V_Jackie

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Autrice: V_Jackie

Non appena vedo arrivare l'autobus, il cuore inizia a battermi forte e mi sento mancare improvvisamente il fiato.

Come al solito, il mezzo è stracolmo di gente che si spinge e impreca in continuazione,ma ormai, da un mese a questa parte, non ci faccio nemmeno più caso. Anzi, preferisco quando c'è più ressa, così posso osservarla indisturbato , senza farmi notare. Lei, la ragazza del numero 20, la mia Claire. A dire la verità, non so minimamente chi sia, come si chiami, ne a che fermata salga o scenda. Lei è Claire nei miei sogni ; è la ragazza a cui penso alla sera, appena prima di dormire, perso in un mondo immaginario, un mondo dove posso pensarla indisturbato , un mondo dove finalmente riesco a spogliarmi dei miei pudori, della mia timidezza, dei miei sensi di colpa. Immagino di fare l'amore con lei fino allo sfinimento e dopo il sesso, di rimanere abbracciati per ore a parlare di letteratura, della nostra giornata o di argomenti frivoli. E dopo, fare ancora l'amore come se sentissimo il bisogno impellente di unirci, di tornare ancora ad essere un tutt'uno, smarriti in un abbraccio infinito ed una passione ardente.

La mia realtà attuale, invece , è molto diversa.

Non so proprio come instaurare un approccio con lei, perciò mi limito a guardarla da lontano ogni sera.

Non vedo l'ora che le mie giornate volgano al termine per poter prendere il 20 ed incontrarla. Quando la guardo , il tempo per me sembra fermarsi, quasi come fossimo in una bolla, sospesi in un attimo che pare eterno, mentre il mondo intorno a noi scorre a velocità supersonica.

Una sera, decido d'impulso di saltare la mia fermata e seguirla.

Ho il batticuore e sono molto nervoso, ma anche determinato. Voglio sapere di più su di lei; ormai , sono talmente pazzo di questa ragazza misteriosa che ho perso ogni buonsenso.

L'autobus esce dal centro, recandosi nella periferia costiera della città. La vedo alzarsi e scendere, tenendo sotto braccio una vecchia copia de "L'Insostenibile leggerezza dell'essere" ed io , cercando di essere il più discreto possibile, faccio lo stesso.

Una brezza leggera si alza, donandomi un po' di sollievo; per essere maggio , fa sorprendentemente caldo.

Dopo un po' , la vedo fermarsi contro il parapetto del lungomare: ha gli occhi assorti in qualche pensiero che sembra tormentarla, ma ai miei occhi non è mai sembrata così bella. Improvvisamente, si gira di scatto verso di me ed io mi sento pieno di vergogna. Faccio per andarmene, ma lei inizia a parlare, citando un passo del libro.

" Soltanto il caso può apparirci come un messaggio. Ciò che avviene per necessità, per ciò che è atteso che .."

"..che si ripete ogni giorno" la interrompo "..tutto ciò che è muto.."

"Soltanto il caso ci parla." concludiamo entrambi.

Ci fissiamo per un lungo istante.

Sento un formicolio in tutto il corpo, un calore bruciante e un desiderio prepotente.

Gli occhi azzurri di lei si fanno di colpo lucidi; la vedo umettarsi le labbra e avvicinarsi a me. Mi prende per mano e mi conduce in un punto appartato di una spiaggia non ancora adibita alla balneazione e mi fa sedere sulla sabbia umida. Nessuno di noi parla, nessuno vuole rovinare quest'incantesimo.

Ormai è si è fatto buio, ma la sua pelle pallida viene illuminata dal chiarore della luna, conferendole un aspetto etereo, quasi sovrannaturale.

Forse tutto questo è un sogno, un bellissimo sogno.

Cerco la sua bocca e trovo due piccole labbra morbide, le quali ricambiano il bacio con travolgente passione.

Di colpo, tutto cessa di esistere: non esiste più Daniele, lo studente timido ed impacciato, anzi , non è mai esistito. È come se mi fossi reso inconsciamente conto che aspettavo solo lei, solo questa meravigliosa ragazza per essere finalmente me stesso. Non provo imbarazzo quando mi mostro nudo davanti ai suoi occhi, quasi come volessi dirle : "Mi mostro a te senza nessuna barriera, fa di me cosa vuoi ".

Anche lei si spoglia, lasciando da parte ogni pudore, ogni ripensamento.

E mentre ci amiamo , osservati solo dalla complice luna, mi sento come se avessi trovato finalmente il mio posto nel mondo.

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