Concorso scrittura {ISCRIZIONI CHIUSE}

CeciliaBruni

Autrice: CeciliaBruni

03:27.

Carpe diem.

Guardo per l'ennesima volta l'orologio impaziente di agire.
Continuo a spiare la mia vittima dalla finestra della sua stanza e cerco di mimetizzarmi grazie alla mia tuta blu quasi nera, dei colori della notte.

Lei dorme beata nel suo letto e giurerei di non averla mai vista così bella e serena.

Scendo dalla scala che mi permette di arrivare al piano superiore e mi dirigo verso la porta di casa.

Sono entrato così tante volte che ormai potrei farlo ad occhi chiusi e con le mani dietro la schiena.

Scassino la serratura ed inizio ad aggirarmi per la casa di Kate nel silenzio più totale.

Salgo lentamente le scale in punta di piedi e mi fermo di fronte la porta della sua camera che è chiusa.

Conosco a memoria ogni centimetro, ogni millimetro di questa casa e so perfettamente dove lei tiene ogni singolo oggetto.

Mi volto lentamente e scorgo immediatamente il vaso di orchidee in cui Kate nasconde le chiavi di riserva.

Cerco silenziosamente la chiave della sua camera e, non appena la trovo, apro la porta.

Lei è qui di fronte a me, ad una distanza di due metri, che dorme beatamente, distesa nel suo letto a baldacchino.

Le lunghe tende trasparenti del suo letto creano un armonia perfetta con la bellezza delicata ed angelica di questa ragazza.

Estraggo il coltello dal mio zaino e mi preparo all'ennesima azione degna di un film horror.

Faccio due passi impercettibili e mi blocco quando lei si inizia a muovere rigirandosi su se stessa.

Si porta un braccio davanti agli occhi e capisco immediatamente che si è svegliata.
Mi getto velocemente a terra e mi nascondo sotto il suo letto per non farmi scoprire.

Sento i suoi passi muoversi sul pavimento e scendere al piano di sotto, così inizio a preparare tutto ciò che mi servirà per mettere fine alla sua tenera ed innocente vita.

Percepisco dei movimenti e sento il peso della mia ragazza poggiarsi dolcemente sul letto.

Esco dal mio nascondiglio e mi alzo in piedi osservando la mia amata.
La vedo girarsi e fare un salto all'indietro.

-Amore, mi hai fatto spaventare a morte!-
Mi dice lei guardandomi.

-Uhm..Davvero? Non era mia intenzione spaventarti fino alla morte!-
Rispondo io con un piccolo ghigno in volto.

Kate mi fa cenno di sedermi accanto a lei così nascondo il coltello dietro la schiena, nei pantaloni e mi vado a sdraiare accanto a lei.

Le accarezzo i capelli biondi ed inizio a sussurrarle delle frasi, cercando di farla addormentare.

-Sai perchè ho scelto te?
Beh è semplice...Si sa che i predatori preferiscono le prede semplici, quelle facili da catturare ed ingannare...
I predatori aspettano il momento giusto per colpire, lasciano che la loro preda si senta al sicuro con loro, lasciano passare del tempo per non destare sospetti, e poi bum.
Colpiscono nel momento più adeguato...Quello che hanno atteso impazientemente, e non lasciano più nulla.
Uccidono brutalmente la loro vittima, consapevoli di correre un grosso rischio, ma in fondo a loro non importa nulla, hanno ottenuto ciò che volevano.
Si sono liberati di una persona, un animale, una cosa semplicemente uccidendola.
Sai, cara ed innocente Kate, tu sei una preda perfetta, te lo assicura il tuo predatore.-

Lai alza lo sguardo e mi guarda impaurita prima di iniziare ad urlare, così, cogliendo l'attimo, estraggo il coltello dai pantaloni e faccio scivolare la lama sul suo collo, facendo uscire immediatamente una cascata di sangue scarlatto.

Poggio la mia mano sul suo petto, per percepire il battito cardiaco fermarsi.
Le accarezzo di nuovo la chioma diventata, ormai, di un rosso accesso a causa del sangue che continua a scorrere e mi alzo dal letto per fuggire dal luogo del delitto.

Mentre scendo le scale sento le sirene di una pattuglia di polizia avvicinarsi.
Gli sportelli dell'auto sbattono violentemente e le persone al suo interno scendono.

-Esca dalla casa! È circondato!-

Apro la porta di casa ed alzo le mani in segno di resa, prima di venir portato in macchina da due poliziotti.

Guardo le mie mani ammanettate e gli esplosivi che mi circondano la vita.
Se non la scamperò io, non la scamperà nessuno.

-Carpe diem.-