CAPITOLO 43

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MIRAGE'S POV
<<Grazie mille del passaggio>>
Biascica stancamente Dafne, slacciandosi con un po' di difficoltà la cintura di sicurezza. Appena scende dal veicolo mi assicuro che le aprano la porta prima di ripartire. Guido lentamente per le strade della città mentre ripercorro con la mente il momento che io e Cole abbiamo avuto. Non mi aspettavo che avrei avuto il mio primo bacio con lui e non mi sarei aspettata che mi avrebbe scatenato una bufera di emozioni contrastanti. Non mi aspettavo che le sue mani su di me mi avrebbero fatta sentire così bene, così accaldata. Non mi aspettavo che ci saremmo baciati una prima volta tantomeno una seconda e quando lo ha fatto è stato meglio del primo. Ancora, però, non mi capacito del fatto che io sia il suo primo bacio, ma ciò mi riempie il cuore.

'Sei proprio innamorata'

Sicuramente è così, ma non ho intenzione di rivelarglielo, non credo ricambi e non ho intenzione di scoprirmi così davanti a una persona di cui non ho ancora capito molte cose.

'Ma che però hai baciato'

Non so neanche come farò a continuare ad andare a scuola con lui, dopo ciò.
Finalmente arrivo a casa e una volta parcheggiata la macchina davanti l'abitazione scendo dalla macchina e mi dirigo verso l'entrata. Stranamente c'è una luce proveniente dalla sala che perciò raggiungo e trovo mio padre addormentato sulle gambe di mia madre, la quale gli accarezza i capelli leggermente ingrigiti mentre guarda un programma sulla TV.
<<Ciao>>
La saluto con voce bassa
<<Mirage>>
Mi saluta facendo per alzarsi per poi ricordarsi di avere mio padre sulle sue gambe. Lo sposta delicatamente sui cuscini del divano e si alza con addosso il suo pigiama preferito. Si avvicina a me e mi osserva attentamente.
<<Non sei ubriaca, menomale>>
Dice sollevata per poi proseguire
<<Com'è andata?>>
<<Una noia>>
Rispondo cercando di trattenere il sorriso che sta cercando di uscire
<<Immagino, infatti non riesci a non sorridere>>
<<Cole mi ha baciata>>
Confesso infine non sapendo a chi altri parlare di questa cosa, che se dovesse rimanere solo per me mi farebbe scoppiare il cuore.
<<Cole? Il figlio di Elia e Chantèl?>>
<<Sì, proprio lui>>
<<Ah>>
Risponde sorpresa.
<<State insieme e non me lo hai detto?>>
<<Insieme no, io...Cioè...Lui mi e io>>
Dico non sapendo cosa dirle e cosa spiegarle e cosa omettere, mentre gesticolo nella speranza che capisca.
<<Sarà pure un bravo ragazzo amore, ma stai attenta e non affidargli il tuo cuore finché qualsiasi cosa ci sia tra voi non venga definita>>
<<Certo mamma, non sono così sprovveduta>>
Le dico pronta ad andarmene in camera.
<<Ho sonno, notte>>
Taglio corto voltandomi e correndo su per le scale dopo essermi tolta le scarpe.  Una volta in camera mi butto sul letto e inaspettatamente mi metto a piangere. Davvero ridicolo, ma non riesco a trattenermi, di preciso non so perché piango ma lo faccio e quando non ho più niente da tirare fuori mi spoglio e mi faccio una lunga doccia come a voler eliminare il ricordo delle sue mani su di me e delle sue labbra rosee sulle mie. Tuttavia non ci riesco e mi ritrovo sotto le coperte senza alcuna speranza di addormentarmi, ma fortunatamente, alla fine, mi abbandono ad un sonno profondo.

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