katherinezopp

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Autrice: katherinezopp

Siamo alla stazione, i treni arrivano e partono, la voce metallica risuona dagli altoparlanti. Samuel deve andare in guerra. "È il mio paese, è un onore" così mi ha detto. Come fa a non rendersi conto che non sono più niente senza di lui. Il suo volto non lo scorderò finché avrò vita. Le nostre mani unite che sembravano create per stare intrecciate resteranno per sempre indelebili nella mia mente. I suoi occhi saranno per sempre impressi nei miei. Ora dovrò guardarlo partire, non è stata una sua scelta e lo so ma non riesco a separarmi da lui. Abbiamo deciso di andare avanti con la nostra vita, non sappiamo quanto dovrà stare via e, anche se nessuno ha il coraggio di dirlo, non sappiamo nemmeno se mai riuscirà a tornare da me e lui ha deciso per tutti e due che non possiamo aspettarci per sempre ma io non riuscirò mai a dimenticarlo, dovesse stare via un giorno o dieci anni io lo aspetterò. Non posso pensare di trovare un'altra persona che possa sostituire ciò che in poco tempo mi ha dato lui. Con lui il mio cuore batteva in un modo non naturale, la mia pelle prendeva fuoco ad ogni suo piccolo tocco. Non ho mai visto un sorriso nel mio viso come quello che mi provocava lui. Come faccio io ora a sperare di andare avanti. Come faccio a continuare la mia vita come se quest'ultimo anno non fosse mai esistito. Era bastato un suo sguardo per farmi innamorare perdutamente di lui, anche se all'inizio non volevo ammetterlo a me stessa. Mi ha corteggiata facendomi sentire donna, bella e desiderata. Ha lottato per avermi senza sapere che in realtà ero sua già da quando i suoi occhi hanno incrociato i miei, non sapevamo niente l'uno dell'altra ma fin da subito abbiamo capito che ci appartenevamo. In vita mia non ho mai nemmeno sognato di potermi sentire viva come con lui e ora cambierà tutto dovrò accontentarmi di aspettare una sua lettera, se avrò fortuna potrò vederlo attraverso Skype, sono sicura non mi basterà ma non ho alternativa. Lo bacio, tutto attorno a noi scompare, non si sentono i rumori dei treni né la voce dagli altoparlanti, ci siamo solo lui ed io. Si, ormai ho deciso, non mi importa cosa vuole lui, non mi importa che non vuole questo per me, io lo voglio. "Ti aspetterò, te lo prometto" glielo sussurro tenendo le mie labbra incollate alle sue. "Ti prego non farlo, vivi la tua vita, vai avanti e ama come solo tu sai fare", mi lascia un ultimo bacio e si gira per salire sul treno. Lo vedo prendere posto accanto al finestrino. Cerco di trasmettergli con più forza possibile quanto lo amo e percepisco che per lui è lo stesso. Il treno parte e cerco i suoi occhi finché il sole che mi batte contro non fa sparire dalla mia visuale quel treno, i miei occhi si riempiono di lacrime. Voglio credere in noi, voglio credere che per noi c'è ancora speranza. Non so se esiste un Dio o se esiste il destino ma non posso pensare che la vita mi abbia messo davanti Samuel per poi strapparmelo via così, deve esserci il lieto fine, deve esserci per forza. Ci voglio credere. Lo aspetterò per sempre.   

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