la parte razionale di me prende il sopravvento e realizza ciò che ha appena detto, ovvero che non ha trovato nessuno pronto ad ascoltarla senza mai dire la sua.
<<Dafne con te ho vissuto momenti belli,ma se tu vuoi ritornare con me soltanto perché non hai trovato nessuno disposto ad assecondarti allora no, soprattutto dopo tutto quello che mi hai detto>>
Il suo sguardo incerto e titubante mi fa capire che ho colpito nel segno, perciò la sorpasso e mi dirigo verso l'esterno, triste di aver confermato ancora una volta di non aver  avuto una vera amicizia nell'ultimo anno. So che non ha senso piangere; ma dopo aver passato tutta la mia vita essendo la seconda, spesso anche l'ultima scelta di qualcuno, mi fa credere di non avere poi niente di così particolare o per cui vale la pena lottare. Mi ritorna in mente la mia precedente migliore amica con cui, per vari dissapori, ho chiuso. Quando il sole caldo mi colpisce in pieno viso sono costretta a socchiuse gli occhi. Approfitto di quel momento per asciugarmi velocemente le lacrime e appena fatto scendo di corsa le scale diretta verso casa.
<<Mirage>>
Mi volto nella direzione della persona che mi sta chiamando e per mia sfortuna noto che è Cole, il quale capirà subito che c'è qualcosa che non va.
<<Ehi ciao>>
Gli dico tirando fuori uno dei miei sorrisi migliori.
<<Non ti ho vista uscire con Arthur, va tutto bene?>>
<<Oh sì, mi ha solo fermata Dafne>>
<<E cosa voleva?>>
È consapevole delle cose che mi ha detto e dalla rigidità dei suoi lineamenti capisco che è infastidito.
<<Niente di che. Sono stanca vorrei solo tornare a casa>>
<<Ti accompagno>>
Mi dice prontamente, ma io scuoto la testa per mostrargli il mio dissenso
<<Ultimamente mi hai sempre accompagnata a casa, meglio se uso queste mie gambette per camminare>>
Gli dico allargando il mio sorriso per fargli capire che va tutto bene.
<<Va bene>>
Dice arrendevolmente e dal modo in cui mi guarda temo che abbia capito che c'è qualcosa che non va, ma il fatto che non abbia insistito mi consola.

FATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora