DepressedLoveStories

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Autrice: DepressedLoveStories, buona fortuna!

"Non so come, ma riuscì ad evadere insieme agli atri, grazie ad un malore da parte di un ragazzo, ben architettato. Ero sola, ma vidi Raphael da lontano. Corsi in contro a lui, desiderosa delle sue labbra, ma... Non l'ho neanche sfiorato. Una guardia lo aveva preso, e a me, non restava che scappare. Mi trovai in un bosco fitto di vegetazione. Corsi senza sosta, senza meta, con la sola speranza di uscire viva da quell'incubo incessante da anni.Dopo cadute, ferite procurate da alberi con rami taglianti, e panico fino in gola, raggiunsi una strada deserta. Iniziai a sollevarmi un po, e percorrere quella via, che sembrava non finire mai. Un furgone con un anziano signore mi offrì un passaggio fino in paese, ma non era una buona persona. Mi portò in una terra sconosciuta, scaraventandomi in un fienile. L'uomo urlò 'Spogliati, spogliati!' Ed ero così umiliata... Sono stata una vigliacca a lasciare tutto e tutti. Ad uccidere mio fratello, ad innamorarmi di Raphael, e lasciarlo al suo destitno... Forse era proprio quello che mi meritavo. Riuscì a tenere testa all'anziano, dandogli dei calci in viso. Corsi di fuori, accesi la vettura, e riuscì a guidare fino a Seattle." Ormai sto in lacrime, ma questo non impedisce la mia forza di continuare, ed di informare a Logan tutti i dettagli della mia storia...

Per puro miracolo, mi trovai nella città. "Avevo la tenuta da detenuta arancione, ed hanno immediatamente pensato che fossi un'evasa, il che era vero. Cercai di non dare troppo nell'occhio, finchè non mi scontrai contro una donna. Era molto elegante, e mi guardava in modo strano. Mi propose di andare con lei. Mi portò in un orfanotrofio gestito da lei, io ero la seconda ragazza più grande. Bridget aveva 17 anni, ed era così irresponsabile ed irriquieta. Una pazza, ma riuscivo sempre a controllarla e a farla stare buona. Aveva il cancro al cervello, sai? Ma era così dolce... Nonostante il tumore la stesse divorando, i suoi occhi trasmettevano vita, speranza, amore.

Nonostante il tumore la stesse divorando, i suoi occhi trasmettevano vita, speranza, amore. La suora che guardava i ragazzi, Christina, ha sempre ammirato le mie doti. Ha sempre creduto che sarei tagliata per fare la manager, dato che ero l'unica a controllare Bridget. Passavo così tanto tempo con lei." Inizio a ridere, e a ricordare tutte le stupidaggini che ho fatto con questa ragazza.

"Purtroppo la sua, era una fase critica. Peggiorava settimana dopo settimana, riducendosi al vomito, nausea, crampi, e la macchia nera era sempre più insistente. Voleva di più e se lo prendeva, strappando a Bridget la sua stessa vita. 'Sei il mio ideale, Angel. Sei la mia migliora amica, la mia custode, Angel Richardson' furono le sue ultime parole, prima di lasciarmi. Questo è il mio vero nome, Logan. Ma Angel Richardson è morta, ormai. Sono rinata con lo pseudonimo Roxanne Davis per non essere scovata dalle autorità. Dopo la morte di Bridget, la voglia che lei aveva di vivere, io l'avevo persa. Stavo pensando di mettere fine ai miei giorni. Stavo per impiccarmi su una grande quercia morta, con una corda di ferro. Sarei morta il giorno dopo, ma una coppia sposata venuta dalla California, ha voluto adottarmi. Un filo di speranza si riaccese in me." Decido di girare il capo, e vedere Logan ridotto quasi in lacrime. Ha gli occhi così lucidi... Prendo il suo viso tra le mani, per raccontargli il resto della storia. Della mia tragica storia.

"Loro erano ricchi, ed il congnome Davis l'ho preso dal mio nuovo padre adottivo. Finalmente, sono riuscita ad arrivare ai miei primi progetti. A 17 anni, feci l'esame di ammissione per la scuola superiore ed ero al quinto anno. Ero molto preparata e determinata per raggiungere il mio obiettivo. Era una scuola frequentata da molti ragazzi snob, perchè richiedeva la divisa, un certo comportamento e, soldi. Come si dice... Dalle stalle alle stelle.

Riuscì a diplomarmi sei mesi fa, Griffin si trovò per caso l'ultimo giorno di scuola, e decise di prendermi come assistente. Ed ora... Eccomi qui, con il tuo viso tra le mani, sul mio letto matrimoniale, nudi, a raccontarti tutta la storia della sottoscritta." Gli do un leggero bacio sulle labbra, e lui risponde subito abbracciandomi con avidità.

"E così... Questa è la tua storia. Wow, incredibile le numerose sofferenze che hai dovuto subire. Ed io che facevo anche l'indeciso... Solo ora mi rendo conto della mia stupidità. Scusami, Roxy." Guarda in basso colpevole, ma ha torto, stavolta.

"Non è nulla, Logan. Non lo sapevi. E non ritenerti stupido. La stupidità umana è ben altro, credimi... Ed io, ne so qualcosa. Ma sono sopravvissuta. Ed ora, sto vivendo. Con te, e con tutti voi, che rendete vive le mie giornate." Continuo a sorridergli, alzandogli il capo.

Ci fissiamo negli occhi, e Logan mi stende lentamente,baciando ogni centimentro, ripetendomi che mi ama, e che sarebbe stato permolto tempo con me. Non poteva permettermi il per sempre, perchè nulla lo è.Niente è in eterno, se non l'infinito. E quella sensazione da lasciarmi senzafiato, da farmi assaggiare quella piccola, ma fondamentale, parte di felicità,sento anche un'infinita felicità di quell'attimo tanto piccolo e immediato,quanto infinito. Tocca il mio corpo con le sue mani magnetiche, iniziando dallebraccia, alle dita dei piedi. Mi bacia, mi stuzzica con delle piccole torturedi piacere, sta dimostrando di amare il mio corpo. Di amare me, nonostantetutto. Nonostante il mio passato così crudele da accettare persino per lasottoscritta, lui lo fa. Per entrambi. Perchè il sentimento forte che proviamol'uno per l'altra, l'amore, è inspezzabile, ormai. Siamo una piccola parte diinfinito, vogliosi di provare quelle sensazioni infinite di serenità, amore edolcezza. Cose che mancano ad entrambi, di cui non viviamo senza, se non con lapersona che desideriamo ardentemente fin dentro le nostre ossa.
Ed io, dopo anni ed anni di torture e fallimenti, ho finalmente capito di starea casa. Di sentirmi a casa. Logan, è la mia casa.

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