arablu

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Autrice: arablu

Mi sono appena appisolato su un divano del salotto quando sento dei forti colpi che mi ridestano. Troppo stanco per capire, impiego alcuni minuti per accorgermi che i rumori vengono dall'entrata, dove qualcuno sta bussando furiosamente alla porta di questa casa. Accidenti! Nessuno doveva sapere della mia permanenza qui, è evidente che la Serpe non ha tenuto il becco chiuso!

Scatto verso la porta dello scantinato e mi fiondo attraverso di essa rischiando di rompermi l'osso del collo lungo le scale; quando finalmente attero sul morbido tappeto che ricopre il pavimento, corro disperato verso l'armadio dove avevo sistemato tutta l'attrezzatura per fuggire: meglio essere previdenti. Intanto dall'altro inizio a sentire degli spari e un improvviso colpo: hanno buttato giù la porta. Merda!

Estraggo velocemente tutto quello che avevo messo nel mobile e corro verso l'altra stanza della cantina. Chiudo la porta blindata che divide le due stanze e prendo un breve respiro, ce la posso fare. Sistemo tutto quello che ho raccolto all'interno di uno zaino, mi avvicino ad un angolo della stanza ed inizio a grattare con le unghie contro il muro. Dopo alcuni istanti compare una porticina, la apro ed esamino attentamente la strettoia.

Uno stretto cunicolo si inoltra verso le profondità della terra, ma sono certo che questa sia la mia unica salvezza. Senza ulteriori ripensamenti mi infilo all'interno ed inizio a procedere a gattoni. Tempo neanche due minuti che inizio a sudare terribilmente, gli occhi iniziano ad appannarsi e gli arti a cedere per colpa dell'eccessivo calore. Cerco di farmi forza e mi trascino ancora avanti, quelli che sono solo metri mi appaiono in realtà chilometri, mi sembra che stia iniziando a dilatarsi addirittura il tempo.

Dopo quelle che mi sembrano ore vedo finalmente una piccolissima luce lontana, nel frattempo sembro riprendere il senso dell'udito e mi pare quasi che mi giungano alle orecchie latrati di cani, ma sono sicuro che non sia possibile, deve essere tutto frutto della mia immaginazione. A pochi metri dall'uscita velocizzo i movimenti, non ce la faccio più, le pareti mi stanno soffocando, mi sembra quasi di morire...

Finalmente sono fuori: ho raggiunto la salvezza. Non ho neanche fatto in tempo a formulare questi pensieri che vengo colpito alle spalle da un proiettile e crollo a terra. Vedo solo due occhi famigliari che mi osservano prima di svenire, poi tutto è buio. 

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