Concorso scrittura {ISCRIZIONI CHIUSE}

andri98

Autrice: andri98

Tutto inizia da uno sguardo.
Uno sguardo che non potrai mai scordare: penetrante, passionale.

Angela si rigirò nel letto. Non riusciva a dormire. Continuava a tornare con la mente a quel giorno di due settimane prima quando aveva soccorso Mark Hill, ospitandolo in casa sua.
Sospirò. La sua ferita alla gamba era quasi guarita. Presto se ne sarebbe andato e lei sarebbe rimasta sola. Di nuovo. Come aveva fatto ad affezionarsi così a lui? E perché si sentiva così turbata al pensiero che dormisse nella stanza a fianco?
Erano passati solo due anni da quando Matt, suo marito, l'aveva lasciata a causa di una polmonite. Possibile che le mancasse tanto un uomo?
Emise un gemito sommesso e si girò su un fianco. Mark non era un compagno adatto a lei; doveva dimenticarlo, ma come, se la sua sola presenza l'accendeva di desiderio?
In quel momento sentì uno scricchiolio nel corridoio. Tese l'orecchio, captando un rumore di passi e un lieve fruscio. Poi la maniglia della porta venne abbassata e si aprì. Trattenne il fiato, mentre la figura di un uomo alto e muscoloso varcava la soglia. Indossava solo un paio di pantaloni.
"Angela?" la chiamò lui sottovoce.
"Mr. Hill...cosa fate qui? Vi sentite male?"
Lui si appoggiò allo stipite della porta e incrociò le braccia sul petto.
"Non eravamo d'accordo che mi avreste chiamato Mark? Detesto le formalità."
Si tirò su a sedere, irrimediabilmente imbarazzata.
"Non avete risposto alla mia domanda".
"C'è bisogno di una risposta?"
Lo vide avanzare verso di lei, il corpo teso. In quel momento avrebbe dovuto intimargli di uscire dalla sua stanza, minacciarlo di mettersi a urlare, ma la sua voce si rifiutò di collaborare. Si ritrovò a seguire con lo sguardo ogni suo movimento, il cuore che le batteva furioso nel petto.
Angela deglutì. "Co-cosa avete intenzione di fare?"
In risposta lui si chinò su di lei, catturandole le labbra in un bacio mozzafiato. Fu come se un fuoco indomabile si fosse acceso all'improvviso dentro il suo corpo. E si sentì perduta.
Mark non sapeva cosa gli fosse preso. Era solo consapevole di essersi ritrovato all'improvviso davanti alla porta di Angela Evans, con intenzioni poco rispettabili. Sentiva formicolare i polpastrelli per il desiderio di toccarla mentre le infilava la lingua in bocca, assaporandola.
"Angela, tu mi stai uccidendo.." le disse in un sussurro, la bocca ancora incollata alle sue labbra.
La sentì aderire al suo corpo eccitato e ricambiare il bacio con crescente entusiasmo.
"Ti voglio. Ora."
Angela sussultò. I suoi occhi neri lo scrutarono incerti, ma lui non le diede il tempo di pensare e prese ad accarezzarle i seni, attraverso la stoffa sottile della camicia da notte.
"Anche tu lo vuoi. Lo so..."
Le pizzicò un capezzolo e la sentì gemere forte mentre gettava la testa all'indietro, in preda a un piacere divorante.
"Devo entrare dentro di te...Non posso aspettare. "
Angela si sdraiò, sollevando la camicia da notte e allargando le cosce per lui. Era terribilmente sensuale, nella sua innocenza.
Si inginocchiò di fronte a lei e il materasso scricchiolò sotto il suo peso. Si sbottonò i calzoni, senza distogliere mai gli occhi da quelli di lei. La vide sbattere le lunghe ciglia scure e poi trasalire, mentre liberava la sua erezione.
Davanti al suo sconcerto gli sfuggì un'altra risatina. "Impressionata, dolcezza?"
Lei annuì, senza proferire parola.
Sorrise divertito. Angela aveva le guance in fiamme.
Mark si chinò su di lei e tornò a baciarla sulla bocca, sul mento, sul collo. Assaporò ogni parte di lei e, mentre la baciava, la penetrò lentamente.
"Sì, così dolcezza.." le sussurrò, aumentando il ritmo delle spinte. "Mi stai facendo impazzire".
Lei cominciò ad ansimare. Sembrava volerlo accogliere sempre più in profondità, dentro di sé. Infine urlò, travolta dall'orgasmo, subito seguita da Mark, che si ritrasse giusto in tempo per non riversare il proprio seme dentro di lei.
Si passò una mano fra i capelli scompigliati, mentre Angela arrossiva nuovamente.
Rise. "Ora dormi, dolcezza".