Concorso scrittura {ISCRIZIONI CHIUSE}

andri98

Autrice: andri98

Il commissario, che si aspettava di trovare un'altra donna in lacrime, fu sollevato nel vedere Carolina calma. Solo il pensiero che lei ancora non lo sapesse, lo faceva sentire agitato.

La donna non si fermò fino alla fine del corridoio dove aprì una porta;mi fa segno di entrare e con un cenno del capo mi indica la sedia in pelle marrone chiaro su cui devo sedermi.
La camera in cui ci troviamo non è per niente piccola,decorata con mobili antichi e molti libri dentro una grande libreria appoggiata alla parete.
Anche se l'arredamento può apparire sobrio, la camera è riscaldata da colori accesi.
Carolina è una donna sottile, dai capelli di un biondo cenere tagliati fino alle spalle e due grandi occhi marroni.
"Vedo che vi intriga quest'ufficio." prova a indovinare "Era di mio padre;lui è morto quando io ero troppo giovane per ricordarmelo. È venuto qui riguardo Paolo, vero? Cosa vuole sapere?"
"Tutto quello che lei ci dirà, qualunque informazione, sarà utile per noi."
"Capisco. Purtroppo non so cosa dirvi. La morte di Paolo è stato un trauma terribile, dovevamo sposarci a breve."
"Anche se lei non mi sembra per niente sorpresa..."
Carolina sorride amaramente.
"Non posso cambiare la realtà, devo adattarmi."
"Devo dire che il suo comportamento è da ammirare, ma allo stesso tempo insolito."
"Mia madre era molto emotiva e andava in depressione molto facilmente. Da lei ho imparato che le emozioni non sempre portano alla felicità."
"Mi parli di Paolo."
"Lui era una persona riservata, come me. Non aveva nemici ed è stato il primo uomo nella mia vita."
La suoneria suona improvvisamente per 3 volte.
"Devo aprire. È Sharon, la vicina di casa.. è una donna molto curiosa."

"Mio dio, ho letto nel giornale riguardo Paolo, mi dispiace così tanto...una tragedia dopo l'altra" la sento dire dalla fessura della porta lasciata aperta da Carolina.
Non riesco a sentire la risposta, tranne il ticchettio dei tacchi.

"Mi scusi, rieccomi."
"Si figuri, tutti abbiamo una vicina troppo curiosa, ma cosa voleva dire con 'una tragedia dopo l'altra'?"
"Mia madre è morta in un incidente terribile,travolta da un camion sulle strisce pedonali. E poi Elvira, sua sorella, morta un giorno prima di suo marito, Franco. E adesso.. Paolo."
Chiudiamo la conversazione dopo una ventina minuti ed esco dopo averla salutata.

Prima di andarmene mi fermo da Sharon.
"Posso entrare?" chiedo dopo che mi ha aperto la porta.
"Ma certo, venga dentro!"
"Pensavo che lei potesse dirmi due parole riguardo Carolina.."
"Solo due parole? Magari un romanzo intero! È troppo egoista, una persona cattiva."
"Perché dice questo?"
"Non lo sa? Due anni fa qui volevano costruire un'enorme centro commerciale, chiamato Aurora. Ci hanno offerto soldi e una casa per rasare al suolo tutto, ma due settimane prima dal firmare il contratto Anna, sua madre, è morta. Carolina non ne voleva sapere di lasciare quella casa."
"Avete dei documenti dai proprietari di "Aurora"?
"Certo" risponde tirandoli fuori da un cassetto "potete prenderli."

Chiuso nel mio ufficio studio i fogli che ho davanti.
Faccio una veloce ricerca:il centro commerciale appartiene alla ditta TT, quella dove siamo stati ieri poiché sono i principali avversari in affari di Paolo.
"È pulito, amico. Non c'è nulla di illegale." afferma il mio collega.
"Hai scoperto qualcosa riguardo i vari decessi?"
"Aspetto notizie riguardo la madre. Elvira, invece, è morta di overdose..insulina."
"Davvero? Chi ha ereditato tutto?"
"Non Carolina, una nipote da parte di Franco."
"Non riesco a capire...torniamo a casa. Dobbiamo riposare."
"A domani."

Il giorno successivo, prima di pranzo, arrivano notizie. Anna è stata uccisa da una macchina, una Ford rossa.
Carolina ha mentito.
Non è stato difficile trovare che lei è stata proprietaria di una Ford per 5 giorni, durante quel periodo.
"Un crimine perfetto..."
"O quasi."
"L'ha uccisa per la casa!"

Per aver la certezza di quanto detto ci giriamo verso la ditta TT.
Troviamo la segretaria in lacrime.
"L'ho trovato così" dice guardando il capo sanguinante "però..ieri mi ha lasciato una lettera per voi."
"Se leggete questo è troppo tardi. Prendetela! Sbrigatevi, è molto furba!"