Autrice: Raindrops91
Aspettavamo la mezzanotte per darti gli auguri, quando ti sei voltato verso di me per sussurrare: "Silvia, io ti amo."
Era il giorno del tuo compleanno.
Io e mio marito avevamo organizzato una festa in casa nostra.
E smisi di esistere quando le tue parole si diffusero dall'orecchio all'anima. Il mio raziocinio ti aveva lasciato anni prima, ma il mio cuore non aveva mai abbandonato il pensiero di te, di noi.
Mi ero portata dentro quel macigno senza confessarlo a nessuno. Perché, conoscendolo, avrebbero sofferto troppe persone. Ma era diverso adesso che mi ricambiavi, che mi capivi.
I nostri sguardi si cercavano tra gli invitati. Senza potersi abbracciare.
Tu mangiavi la torta in un piattino e trovasti un modo per restare soli: ne rovesciasti un pezzo sul maglione. E nessuno capì che era uno stratagemma.
Mi domandasti in prestito una felpa di mio marito. Ed Io feci finta di nulla, ansiosa di assecondare quella farsa. Salimmo in camera per prenderla.
Lungo il corridoio, camminavi dietro di me e le nostre dita giocavano a sfiorarsi e a lasciarsi andare.
E chiusa la porta, fummo vittime del timore ancestrale di avere appena confessato i nostri sentimenti. Non ti avevo mai avuto così vicino. Per anni, ti avevo vissuto a distanza, senza poterti avere. Racimolando istanti di cui ero gelosa come un'ape del suo miele.
Come in quei viaggi in macchina, in cui tu eri alla guida.
I nostri compagni dormivano, ed io combattevo il sonno, per non perdermi nulla di te. Ignara che anche tu facessi lo stesso.
I tuoi occhi grigi scavarono nei miei. Le tue mani intrappolarono il mio viso. E trovasti le mie labbra già schiuse quando le svegliasti con un bacio.
Combattevi una guerra facile, perché ti volevo troppo. E il resto aveva perso d'importanza. I nostri corpi si pretendevano.
L'aria profumava di adrenalina. Del timore di essere scoperta a contatto con la tua pelle ruvida.
Ascoltavo la voce di mio marito, al piano di sotto, mentre mi toglievi i vestiti; ma il suono più forte era l'attrazione per te.
Stavamo per buttarci sul letto, quando mormorai affannosamente:
"Non qui ... Non ora."
Sono trascorse due settimane da allora. Ci siamo dati appuntamento in questo albergo.
Sei seduto al bar. E le tue spalle ricurve aspettano solo che la mia mano le avvisi che sono qui.
Sei elegante mentre bevi da un bicchiere di cristallo.
Ti volti, mi guardi. Così bello. Alto.
Le gambe fremono venendoti incontro, perché stasera riusciremo ad amarci.
Ti siedo accanto. E il mio cuore traballa come le aste instabili dello sgabello.
Il mio vestito nero lascia scoperta la schiena: soltanto due fili di perline vi s'incrociano, come a volervi imporre un divieto che presto tu violerai.
"Sei troppo bella."
Ridiamo. Flirtiamo. Non è da noi tradire. Ma l'istinto ci prevale. E siamo così deboli da cedervi senza lottare, ma forti abbastanza da assecondare quest'emergenza senza remore alcuna.
Abbiamo sprecato anni a cercare di non ferire il prossimo. Ma l'attesa frustrante con cui abbiamo pazientato è stata eroica. Ora lo so.
Domani ci restituiremo al mondo che non ci conosce. Ai nostri compagni per cui proviamo ormai semplice affetto. Ma non stanotte.
Entriamo in camera, nervosi e ansiosi di toccarci. Di nuovo vergini, l'uno di fronte all'altra.
Mi sfiori la pelle seminandovi le impronte labili delle tue labbra. Poi mi spogli e liberi il gancio del reggiseno, mentre i tuoi pantaloni scivolano giù aiutati dalle mie mani. Accarezzo il tatuaggio che hai sul petto nerboruto, quello che tua moglie disprezza. E diventiamo famelici. Mi mordi vicino al seno, baciandomi con foga. Dici: "Quando sono con lei, io penso a te." E i miei capelli si scompongono sul cuscino, quando mi fai distendere sotto di te. Spingiamo le lenzuola sotto i piedi perché siamo stufi di nasconderci. E le mie gambe ti fanno spazio per farti da guida. Ti prego, insegnami la dolcezza di un respiro. Perché dopo stanotte mi mancherà il fiato quando saremo distanti. Ed io voglio salvarmi dall'affogare. Perché, sai, anche in un letto si può morire, ma l'amore ti resuscita ogni volta. Con un bacio.
Veniamo insieme, addormentandoci l'uno nell'altra.
E dev'essere questo l'amore: addormentarsi vicino a chi ti fa sognare.
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Concorso scrittura {ISCRIZIONI CHIUSE}
RandomConcorso wattpad il cui unico scopo è far crescere la tua storia, e farti conoscere in questo mondo.